Interrogati dal gip i due giovani di Brindisi accusati di essersi impossessati dell’Audi A4 di un ostunese, minacciato con una pistola. L’arma non è stata trovata. Caccia al complice
Solo Giuseppe Ferrero risponde al gip. Due filoni d'inchiesta: cocaina e marijuana: “Questa è spettacolare”. Imprevisto nel trasporto con il gommone: “Non trovo la chiave”
Francesco Andriola rende dichiarazioni spontanee al gip. Cannalire e Pagano: “Eravamo a Venezia per comprare un’auto”. Ugolini si avvale della facoltà di non rispondere
Interrogatori dopo gli arresti legati alle sparatorie. Sentito anche Alessio Giglio: “Non sapevo che fossero ricercati, quei soldi li ho vinti alla ricevitoria”
Ammettono gli episodi ricostruiti dalla Procura di Brindisi dieci indagati sui 13, arrestati nel blitz dei carabinieri, ma negano l’appartenenza al sodalizio. “Non esisteva alcuna associazione”. Ruolo di primo piano contestato a Maurizio De Michele e Fabio Iurlaro
Carlo De Punzio respinge l'accusa di corruzione per 155mila euro: interrogatorio fiume in carcere, davanti al gip, alla presenza dei pm. "Ho lavorato per l'imprenditore, non c'entrano niente gli appalti Enel di Cerano". La difesa pronta a chiedere un colloquio con i pubblici ministeri. Il dipendente resta in cella, dopo la laurea aveva ottenuto il trasferimento a Roma
Si sono svolti gli interrogatori di garanzia dei due brindisini arrestati dai Carabinieri per aver preso parte a una rapina a mano armato avvenuta nel gennaio 2016
Primi interrogatori per rogatoria in carcere tra Bari, Taranto e Belluno dove sono ristretti i brindisini accusati di associazione mafiosa e narcotraffico. Facoltà di non rispondere per Benito Clemente, più volte nominato dal pentito Campana, Pietro Soleto e Antonio Saracino. Difensori al Riesame
Hanno fatto scena muta le quattro persone arrestate per una serie di furti (di cui alcuni accompagnati dal cosiddetto fenomeno del cavallo di ritorno) verificatisi a Oria e nei comuni limitrofi nel 2013
Hanno parlato tutti e tutti hanno ricondotto a un ambito del tutto personale la querelle sorta con la fioraia e regolata, secondo l’accusa, con metodi “mafiosi”.
TORRE SANTA SABINA - “La nostra attività commerciale ha chiuso, siamo rimasti senza lavoro e abbiamo accettato di effettuare quel trasporto di droga per 5mila euro a testa”. Hanno risposto a tutte le domande poste loro dal pm Manuela Pellerino e dal gip Paola Liaci le tre persone arrestate l’altro ieri a Torre Santa Sabina perché trovate in possesso di circa 500 chilogrammi di marijuana.
BRINDISI - “Sono gli altri a parlare di me, in qualche circostanza, ma che c’entro io?”. Ha risposto alle domande del gip Maurizio Saso il presunto “capo” dell’associazione per delinquere dedita a furti e rapine griffata (dagli investigatori) “Malavita”. Tiziano Cannalire, 24 anni, al fianco dell’avvocato Luca Leoci ha inteso chiarire la propria posizione,
BRINDISI - Ha scelto il silenzio il presunto "faccendiere", l'addetto alla manipolazione delle buste (secondo l'impostazione dell'accusa), Giovanni Borromeo, difeso dall'avvocato Roberto Cavalera, che è stato uno dei quattro indagati in carcere ad essere interrogato oggi dal gip Valerio Fracassi.
BRINDISI - Qualcuno ha già depositato ricorso al Riesame. Altri attenderanno gli interrogatori di garanzia che, eccezion fatta per Tommaso Vigneri, sentito oggi per rogatoria a Bari, prenderanno il via domani. Uno dei primi ad essere sentito sarà Vincenzo Corso.
Restano in carcere, anche dopo la confessione: è stato convalidato l’arresto dei cinque componenti della banda del Bancomat catturati in flagranza di reato poco prima di far saltare in aria con il consueto metodo dell’estorsione provocata col gas un bancomat a Monteiasi.
OSTUNI - Hanno preferito il silenzio i tre “capi” dell’associazione per delinquere dedita all’usura, ai furti e alle estorsioni che operava a Ostuni e che la polizia ritiene di aver sgominato con l’esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere e ai domiciliari.
