Cronaca
Il cassintegrato milanese volontario nei campi confiscati alla criminalità a Mesagne
MESAGNE - «La mattina, questo bisogna dirlo, c'è sempre da fare levatacce, questo sì, ma hai presente quando, da bambino, ti svegli presto il giorno di Natale?» Siamo solo a novembre, ma da quasi un mese, Giuseppe, che bambino non è più, si gode il suo Natale ogni giorno. A quarantadue anni, lontano dalla sua Milano, si carica di energia al solo pensiero di svegliarsi e e assistere all'ormai rituale «spettacolo mattutino», come lo definisce lui, in quel di Mesagne, provincia di Brindisi. Prima di andare a “dare una mano” nei campi. Come sia finito lui, in Salento, sui terreni confiscati alla Sacra Corona Unita e ora gestiti dalla cooperativa Terre di Puglia, rimane una piccola storia, stupenda, da raccontare. Una di quelle storie che in un attimo raccontano tanto di un Paese, intersecando mille fili insieme, tracciando un ritratto tanto realista di quello che oggi succede in Italia. Reale come quella terra coltivata, figuriamoci, poi, per uno, come Giuseppe, che «di colture di cardi e olive ha sentito parlare solo nei documentari».
nell'anno 2010