ROMA - La Marina Militare ora è indignata. Dopo la formulazione dei capi di imputazione a carico dei due sottufficiali del Reggimento San marco da parte degli inquirenti indiani, il capo di stato maggiore ammiraglio Luigi Binelli Mantelli rompe il silenzio per protestare pubblicamente, perchè quelle mosse ai due marò "sono accuse infamanti per dei militari che fanno e hanno sempre fatto il loro dovere". Omicidio, associazione per delinquere? L'ammiraglio è "indignato" e "esterefatto" per le contestazioni mosse a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, "che offendono non solo questi nostri due sottufficiali, ma lo stesso concetto di impiego di militari all'estero per la sicurezza della comunità internazionale".
NEW DELHI – Il ricorso presentato dai difensori di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in cui si chiedeva la libertà provvisoria per i due marò, è stato stamane esaminato dal tribunale di secondo grado di Kochi ed è stato accolto. L’Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro cauzione ai marò pugliesi. Lo annuncia la tv “All News” indiana Cnn - Ibn. Il giudice N.K. Balakrishnan aveva rinviato in un primo momento la sentenza all’udienza di domani, dopo aver sentito le parti che hanno illustrato le rispettive posizioni, ma, a quanto sostengono i media, la decisione è stata presa qualche ora fa.
NEW DELHI – L'alta corte del Kerala ha respinto il ricorso presentato dall'Italia sulla giurisdizione da applicare al caso dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo riferiscono i media locali. Secondo il giudice P S Gopinathan, la polizia del Kerala è competente sul caso dato che l'incidente nel quale sono stati uccisi i due pescatori è avvenuto nelle acque territoriali indiane. Il giudice ha anche sottolineato che la nave sulla quale si trovavano i marò, la Enrica Lexie, è una imbarcazione privata che non appartiene al governo italiano. L'Italia ha sempre contestato la giurisdizione dell'India sul caso.
ROMA – Mentre da tre mesi le relazioni italo - indiane sono sull’orlo della crisi per la vicenda dei due sottufficiali del Reggimento San Marco prigionieri delle autorità di polizia del Kollam, in seguito al presunto omicidio di due pescatori di Kochi, gli affari non si fermano. Selex Galileo, società di Finmeccanica, si è aggiudicata contratti per un valore totale di circa 56 milioni di euro. Un primo contratto, siglato con la Marina Militare indiana, riguarda la fornitura di servizi di supporto e manutenzione fino al 2022 presso il centro di manutenzione avionica del Cares (Centre for Avionics Repair and Software Development) del cantiere della Marina indiana a Kochi, proprio la città portuale dove sono ora detenuti i due marò, dove è stata per tre mesi sotto sequestro la petroliera Enrica Lexie e dove è in corso il processo penale contro Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
TRIVANDRUM – La polizia indiana ha presentato stamane, nel tribunale di Kollam, il dossier contenente i capi di accusa contro i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani nella notte del 15 febbraio scorso, quando i due militari erano impegnati in un'azione anti pirataggio. Le imputazioni per cui gli inquirenti chiedono il rinvio a giudizio dei due sottufficiali del Reggimento San Marco, sono tutte gravi, tra queste troviamo omicidio, tentato omicidio, danneggiamento e associazione per delinquere.
NEW DELHI - Il tribunale di Kollam ha respinto la richiesta di libertà su cauzione per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò pugliesi accusati dell'uccisione di due pescatori indiani avvenuta il 25 febbraio scorso, durante l'attività di protezione della petroliera Enrica Lexie. La domanda è stata respinta dal giudice che sta istruendo il processo a carico dei due militari. Latorre e Girone erano tornati stamattina davanti al magistrato che ha esteso di altri 14 giorni l'arresto preventivo. L'ultima estensione era stata disposta lo scorso 30 aprile.
ROMA – “E’ stata dura”. Ha commentato il rientro in Italia ieri sera il sergente Renato Voglino, uno dei quattro fucilieri della Marina imbarcati sulla Enrica Lexie. I quattro militari sono arrivati con un volo dallo Sri Lanka a Roma. Stamane sono stati ricevuti dal ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, mentre ieri sono stati ascoltati per molte ore sia dalla magistratura militare che da quella ordinaria, che hanno aperto entrambe di fascicoli sulla vicenda.
NEW DELHI - La Corte suprema indiana ha rinviato a domani l'udienza per quanto riguarda la giurisdizione da adottare per il caso dei due marò italiani che, come ricordiamo, sono accusati per l'omicidio dei due pescatori indiani scambiati - secondo la polizia del Kerala - per pirati, e chesono detenuti tutt'ora nel carcere locale. I legali italiani hanno chiesto il rinvio poiché necessitano di più tempo per studiare il memorandum presentato solo ieri sera dal governo di New Delhi contenente le motivazioni a sostegno di una convalida della giurisdizione indiana.
