ROMA - “Ci trattano bene, abbiamo fiducia nel lavoro positivo che stanno facendo per noi le istituzioni”. Lo hanno detto, in un breve incontro con i giornalisti italiani, nel carcere di Trivandrum, i due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati in India con l'accusa dell'omicidio di due pescatori scambiati per pirati durante un pattugliamento nell'Oceano. Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, intanto, nel pomeriggio ha ricevuto i familiari dei due marò pugliesi arrestati in India, accompagnati dal sindaco di Bari, Michele Emiliano.
KOLLAM - L'Alta Corte del Kollam ha disposto oggi al termine del periodo di due settimane in custodia della polizia, che i marò del Reggimento San Marco della Marina Militare italiana, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ritenuti implicati in un incidente in mare il 15 febbraio in cui sono morti due pescatori indiani, devono essere trasferiti in custodia giudiziaria nel carcere centrale di Trivandrum, capoluogo del Kerala.
KOLLAM - Sarà una settimana decisiva quella che si apre domani in India per la sorte dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, ma qualcuno tenta di tenere bloccata la composizione del problema per qualche tempo. Ci sono prove concrete, ad esempio, di un lavoro svolto dai legali delle famiglie dei pescatori deceduti, Valentine Jelastine e Ajesh Pink, di contattare la delegazione italiana affinchè sviluppi una mediazione con l'armatore della Enrica Leixe per comporre la causa civile, che rischia di durare anni.
KOLLAM - La perizia tecnico-scientifica in corso sulle armi sequestrate a bordo della petroliera italiana “Enrica Lexie” è trasparente e oggetto di piena collaborazione da parte della autorità di polizia e della magistratura indiane. Lo ha dichiarato oggi a Kollam, prima di tornare a New Delhi, il sottosegretario agli Esteri, Staffan de Mistura, in un incontro con i media indiani che lo hanno atteso fin dall'alba. De Mistura ha confermato che l'Italia è impegnata, nella difesa dei marò implicati nella morte di due pescatori, a far valere “le ragioni della giurisdizione e delle acque internazionali”. De Mistura ha aggiunto di pensare che “il giudice dell'Alta Corte le stia ascoltando attentamente”.
KOLLAM - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò indagati dalle autorità indiane per la morte di due pescatori indiani, resteranno in custodia della polizia fino al 5 marzo. Lo ha disposto nella tarda mattinata odierna un magistrato di Kollam. I due militari del Battaglione San Marco di Brindisi evitano così per il momento la carcerazione. L'udienza riguardante la situazione giudiziaria dei due marò (coinvolti nella sparatoria in mare del 15 febbraio scorso, nel corso dell’attività di protezione della petroliera “Enrica Lexie”) si è svolta alle 16 locali (le 11.30 italiane) davanti al magistrato, chiamato a decidere della loro sorte.
KOLLAM - ll tribunale di Kollam ha respinto l'istanza con cui i difensori dei due marò (Massimiliano Latorre e Salvatore Girone) chiedevano la presenza di esperti italiani alla perizia balistica sulle armi recuperate sulla “Enrica Lexie”. In precedenza il Tribunale aveva acconsentito che i periti presenziassero al sequestro i mitragliatori e fucili in dotazione ai fucilieri del Battaglione San Marco a bordo della petroliera. Secondo le tv indiane, i legali dei marò italiani coinvolti nella morte di due pescatori avevano presentato una petizione in Tribunale chiedendo che i due esperti (Paolo Fratini e Luca Flebus) potessero presenziare ai test tecnici previsti nel laboratorio scientifico della polizia a Trivandrum.
BRINDISI - La Enrica Lexie deve rimanere nel porto di Kochi. Lo ha stabilito l'Alta Corte del Kerala. Come riferisce il Times of India, la Corte ha ordinato che la nave italiana non lasci Kochi, finché non verrà presa un decisione in merito alle richieste di risarcimento avanzate dalle famiglie dei due pescatori (che secondo le autorità Indiane sarebbero stati uccisi dai marò italiani) e dal proprietario del peschereccio sul quale lavoravano i due uomini.
