Alluvione in Libia, si temono 20mila morti: aiuti anche dal comando vigili del fuoco di Brindisi
L'Italia si è mobilitata per aiutare la Libia, colpita dalla tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla costa settentrionale
L'Italia si è mobilitata per aiutare la Libia, colpita dalla tempesta Daniel che sabato notte si è abbattuta sulla costa settentrionale
I meccanismi del sistema corruttivo grazie al quale un ufficiale di Nave Caprera avrebbe acquistato oltre 7 quintali di Tle e confezioni di Cialis, durante la missione in Libia
Decollato un C-130 con un carico di circa 11 tonnellate di aiuti destinati alla Clinica universitaria di Sabrata, in Libia, a 80 km a ovest di Tripoli
L’iniziativa di Macron di riunire in un vertice alle porte di Parigi i due leaders libici più accreditati, Fayez al Serray e Khalifa Haftar, allo scopo di “riavviare il processo di pacificazione della Libia, non poteva che generare uno strascico di polemiche che hanno coinvolto il nostro Paese
L'intesa siglata pochi giorni fa da Paolo Gentiloni e dal Premier libico internazionalmente riconosciuto, Fayez al Sarraj, bocciata dal parlamento di Tobruch. C'era da aspettarselo
Il premier libico Fayez Al Sarraj, l’unico ad essere stato riconosciuto dalla comunità internazionale come legittimo presidente della Libia, non conduce di certo una vita facile. In questi giorni a Tripoli si cerca ancora il bandolo della matassa dopo la morte di Gheddafi
"L'appetito vien mangiando", recita un vecchio detto popolare. Possiamo quindi affermare che ogni guerra o conflitto stimola sempre gli appetiti delle organizzazioni criminali. E di certo quello ancora in corso in Libia, che va avanti dal 2011
Intervista a Gianni Pittella, capogruppo dell’Alleanza Progressista dei Socialisti e dei Democratici al Parlamento europeo sulle scelte dell'Italia e dell'Europa al cospetto dell'emergenza migranti, e delle crisi siriana e libica
Lo scrivo subito così non mi faccio sorprendere dagli eventi: truppe italiane in Libia non ci devono essere. Sappiamo la delicatezza del fonte libico. L'Isis sperando di conquistare tutto il territorio, immagina di mettere un piede in Europa
Nave San Giorgio ha lasciato nella prima serata di oggi (3 marzo) il porto di Brindisi. Ciò avviene in un momento cruciale della crisi libica, in cui si parla di una missione a guida italiana con l'impiego di unità terrestri
Solo una esercitazione, che ovviamente può avere anche effetti deterrenti legati alla sicurezza nazionale. Così la Marina Militare, per bocca del comandante del gruppo navale che sta manovrando in Mediterraneo davanti alla Libia, cui partecipano anche un’unità e reparti di stanza a Brindisi, esclude che l’operazione “Mare Aperto” abbia come scopo ciò che invece tutti i giornali e gli analisti rilevano
Marina Militare mobilitata ufficialmente per una esercitazione nello stretto di Sicilia, in realtà pronta all'intervento in caso di minacce dei guerriglieri dell'Isis o di altre fazioni al gasdotto Eni di Mellitah, dove si trova la stazione di compressione prima del tratto sottomarino
TORRE SANTA SUSANNA - Un 31enne egiziano ma sposato a Torre, dove risiede, si troverebbe da nove giorni in un carcere della Libia.
ROMA - Brindisi, con la Base logistica delle Nazioni Unite (Unlb) potrebbe trovarsi in primo piano in una futura missione non armata in Libia. Lo si desume dalle dichiarazioni del ministro degli Esteri, Franco Frattini, secondo il quale il segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, proporrà a breve una risoluzione per una "missione politica integrata delle Nazioni Unite" in Libia.
ROMA - Secondo l'agenzia Adnkronos, potrebbe essere la nave anfibia San Giusto l'unità destinata a sostituire la portaerei Garibaldi nel dispositivo navale italiano che prende parte all'operazione Nato Unified Protector in Libia.
