BRINDISI – Ad aprile scorso, nel pieno dell’emergenza immigrazione che costrinse giocoforza all’allestimento della tendopoli di Manduria, quasi a mo’ di “tiro al piccione”, sparò – mentre il suo amico assisteva alla scena - contro quello che ritenevano uno dei tanti profughi tunisini che, fuggiti nelle campagne, “arrecavano disturbo alla sua abitazione con lanci di pietre ed insulti”. Ma “il piccione” altri non era che Giulio Golia, il celebre giornalista del programma le “Iene show” che, travestito da profugo, si era calato in uno della lunga serie dei suoi servizi impossibili che filmò tutto e denunciò con ampie e dettagliate prove il fatto ai carabinieri della compagnia di Francavilla Fontana.
MANDURIA – Trasformare la spazzatura in compost è una delle vie ecologiche per la chiusura del ciclo dei rifiuti soldi urbani. Ma anche il ciclo di lavorazione per l’affinamento del prodotto ha un suo impatto che – oltre agli odori molesti tipici di alcuni impianti di compostaggio – è costituito dagli scarti di produzione. In sintesi, a fine ciclo da un lato si ha il compost pronto per i vari usi (se è di qualità, concimi ed simili), dall’altro un materiale triturato composto da vetri, plastiche, legno ed altre componenti del rifiuto non utilizzabili, oltre ai fanghi di lavorazione. Tutto ciò va in discarica. Invece la Eden 94 di Manduria lo ha sparso su 70mila metri quadrati di campagna (sette ettari), sequestrati ieri dai carabinieri del Nucleo di tutela ecologica di Lecce e da quelli della compagnia di Manduria.
TARANTO - La proclamazione non è ufficiale, ma è un dato di fatto riscontrato dalla media matematica - oltre che con la ragione di un gourmet - delle citazioni di tutte le guide enologiche italiane. E così anche la Puglia scala finalmente il vertice della classifica dei vini italiani, e piazza al quarto posto assoluto una bottiglia di rosso. E che rosso. Il vino è il Primitivo di Manduria "Es" del 2009, prodotto dal viticoltore Gianfranco Fino, sede sociale a Lama (Taranto), sette ettari di vitigni ad alberello di Primitivo nell'agro di Manduria, più un ettaro di Negroamaro. Una di quelle aziende piccole ma eccellenti che la vostra nuova Pac europea paragona a otto ettari di patate, cari commissari di Bruxelles.
MANDURIA - Tre cittadini nigeriani, di età compresa tra i 20 e i 30 anni, ospiti del centro per immigrati tra Oria e Manduria, sono stati denunciati dalla polizia in servizio al campo per una rapina ai danni di un altro ospite.
BARI - Summit in Regione. E alla fine un coro unanime: “Tamponata l’emergenza. La tendopoli è da smantellare. Va cercata un'alternativa”. Da Bari, dunque, un nuovo e forte appello rivolto al Governo centrale.
TARANTO - Pasquale Nicolì, 49 anni di Erchie, è stato arrestato nella tarda serata di ieri dai carabinieri della compagnia di Manduria per detenzione di medicinali ad azione stupefacente e ricettazione.Si trattava di anabolizzanti clandestini.
MANDURIA - Svuotata alla vigilia di Pasqua, torna ad affollarsi la tendopoli allestita lungo la strada provinciale tra Oria e Manduria. E stavolta per davvero. Altro che riapertura temporanea di settantadue ore! In arrivo presso il campo oltre mille emigranti. Per ora. Visto che alle porte di Lampedusa altri barconi della speranza stanno per approdare, colmi di profughi. In sintesi, è di nuovo emergenza. La cronaca delle ultime ore, intanto. È salpata in serata da Lampedusa la nave “Excelsior” con a bordo 1.066 profughi che verranno trasferiti a Taranto da dove raggiungeranno la tendopoli di Manduria. Sono tutti profughi sbarcati a Lampedusa nelle ultime 24 ore. Si tratterebbe, per la quasi totalità, di profughi partiti dalla Libia e provenienti dall'Africa sub-sahariana.
OSTUNI - Primo giorno nella Città bianca, per i quaranta profughi provenienti dal “Centro accoglienza richiedenti asilo” di Foggia ed arrivati nella tarda serata di ieri ad Ostuni, presso l’albergo “La Fazenda”: l’unica struttura ricettiva locale ad aver raccolto l’invito, aprendo le porte ai profughi. Tra gli emigranti, tutti a quanto pare in possesso del permesso di soggiorno, figurano 24 uomini e 14 donne. Tra di loro anche sette coppie. Di rifugiati, si tratterebbe. Molti di loro provengono dalla Tunisia, altri dalla Palestina, dalla Siria, dall’Afghanistan. Fronti caldi, quelli che si sono lasciati alle spalle. E all’orizzonte la prospettiva di una nuova vita.