ROMA – Un quotidiano romano, Il Messaggero, riporta la notizia di una indagine della magistratura indiana sulla vendita di 12 elicotteri da parte di AgustaWestland, e il titolo Finmeccanica perde subito quasi il 6 per cento in Borsa. E arriva subito la smentita. Mattinata convulsa dunque per la holding pubblica che spazia dai trasporti, all’elettronica avanzata, agli armamenti, all’aeronautica. Secondo Il Messaggero, l'India starebbe indagando su una presunta vicenda di corruzione relativa a un contratto da circa 1,5 miliardi, che era stato firmato nel 2010 da Agusta Westland quando ai vertici della compagnia c'era l'attuale presidente e amministratore delegato di Finmeccanica, Giuseppe Orsi.
BRUXELLES - La questione dei due marò del Reggimento San marco sotto custodia giudiziaria in India approda a Strasburgo. I vicepresidenti italiani del Parlamento europeo Roberta Angelilli e Gianni Pittella questo pomeriggio consegneranno al presidente dell'Europarlamento, Martin Schulz, in visita istituzionale in Italia, una lettera in merito alla vicenda dei due militari italiani, sotto custodia in India.
KOLLAM - Mentre si apprende da fonti italiane che la petroliera con i marò a bordo era stata attirata a Kochi con un inganno, il placido villaggio di Kollam, nel cuore dello stato indiano del Kerala, famoso per le «backwaters» e i massaggi ayurvedici, si è trasformato oggi in un'arena violenta e carica di rancore contro l'Italia e gli italiani. I due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone giunti qui da Kochi, 150 chilometri più a nord, per l'avvio del procedimento giudiziario, sono stati accolti da una folla inferocita di militanti politici al grido di «Italiani mascalzoni, dateci i colpevoli», «giustizia per i nostri pescatori» e «massima pena per i marines italiani».
NEW DEHLI – Incidente diplomatico in corso tra India e Italia. La polizia di Kochi, il porto dove è ancorata la petroliera “Enrica Lexie”, ha portato a terra i due militari del Reggimento S. Marco impegnati nel servizio di scorta alla nave italiana per interrogarli sulla vicenda di mercoledì scorso in cui due marinai di un motopesca indiano sono stati uccisi perché scambiati per pirati. Va detto che sul caso sono aperte tre inchieste in Italia, e non è stato ancora escluso che l’attacco alla petroliera respinto dai marò di scorta, e la morte dei due pescatori possano essere avvenuti in momenti diversi e in luoghi diversi.
Frenetiche attività diplomatiche tra India e Italia per trovare un compromesso sul sanguinoso incidente di mercoledì quando la sicurezza della petroliera italiana “Enrica Lexie” in navigazione nel Mar Arabico, credendo di dover far fronte ad un assalto di pirati, ha sparato contro un peschereccio indiano uccidendo due uomini a bordo. Almeno, questa la versione dei fatti da parte indiana, mentre le inchieste avviate in Italia prendono in considerazione anche la possibilità che esistano due diversi episodi, uno in cui i marò del S.Marco di scorta alla petroliera abbiano effettivamente ingaggiato una barca con persone armate a bordo, mentre altrove il peschereccio sarebbe incappato in un episodio di altro genere. Ciò, stando ai diversi orari e alle diverse localizzazioni offerte dalla due parti.
ROMA – Finmeccanica informa che AgustaWestland ha stipulato un contratto da 560 milioni di dollari con l’aeronautica militare indiana per la fornitura di 12 elicotteri AW 101. AgustaWestland ha già consegnato o ha acquisito ordini, sino a questo momento, per 180 esemplari di questo elicottero, operazioni in cui figurano come committenti Italia, Regno Unito, Danimarca, Portogallo, Giappone e Canada.