BRINDISI - Cittadella della Ricerca sarà liquidata: questa la decisione presa oggi da un'assemblea dei soci con non poche assenze, durante la quale non sono state poche neppure le contestazioni dell'unilateralità dimostrata nell'assumere la decisione si seguira questa strada. Secondo alcune notizie ufficiose, il liquidatore designato è il presidente uscente, Antonio Andreucci.
BRINDISI – La notizia che l’assemblea straordinaria dei soci di Cittadella della Ricerca Scpa (società consortile per azioni) per la sua messa in liquidazione è confermata: la data è quella dell’1 marzo in prima convocazione, e del 2 marzo in seconda convocazione, ordine del giorno su due punti: revoca della messa in liquidazione; determinazioni per la messa in liquidazione. Quindi il voto del consiglio provinciale (socio di maggioranza di Cittadella), che su proposta del presidente Massimo Ferrarese indicava la strada della trasformazione della società per azioni in società a responsabilità limitata, è stata disattesa e senza alcuna comunicazione allo stesso consiglio provinciale, a quanto pare.
BRINDISI – Dopo il fuoco di fila delle accuse non provate all’ex direttore della società, e alla precedente gestione di Cittadella della Ricerca, e dopo aver collezionato per questo una formale querela per diffamazione dallo stesso ex dirigente, e un fuoco di fila di aspre critiche e reazioni politiche ma anche di settori della ricerca e dell’università, il presidente di Cittadella della Ricerca (dal novembre 2009) Antonio Andreucci ha convocato l’assemblea straordinaria dei soci. Ma, da quanto si dice, non per cambiare la forma societaria da Scpa in Srl, bensì per procedere alla messa in liquidazione della stessa.
BRINDISI - Incredibile, ma vero. Ecco servita l'ennesima possibile crisi del calcio brindisino. Contestati perennemente da una parte degli ultras, i tre nuovi soci del Città di Brindisi, che nessuno ha obbligato loro a rilevare, adesso parlano di rinuncia alle quote di maggioranza (quasi tutto il pacchetto, come è noto), e di rimettere le stesse nella mani del commissario straordinario al Comune di Brindisi. Il quale c'è da sperare rifiuti seccamente di accettarle. Se non si fa così, a Brindisi - dovrebbero convincersene anche i tidosi più accesi - non arriverà mai un soggetto finanziariamente autonomo, e con un progetto che vada anche oltre le contestazioni. Con il Comune paracadute o parafulmine, a seconda dei casi può accadere di tutto, come è evidente.
BRINDISI - La Cassa Edile di Brindisi, dopo la erogazione del “Premio Ape” (Anzianità Professionale Edile) avvenuta nei primi giorni di maggio, a favore dei lavoratori che avevano maturato 2.100 ore lavorative ordinarie, ha predisposto la liquidazione semestrale, attinente ai trattamenti economici contrattuali di settore per le ferie e la gratifica natalizia (13° mensilità).