FASANO - La sezione staccata di Fasano del Tribunale di Brindisi ha assolto perchè il fatto non sussiste Giorgio Paolini dal furto della misteriosa borsa di Lorenzo Necci, il manager morto travolto da un'auto nei pressi di Savelletri di Fasano.
FASANO - Ultime battute del processo sulla morte di Lorenzo Necci, ex amministratore delegato di Fs travolto il 28 maggio 2006 dall’auto guidata dal fasanese Donato Rodio, 52 anni, unico imputato per omicidio colposo. Nell'udienza celebrata oggi di fronte al giudice monocratico del tribunale di Brindisi Genantonio Chiarelli, sezione distaccata di Fasano, il pubblico ministero di turno ha chiesto la condanna di Rodio a 2 anni e tre mesi, riconoscendo lo stato di incensurato dell'uomo. Personaggio chiave dell’industria statale, dalla chimica alle Fs, dopo Tangentopoli Lorenzo Necci aveva scelto di ritirarsi a vita privata. Un anno prima di morire era stato chiamato all’insegnamento dalla facoltà di Giurisprudenza dell’università salentina, e soggiornava pressoché sistematicamente nell’eremo incantato di masseria San Domenico.
FASANO - Ultime battute del processo sulla morte di Lorenzo Necci, dell’ex amministratore delegato di Fs Lorenzo Necci, travolto il 28 maggio 2006 dall’auto guidata dal fasanese Donato Rodio, 52 anni, unico imputato per omicidio colposo. Oggi ha parlato l’ingegnere Vincenzo La Porta, nelle aule di giustizia del tribunale di Fasano, chiamato in causa dai famigliari, rappresentati dal legale Cosimo Pagliara. Il consulente di parte ha dichiarato che l’investitore viaggiava a circa 130 chilometri orari, violando quindi il limite imposto di 90 all’ora, e che sarebbe questa una delle ragioni per le quali l’impatto non è stato scongiurato. Il punto è che il tecnico, autore di una relazione minuziosa e articolata, ha ricostruito la dinamica senza mai prendere visione personalmente né dell’auto che travolse Necci, né della bicicletta sulla quale l’ex amministratore delegato di Fs viaggiava al fianco dell’onorevole Paola Balducci.
BRINDISI - Provata, ancora visibilmente turbata e sempre bellissima, l’onorevole Paola Balducci torna in aula per ricostruire i tragici istanti in cui perse la vita il compagno Lorenzo Necci, l’ex amministratore delegato di Ferrovie dello Stato travolto da un’auto mentre passeggiava in bicicletta lungo le strade della Selva, a Fasano, il 28 maggio del 2006. Lei vide tutto. Seguiva Necci a un passo, e assistette impotente alla tragedia, consumata in pochi attimi senza ritorno. Con la voce rotta dall’emozione Paola Balducci ha ricostruito la dinamica dell’incidente, senza sbavature, in perfetta coerenza con i consulenti tecnici chiamati in causa dalla procura, di fronte al giudice Genantonio Chiarelli chiamato a decidere dell’ipotesi di omicidio colposo a carico dell’imputato Donato Rodio, il 52enne fasanese che guidava il fuoristrada dal quale Lorenzo Necci fu investito.
BRINDISI - Ha un volto e un nome l’uomo che nel lontano maggio del 2006, subito dopo la morte dell’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Lorenzo Necci, avvenuta a Fasano, si precipitò a Masseria San Domenico per prelevare la borsa dei documenti custodita nella camera d’albergo del supermanager amico di Paolo Cirino Pomicino. E’ Giorgio Paolini, 63 anni, di Ceccano (Frosinone), indagato per furto dalla procura della Repubblica di Brindisi. Notificato nei giorni scorsi l’avviso di conclusione delle indagini preliminari che potrebbe preludere alla apertura di un processo a carico di quello che per Necci era socio in affari, ma anche un amico fidato. Capitolo che dovrebbe chiarire, una volta per tutte, il giallo infinito intorno alla morte dell’uomo che la Prima Repubblica aveva battezzato Lorenzo il Magnifico. Una storia che affonda le radici in un passato che pare remoto, un enigma mai sciolto, ancora oggi.
FASANO - Dopo quattro anni e mezzo di attesa, è iniziato oggi il processo che chiarirà i retroscena della morte di Lorenzo Necci, ex numero uno delle Ferrovie dello Stato che il 28 maggio 2006 rimase travolto da una Range Rover mentre attraversava in bicicletta la provinciale Fasano - Savelletri pedalando al fianco della compagna, l’onorevole Paola Balducci. Dopo oltre tre anni di perizie, consulenze, accertamenti, indagini serrate, per capire se ci fosse materiale utile per celebrare un processo oppure no, a gennaio la decisione del giudice Eva Toscani: rinviato a giudizio per omicidio colposo il 52enne Donato Rodio (avvocati Angelo Rosato e Tommaso Barile), fasanese, alla guida del fuoristrada che travolse Necci, per le cronache della Prima Repubblica “Lorenzo il Magnifico”.