BARI - Il capo della Protezione Civile e commissario delegato per l'emergenza immigrazione, Franco Gabrielli, ha disposto la riapertura temporanea del Centro di accoglienza di Manduria, in Puglia. La decisione è stata presa per garantire che i profughi in arrivo a Lampedusa possano essere sottoposti ad uno screening sanitario e possano essere valutate loro particolari esigenze prima di accompagnarli nelle strutture messe a disposizione dalle Regioni sul territorio.
BARI - La tendopoli si svuota. Finita l'emergenza arrivano i primi contributi. Dopo l'arrivo dei migranti provenienti dal Nordafrica in Puglia, la Giunta regionale pugliese ha infatti approvato oggi un finanziamento straordinario di 50mila euro da destinare ai Comuni di Manduria e Oria. La somma è stata destinata per la realizzazione di presidi informativi per assistenza legale, sanitaria, mediazione culturale, orientamento e accompagnamento, assistenza a minorenni, donne, disabili, vittime di tortura e violenza, malati, mediazione dei conflitti e attività di facilitazione con la cittadinanza.
MANDURIA Tunisia – Italia 4 a 3. Gli ultimi migranti rimasti nella tendopoli fra Oria e Manduria in attesa del permesso di soggiorno temporaneo, vincono la competizione estemporanea organizzata da Rifondazione comunista ai margini del campo in avanzata fase di smantellamento, battendo gli indigeni con un gol di scarto, senza rancore. L’idea della Pasquetta con i migranti era stata lanciata via facebook dal coordinatore cittadino Emanuele Modugno, a nome del circolo di Francavilla Fontana, con l’intenzione di unire alle rituali gozzoviglie del Lunedì dell’Angelo la coincidenza con la festa tutta laica della Liberazione.
MANDURIA – Il campo? Vuoto entro Pasqua, annunciano fonti della Questura. Ma per la Cgil l’aria attorno alla tendopoli di Manduria resta pesante, a seguito dei buchi neri di una gestione burocratica che ci mette del suo per agitare gli animi tra i profughi e rendere la situazione a tratti incandescente. A denunciare l’ultimo paradosso, è Angelo Leo, sindacalista della Cgil, segretario provinciale della Nidil (sindacato dei lavoratori atipici appartenente alla Cgil), impegnato quotidianamente a prestare, con un camper del sindacato, assistenza agli immigrati della tendopoli di Manduria: “Ai migranti viene chiesto se posseggono i soldi necessari per mettersi in viaggio. Si pretende che i profughi, dopo settimane di permanenza in Italia, abbiamo il denaro sufficiente per raggiungere Milano (50 euro) o Roma (30 euro). E’ assurdo.
MANDURIA - Rivolta al campo profughi di Manduria. I migranti tunisini in attesa del permesso annunciato dal governo si sono ribellati in massa di fronte ai ritardi e alla lunga attesa che li costringe all’immobilità almeno fino a mercoledì, data fissata per l’arrivo dei permessi. La sollevazione è scoppiata allo sportello immigrazione, predisposto lungo il perimetro della tendopoli, di fronte ai ritardi annunciati che potrebbero far slittare ulteriormente la data di partenza. E’ stata la goccia di troppo, che ha scatenato lo scontro fra migranti e forze dell’ordine. Il bilancio non è per fortuna , fatta eccezione per qualcuno rimasto contuso nelle fila di entrambi gli schieramenti. Un giovane tunisino si è denudato in segno di protesta.
CEGLIE MESSAPICA - Il circolo di Ceglie Messapica di Sinistra ecologia e libertà, organizza per domenica 17 aprile in Piazza Sant’Antonio una raccolta di indumenti usati da destinare al campo profughi di Manduria. I banchetti per la raccolta saranno operativi dalle 10 alle 13, dalle 17 alle 21. Il circolo dedicato a Peppino Impastato, coordinato da Angelo Giordano, fa appello al senso di solidarietà e partecipazione della cittadinanza cegliese, e invita a dare un contributo selezionando gli indumenti usati naturalmente in buono stato, tenendo presente che la popolazione dei migranti ospiti della tendopoli di Manduria è composta soprattutto da uomini fra i venti e i cinquant’anni.