KOCHI - La petroliera Enrica Lexie,dopo esser stata in sosta forzata per 80giorni, in seguito ai rilasci e ai permessi concessi è finalmente ripartita ieri dal Sud dell'India e ha fatto rotta per lo Sri Lanka con il suo equipaggio composto da 24 uomini oltre agli altri quattro militari dell'unità anti pirateria del Reggimento San Marco.
NUOVA DELHI – La Corte suprema indiana ha autorizzato il rilascio della petroliera italiana Enrica Lexie su cui erano imbarcati i due marò pugliesi - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - tuttora trattenuti in India e accusati dell'uccisione di due pescatori al largo della costa del Kerala. La decisione è stata presa dal massimo organo giudiziario dopo una seduta di oltre due ore dedicata all'esame del ricorso presentato dall'armatore contro un precedente verdetto dell'Alta Corte del Kerala.
NEW DELHI – Ancora quattordici giorni di custodia cautelare per i sottufficiali del Reggimento San Marco detenuti in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e rinvio anche del rilascio della petroliera Enrica Lexie, mentre la Corte Suprema di New Delhi contesta anche l’accordo tra l’Italia e le famiglie dei due pescatori morti nell’incidente del 15 febbraio scorso in acque internazionali. Resta intricata ed estenuante la vicenda giudiziaria in cui l’Italia sta cercando di salvaguardare la sorte dei propri militari, reclamando la giurisdizione a giudicare i fatti – secondo le normative internazionali – e nel contempo non inasprire le relazioni con l’India.
NEW DELHI - Un’altra importante svolta nella vicenda della giurisdizione a giudicare il tragico incidente avvenuto fuori dalla acque territoriali indiane il 15 febbraio scorso. La Corte Suprema di New Delhi ha deciso oggi di ammettere il ricorso presentato dall'Italia in merito all'incostituzionalità della detenzione dei due marò. I giudici hanno chiesto al governo dell'Unione indiana e allo stato del Kerala di presentare una memoria. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 8 maggio. Un tribunale di tre giudici del massimo organo giudiziario indiano ha accolto le argomentazioni presentate dal legale Harish Salve a proposito dell'illegittimità dell'arresto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
NEW DELHI – Il governo centrale indiano non la pensa affatto come l’amministrazione dello stato del Kerala, polizia inclusa. Lo si deduce dalla posizione assunta dall’avvocato che rappresenta l’India davanti alla Corte Suprema di Nuova Delhi, cui hanno presentato un ricorso eccezionale i legali che rappresentano invece gli interessi italiani, per abbreviare il raggiungimento di una soluzione sul problema ormai cruciale della giurisdizione sull’incidente del 15 febbraio scorso in cui persero la vita due marinai di un peschereccio indiano, e che vede da settimane due sottufficiali del Reggimento San Marco, responsabili del nucleo antipirateria imbarcato sulla petroliera Enrica Lexie, detenuti in una prigione sempre in Kerala. La seconda buona notizia per la soluzione del caso è che la stampa indiana ha rivelato, e giudicato positivamente, il risarcimento destinato dall’Italia alle famiglie dei due pescatori.
BRINDISI - Mentre sono in procinto di partire per l'India i familiari dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in carcere da due mesi nello stato del Kerala con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani dopo averli scambiati per pirati, è già partita l'organizzazione di una fiaccolata che si terrà a Roma il 12 maggio per esprimere solidarietà nei confronti dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dell'omicidio di due pescatori indiani, in prigione da 60 giorni a Trivandrum nello stato del Kerala in India.
KOCHI - La carcerazione preventiva dei due marò italiani detenuti in India è stata estesa fino al 30 aprile. Lo ha stabilito oggi il tribunale di Kollam, nello stato indiano del Kerala, secondo quanto riferisce l'emittente Cnn - Ibn. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono rinchiusi nel carcere di Trivandrum con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati. L’ulteriore periodo di detenzione preventiva tuttavia non basterà a coprire le settimane di attesa per il pronunciamento dell’Alta Corte del Kerala, che invece si sta occupando del problema complesso della giurisdizione sull’incidente del 15 febbraio scorso.
NEW DELHI - Vi sarebbe una compatibilità fra due fucili sequestrati a bordo della Enrica Lexie e i proiettili recuperati nei cadaveri dei pescatori indiani uccisi il 15 febbraio scorso sul peschereccio St. Antony al largo delle coste del Kerala. Lo scrive oggi il quotidiano The Times of india. Un alto responsabile del Laboratorio scientifico della polizia (Fsl) di Trivandrum ha detto al riguardo al giornale che “coincidono il tipo di scanalature sui proiettili che erano nei corpi dei pescatori e su quelli sparati nei test di due fucili Beretta ARX 160”.
