La sentenza del giudice di pace: "Non luogo a procedere perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato". Revocata la multa di 400 euro all'ex sindaco e all'ex presidente del Consiglio, assenti la scorsa udienza: gli avvocati Lillo e Manfreda hanno dimostrato il legittimo impedimento
"Fai schifo come parrucchiera, mi hai rovinato la vita, per colpa tua sto passando le pene dell'inferno. P.S. non venite qua" e poi ancora "sfregia la testa alle persone". Sono queste le frasi ingiuriose scritte su un foglietto affisso alla saracinesca di uno studio di parrucchiere di Brindisi e sul vicino prospetto su cui gli agenti della Sezione volanti della questura di Brindisi stanno indagando
BRINDISI - “Digli di andare a fanculo”. Per una frase di questo tipo, pronunciata in ufficio e rivolta a un collega, una donna dipendente dell’Agenzia del territorio è stata condannata per ingiuria. Il giudice di pace di Brindisi l’ha giudicata “colpevole” e nel dispositivo ha previsto una pena pari a 400 euro di multa. La donna dovrà inoltre corrispondere al destinatario del “vaffa” una provvisionale di mille euro, mentre l’ammontare del danno da risarcire andrà liquidato in sede civile.