BRINDISI – Sull’emergenza immigrazione ad Oria e Manduria la polemica politica si avvita ancora una volta attorno al sottosegretario Alfredo Mantovano e, nell’occasione, al presidente della Provincia di Brindisi il quale recentemente ha chiesto il riconoscimento dello stato di crisi per Oria a causa della prossimità con la tendopoli di Manduria e, mentre la Regione Puglia presenta un piano per ospitare 3500 migranti per sei mesi in vari centri sparsi sul territorio, con il concorso di Comuni e Caritas, lo stesso Ferrarese chiede invece provvedimenti di ordine pubblico allo stesso sottosegretario. Oggi critiche a Mantovano sono state mosse dal collega di partito Luigi Vitali, che lo accusa di essere caduto nella trappola elettoralistica di Ferrarese, mentre invece ha difeso il sottosegretario il segretario regionale dell’Udc, Angelo Sansa.
ROMA – “Ringrazio il presidente del Consiglio per la fiducia, per i delicati e impegnativi incarichi oggi conferitimi ai fini della gestione dell'emergenza immigrazione e anche per l'affetto più volte manifestato in questi giorni, per me politicamente difficili”. Con queste parole il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano è tornato sui suoi passi. Pace fatta con Berlusconi, dopo le tensioni maturate nei giorni scorsi attorno alla gestione dell’emergenza profughi che lo avevano spinto a rassegnare le dimissioni. «Alla stregua delle recenti decisioni del Governo e della conferma degli impegni che ero stato autorizzato ad assumere – osserva Mantovano - ritiro le dimissioni da sottosegretario all'Interno, essendo venute meno le ragioni che le hanno motivate".
MANDURIA - Saranno probabilmente rilasciati a partire dalla prossima settimana i permessi di soggiorno temporaneo ai tunisini ospitati nella tendopoli di Manduria. 900 quelli che finora ne hanno fatto richiesta. In queste ore nel Centro si stanno allestendo i terminali e le attrezzature per il rilascio dei permessi stampati dal Poligrafico dello Stato. Contestualmente sono in corso i lavori per potenziare i servizi nel campo. Sono infatti all’opera escavatori e ruspe, che stanno realizzando scavi per gli impianti idrici. La disponibilità del Governo centrale al rilascio dei permessi temporanei di sei mesi ha rasserenato il clima attorno alla strutturad accoglienza allestita lungo la provinciale tra Oria e Manduria.
ROMA – Un faccia a faccia di mezzora, tra il sottosegretario dimissionario e il Premier. Poi l’annuncio, reso dall’ex (forse ancora per poco) vice di Maroni: «Si registra positivamente la disponibilità condivisa dell'intera maggioranza del riconoscimento del permesso temporaneo che consenta di governare molto meglio e con maggiore equilibrio e tranquillità la vicenda di coloro che sono sul territorio nazionale». Queste le parole di Alfredo Mantovano, al termine dell’ incontro a palazzo Grazioli con il presidente del consiglio Silvio Berlusconi e insieme con il sindaco di Roma Gianni Alemanno. “Al momento - ha concluso Mantovano - siamo in attesa che Maroni completi il suo impegnativo lavoro e la sua impegnativa missione a Tunisi e, quando il quadro sarà più chiaro, sulla base dell'accordo raggiunto, si potrà rivedere tutta la questione nel suo insieme”.
MANDURIA - Anche stanotte oltre settanta ospiti del Centro di Accoglienza e Identificazione di contrada “Paionè” lungo la provinciale Oria-Manduria, hanno dormito all'aperto fuori dalla tendopoli per protestare e chiedere il permesso di soggiorno, almeno quello temporaneo del quale si parla molto negli ultimi giorni. Sono meno comunque di domenica notte quando sono rimasti fuori circa 200 immigrati. Stamane, al termine della nottata, alcuni sono rientrati nel Centro. Tutti, comunque, avrebbero interrotto lo sciopero della fame. “Ormai dopo le fughe dei giorni scorsi il numero degli ospiti si è stabilizzato a circa 1300”, spiega il direttore del Centro, l'avvocato Antonio Lonoce. Sono 827 gli immigrati ospitati nella tendopoli di Manduria che hanno presentato istanza per avviare l'iter per l'asilo politico o per ottenere il permesso di soggiorno temporaneo per motivi umanitari.