KOCHI - Mentre si attende per oggi la decisione sulla competenza giurisdizionale per la vicenda dell'incidente del 15 debbraio scorso costato la vita a due pescatori indiani, verdetto che spetta all'Alta Corte del Kerala, l'altro organo giudiziario indiano che sta invece indagando sulle dinamiche della vicenda e sulle responsabilità, il tribunale del Kollam, ha deciso altri 14 giorni di custodia giudiziaria per il capo Massimiliano Latorre di Taranto e il sergente Salvatore Girone di Bari, in forza al Reggimento San Marco di Brindisi.
KOCHI - Slitta a venerdì la decisione dell'alta corte del kerala sul ricorso italiano in cui si contesta l'applicabilità delle leggi indiane rispetto all'incidente avvenuto in acque internazionali e a bordo della petroliera Enrica Lexieuna (nave battente bandiera italiana) che costò la vita a due pescatori indiani. Il rinvio è stato necessario per un “vizio di forma” rilevato dal giudice P.S. Gopinathan nella domanda di ricorso presentata dai due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone e dal governo italiano.
KOCHI – Come ampiamente previsto, la carcerazione preventiva per i marò pugliesi del Reggimento San marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, è stata estesa per altri 14 giorni su ordine del magistrato di Kollam, davanti al quale i due militari sono comparsi stamattina. Mentre è iniziata davanti all'Alta Corte del Kerala l'udienza per il ricorso italiano sulla giurisdizione nella vicenda dei due pescatori uccisi, secondo le autorità indiane, dal fuoco del nucleo antipirateria della Marina Militare italiana imbarco sulla petroliera Enrica Lexie.
KOCHI – Domani lunedì 19 marzo a Kochi l'Alta Corte del Kerala riceverà dall'avvocato difensore Suhail Dutt, che assiste gli esperti della Marina militare, le controdeduzioni (depositate oggi) per dimostrare l'inapplicabilità delle legge indiana in acque internazionali e in caso di soldati in servizio anti pirateria. Si tratta dell'ultima udienza sul caso dei marò pugliesi del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ed è quindi previsto che il giudice fissi una data per la sentenza sull'accettazione o meno del ricorso italiano.
KOCHI (INDIA) - Il tribunale di Kollam, dove si tiene il processo a carico dei due marò pugliesi, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ha chiesto alla polizia di avviare delle indagini per accertare la responsabilità del capitano della Enrica Lexie nell'uccisione di due pescatori indiani. In particolare, il magistrato capo A.K. Gopakumar ha incaricato gli investigatori di fare luce sulla delicata questione di chi ha dato l'ordine di sparare a bordo della petroliera Enrica Lexie minacciata da un attacco di pirati.
TRIVANDRUM – I due marò italiani che da lunedì sono alloggiati in una “zona Vip” del carcere di Trivandrum, stanno bene, sono distesi e parlano quotidianamente con le famiglie. Lo avrebbero constatato oggi alcuni giornalisti a Trivandrum, capitale dello Stato del Kerala. Il breve incontro è avvenuto nel primo pomeriggio locale, quando Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno ricevuto il cibo e la visita di legali e funzionari di polizia e Marina italiani. Nella stanza del sovrintendente della polizia del carcere, i marò hanno ricevuto due cellulari con cui hanno chiamato le famiglie, aggiornandole sul processo in corso e sulle loro condizioni.
TRIVANDRUM (INDIA) – Ancora alta tensione tra Italia ed India. Sfiorato un nuovo incidente diplomatico sulla petroliera Enrica Lexie, ancorata al largo di Kochi, quando funzionari del Dipartimento della marina mercantile indiana (Mmd) hanno cercato di far scendere dalla nave un marò per sottoporlo ad un interrogatorio sull'incidente che il 15 febbraio ha causato la morte di due pescatori indiani. Decesso che ha comportato il fermo dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti a seguito dell’ordinanza di carcerazione emessa dal giudice di Kollam.
ROMA - India e Italia: prove di dialogo. Ma la tensione resta alta attorno al destino dei marò pugliesi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, attualmente detenuti a seguito dell'ordinanza di carcerazione emessa dal giudice di Kollam, nell'ambito dell’inchiesta sull'incidente in cui il 15 febbraio scorso morirono due pescatori indiani. E oggi si è mosso anche il presidente del Consiglio Mario Monti, protagonista di una lunga telefonata al collega indiano Manmohan Singh.