ORIA - Il genio delle truffe non avrebbe potuto inventarsene una delle sue, stavolta. E ha ammesso dinanzi al gip di aver raggirato qua e là nel settore dei telefoni, degli agrumi di Sicilia e dei palloni da calcio. Nessuna estorsione, però stando a quanto ha dichiarato al gip.
CAROVIGNO - “Sì, l’incendio l’ho fatto appiccare io, ma non volevo fare del male ai bambini”. Ha ammesso d’essere stato lui il mandante di quel terribile episodio di fuoco ai danni della ex moglie, Rocco Marrazza, difeso dall’avvocato Alberto Magli.
I pezzi che contano hanno scelto il silenzio. Zitto davanti al gip, Antonio Parisi, 57 anni, il presunto ‘fornitore’ di sostanza alla combriccola di Carovigno. Zitto anche Salvatore Lanzilotti, 22 anni, detto ‘pipiticchio’. Per il resto, gli altri, hanno rigettato gli addebiti puntando per lo più sull’uso personale della sostanza stupefacente.
BRINDISI - Silenzio, per tutti e nove i presunti trafficanti di droga arrestati dalla Guardia di Finanza all’alba di domenica scorsa. I nove, sei italiani e tre albanesi, sono comparsi dinanzi al gip Maurizio Saso stamani e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
BRINDISI – Gli investigatori della Digos di Brindisi continuano a lavorare sull’incendio che domenica scorsa ha mandato in fumo i documenti custoditi uffici della Santa Teresa, la società in house della Provincia di Brindisi, in Cittadella della Ricerca e relativi a progetti e attività della stessa Cittadella Scpa e del vecchio Pastis. Si stanno visionando minuziosamente e senza alcuna fretta tutte le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza installate in edifici vicini a quello dell’incendio, dove invece le videocamere erano fuori servizio, video acquisiti a seguito dell’incendio doloso.
BRINDISI - Non sono giunte fino a oggi sulla scrivania del gip Alcide Maritati (che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare per mafia a carico di 16 persone) nuove sull’interrogatorio di garanzia di Salvatore Buccarella, 53 anni, recluso nel carcere di Secondigliano. Sono stati invece completati gli altri interrogatori, anche quelli per rogatoria (così come dovrà essere per Buccarella che molto probabilmente deciderà di non parlare), incluso quello di Francesco Campana, l’uomo che secondo il giudice per le indagini preliminari aveva ruolo di vertice, di fiduciario della famiglia.
Sette interrogati sui sedici tra gli esponenti della Scu arrestati nell'ambito dell'operazione “Die Hard” condotta dalla polizia di Stato e dalla Direzione distrettuale antimafia per fare terra bruciata attorno a vecchi capi e nuove leve dell'associazione mafiosa. Nel corso della prima trance di interrogatori di garanzia per la convalida dei fermi disposti, svolti alla presenza del pm Antimafia Alberto Santacatterina e il gip Alcide Maritati, sei rispondono negando e respingendo ogni addebito, uno fa scena muta.
BRINDISI – Cinzia Angolano, Andrea Torino e Antonella Negro scarcerati. In cinque tacciono, gli altri tre si giustificano. Si conclude così il primo atto dell’interrogatorio di garanzia degli otto vigilanti dell’Ivri sorpresi, secondo l’accusa, ad alleggerire i bagagli dei passeggeri in transito all’Aeroporto del Salento. Con un debole per i cinesi. Ed è proprio il canale cinese uno dei punti di forza sfoderato dalla difesa a sostegno dei principali indagati: Massimo Devicienti, 45 anni, di Mesagne, e Domenico Muccio, 32 anni, di Brindisi, fanno cena muta di fronte al giudice per le indagini preliminari Valerio Fracassi.
BRINDISI – Saranno sottoposti lunedì prossimo ad interrogatorio di garanzia gli otto vigilanti dell’Ivri arrestati per l’accusa di peculato. Massimo Devicienti (44 anni) e Claudio Malvaso (33 anni) entrambi di Mesagne, e i brindisini Domenico Muccio (32 anni), Donato Tasco (46anni), Antonio Binetti (37 anni), Cinzia Angolano (33anni), Andrea Torino (24 anni), Antonella Negro (26 anni) dovranno spiegare alla presenza dei propri legali la loro verità dei fatti.