Primo caso di scabbia registrato tra i migranti fuoriusciti dalla tendopoli di Manduria e doppio tentativo di suicidio da parte di due tunisini in tarda serata. Bocche cucite sulla prima circostanza ma pare accertato un caso di scabbia tra i tre tunisini ricoverati nell’ospedale Camberlingo di Francavilla Fontana. La scabbia, per quanto curabile, è altamente infettiva e si teme che il contagio possa svilupparsi nel campo. Che, non è destinato, almeno per il momento, a ricevere nuovi ospiti.
ROMA – “Tendopoli non solo al sud”. A dichiararlo in coro sono 62 deputati del centrodestra, che in giornata sono usciti allo scoperto, rivolgendosi al Premier. Distribuire le tendopoli per gli immigrati «in modo equo e proporzionato sull'intero territorio nazionale, senza continuare a gravare soltanto sul Sud»; evitare «maxitendopoli», così da consentire una migliora vigilanza dei siti destinati all'accoglienza degli immigrati; rilasciare permessi di soggiorno per motivi umanitari ai tunisini che non abbiano comportamenti violenti e dimostrino di avere delle destinazioni finali accertabili e sostenibili, come è già avvenuto per l'emergenza Kossovo. Sono questi i tre punti della lettera che i 62 parlamentari del Pdl, di tutte le aree geografiche e di tutte le aree politiche e culturali del partito, hanno inviato sull'emergenza immigrazione clandestina al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Tra i firmatari non c’è l’onorevole Luigi Vitali, francavillese, notoriamente non schierato con i mantovaniani bensì con i fittiani.
MANDURIA - La nave traghetto Clodia, della Grimaldi lines, partita ieri sera da Lampedusa, arriverà domani mattina alla base navale di Mar Grande a Taranto della Marina militare. A bordo ci sono 1040 immigrati tunisini. Non si conosce ancora la tendopoli di destinazione degli immigrati, ma tutto lascia supporre che possa essere quella di Manduria, dove l’attuale disponibilità è di circa 1500 posti. Se così fosse a partire della mattinata di domani assumerebbe forma e sostanza un copione già visto: spola di pullman da Taranto al campo allestito lungo la provinciale che collega Oria e Manduria. Con l’unica differenza che il viavai andrebbe ad inserirsi all’interno di uno scenario già incandescente da giorni. Cresce il timore che la struttura possa davvero rischiare il collasso, con tutte le conseguenze che questo comporterebbe anche sotto il profilo dell’ordine pubblico. Ma tant’è. E l’alba è vicina.
MANDURIA - Sono riprese questo pomeriggio le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione per immigrati di Manduria. Molti ospiti sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell'ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso nord. Circa trecento immigrati hanno inscenato un sit-in di protesta davanti all'ingresso della tendopoli. Un immigrato, fornito di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. C'era anche uno striscione contro il Governo italiano nel quale si reclamava il rispetto dei diritti umani. La maggior parte degli immigrati si è fermata nell'area all'ingresso della strada che porta alla tendopoli, mentre una cinquantina di migranti si sarebbe incamminata verso Oria. Il questore di Taranto, Enzo Mancini, ha avviato una trattativa con i tunisini rimasti fuori dalla tendopoli, cercando di convincerli ad entrare nel campo.
MANDURIA - Resta altissima la tensione attorno alla tendopoli di Manduria, al termine di una giornata segnata da una nuova fuga di massa. Centinaia gli immigrati che si sono lasciati alle spalle il cancello di ingresso, preso d’assalto e sfondato, per poi proseguire a piedi verso Oria, nel tentativo di far perdere le loro tracce o di salire sul primo treno utile verso il nord.
Dopo aver forzato la recinzione della tendopoli, molti migranti uscendo per strada si sono uniti, al grido “libertè”, ai manifestanti dello Slai-Cobas e della Cgil di Brindisi, in presidio di solidarietà dinanzi all’ingresso del Centro, dove si sono verificati anche alcuni disordini.
MANDURIA - Quei poliziotti e quei volontari che avevano confidato come le condizioni del campo fossero influenzate seriamente dal livello dell'assistenza, avevano ragione. La tendopoli di Manduria è un ammasso per esseri umani, con cibo scarso, mancanza di interpreti, rapporti sempre più difficili con il sistema dei controlli. E da Roma è giunto l'ordine: niente più giornalisti nel campo, e neppure parlamentari. E' stato il Viminale ha disporre così, ammette il deputato del Pdl di Francavilla Fontana, Luigi Vitali. E lo stesso Vitali, assieme a tutta la rappresentanza parlamentare del Pdl pugliese, mette una croce sull'unico di loro che ha avuto le palle per criticare Berlusconi e Maroni, l'ex sottosegretario Alfredo Mantovano.