NAPOLI- La Procura di Napoli ha iscritto nel registro degli indagati il comandante della portacontainer Jolly Grigio entrata in collisione con il peschereccio Giovanni Padre l’11 agosto. Dei tre uomini che si trovavano a bordo della motobarca solo uno si è salvato, gli altri due sono dispersi a oltre 500 metri di profondità e le ricerche sono state sospese alle 22 del 14, la vigilia di Ferragosto.
NAPOLI – Si aggrava, nonostante la concessione degli arresti domiciliari, la posizione di Mirko Serinelli (24 anni di Torchiarolo) e Maurizio Santoro (47 anni di Genova), rispettivamente terzo ufficiale e timoniere del cargo Jolly Grigio, che causò giovedì scorso l'affondamento del peschereccio Giovanni Padre. A concedere i domiciliari oggi, al termine dell'udienza di convalida svoltasi nel carcere di Poggioreale, il gip di Napoli Maurizio Santise. Il giudice ha convalidato l'arresto eseguito nei giorni scorsi dalla Guardia Costiera.
NAPOLI- Sono il terzo ufficiale di coperta Mirko Serinelli, di Torchiarolo in provincia di Brindisi, 24 anni e il timoniere Maurizio Santoro, genovese di 47 anni, i due marinai della “Jolly Grigio” arrestati a seguito della collisione con il peschereccio “Giovanni Padre”, avvenuta ieri nel Golfo di Napoli, al largo di Ischia. Le ipotesi di reato sono omicidio colposo plurimo e naufragio colposo. Lo ha reso noto il comandante della Capitaneria di Porto di Napoli, ammiraglio Domenico Picone. In particolare, ha confermato Picone, Santoro è risultato positivo al narcotest. Serinelli era invece il responsabile