BRINDISI - L'Organizzazione internazionale delle migrazioni (Oim) ha annunciato oggi l'avvio di un'operazione per evacuare migliaia di lavoratori immigrati bloccati nella città di Misurata, in Libia. Una nave noleggiata dall'Oim è partita da Brindisi e dopo una tappa oggi a Bengasi per caricare a bordo soccorsi umanitari farà rotta su Misurata, dove migliaia di lavoratori migranti risultano bloccati dagli scontri tra forze governative e ribelli, afferma l'Oim in una nota pubblicata a Ginevra.
OSTUNI - “Questa guerra ingiusta va fermata”. A lanciare l’appello è Joe Fallisi: cantante lirico, cinquantenne, originario della toscana, cresciuto a Milano, da qualche tempo residente a Ostuni, esperto di missioni umanitarie in Medio Oriente ma soprattutto testimone e vittima nel maggio del 2010 del violento blitz israeliano contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi (in navigazione verso la Striscia di Gaza), nel quale persero la vita almeno 9 pacifista. L’artista è il promotore di una manifestazione che si terrà sabato prossimo (ore 17), in Piazza della Libertà, a Ostuni. Un sit in di protesta, per esprimere “opposizione e sdegno contro l’attacco militare in Libia”.
BRINDISI – E' prevista per le 17, dalla Base di pronto intervento umanitario di Brindisi, la partenza di un volo organizzato per conto del Programma alimentare mondiale (Wfp) delle Nazioni Unite per il trasporto di materiale prefabbricato e equipaggiamenti necessari alle operazioni di assistenza alla popolazione libica. Il volo partirà dal capoluogo messapico alla volta di Alessandria d'Egitto da dove il carico proseguirà verso il confine con la Libia.
BRINDISI - Il direttore esecutivo del Pam, il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite (World Food Programme), Josette Sheeran, sarà oggi in Tunisia per incontrare funzionari del nuovo governo e fare il punto sui bisogni umanitari conseguenza della rivolta civile in atto nella confinante Libia, e per verificare l'impatto regionale della crisi, in particolare sulle fasce sociali più deboli, donne e bambini. Lo rende noto un comunicato della stessa agenzia dell'Onu.
CATANIA - "Essere riusciti a tornare in Italia per noi è un miracolo, lì cominciava ad essere triste". Lo ha detto stamattina Francesco Baldassarre, 34 anni, sbarcato dalla nave anfibia della Marina Militare, il "San Giorgio", che aveva prelevato 258 cittadini occidentali nel porto di Misuraca. Baldassarre era in Libia assieme al padre Gino, di 54 anni. Entrambi di Brindisi, sono dipendenti della «Tecnomontaggi» e sono rientrati in Italia su disposizione della loro azienda.
MISURATA (Libia) - "Quando è stato chiaro che la nostra era solo una missione umanitaria, di soccorso, non c'è più stato alcun problema: i libici sono stati estremamente collaborativi ed ora a bordo abbiamo 245 persone, di cui 121 italiani, che stiamo riportando a casa". Ha la voce tranquilla e rilassata il capitano di vascello Enrico Giurelli, 47 anni, di Roma. Ha appena completato l'imbarco dei nostri connazionali e di altri cittadini europei ed extraeuropei a bordo della nave della marina militare San Giorgio, di cui è il comandante. Dovrebbe arrivare a Catania domenica mattina.
BRINDISI - Le navi anfibie "San Giorgio" e "San Marco" sono salpate da Brindisi per raggiungere il Canale di Sicilia, mentre da Taranto era già partito ore prima il cacciatorpediniere "Mimbelli". Assieme alle corvette già presenti in zona, più adatte al controllo del traffico di natanti di fortuna con profughi a bordo, le unità maggiori serviranno a dare eventuale copertura ad un rimpatrio di emergenza non solo di italiani presnti attualmente in Libia, ma anche di cittadini di altri Paesi, su richiesta dell'Unione europea o della nazioni alleate.
ROMA - AgustaWestland ha inaugurato oggi il nuovissimo impianto di LIATEC (Libyan Italian Advanced Technology Company) presso l’aeroporto di Abou Aisha. LIATEC è una Società per Azioni con sede in Libia, nata da un accordo sottoscritto a gennaio 2006 tra i tre azionisti: Libyan Company for Aviation Industry (50%), Finmeccanica (25%) e AgustaWestland (25%) il cui obiettivo è quello di migliorare e sviluppare le capacità del Paese nel settore aeronautico e dei sistemi elettronici.