BRINDISI - Allo stadio “Fanuzzi”, Città di Brindisi ed Internapoli, squadra dell’interland napoletano, precisamente di quel di Marano, s’incontrano in una cornice di sole e cielo azzurro, ma sconsolatamente senza tifosi, per via della nota squalifica del giudice sportivo che ha imposto di giocare a porte chiuse, per le bombe carta gettate in campo, nello scorso derby di Nardò, da alcuni sostenitori, o presunti tali, del Brindisi. La sfida ha due opposti estremi: il Brindisi cerca di raggiungere i play off; l’Internapoli è alla ricerca di una comoda ed anticipata salvezza.
MARANO - Il confronto di Marano, con l’Internapoli (anticipo di sabato 5 novembre), porrebbe il “Città di Brindisi” nelle condizioni di superare l’ostacolo campano, per recuperare totalmente o, almeno, parzialmente, i tre punti persi in casa con l’ottima squadra del Nardò, certamente la migliore vista finora tra le mura del “Fanuzzi”. E’ improbabile che nell’animo dei giocatori non possa esservi alcun scompenso. Se i conclamati dissapori societari turbano gli sportivi, tanto che in città si respira aria facente capo a due diverse fazioni, a maggior ragione i calciatori, che fanno parte integrante di una società calcistica, è possibile che risentano della instabile situazione venutasi a creare.
BRINDISI – Roberto Quarta tira diritto. Mette sulla panchina del Città di Brindisi l’allenatore delle giovanili, Enzo Gagliano, ex calciatore biancoazzurro come lui, e manda la squadra sulla Costiera amalfitana, a Camaldoli, per la partita di domani pomeriggio con l’Internapoli. Se dopo la sconfitta di misura in casa con il Nardò arrivasse una vittoria o almeno un pari, non sarebbe male per puntellare il morale della squadra in mezzo alla tempesta che si è scatenata nelle ultime 48 ore.