Manina: generosa scheggia impazzita piena di talento
BRINDISI - Chi era Manina? Uno che una volta la mano gli rimase schiacciata sotto la telecamera, e gli diventò grossa così. E in redazione, a Telerama, tutti giù a ridere, naturalmente anche lui che c’aveva le lacrime agli occhi dal dolore. Da allora sarebbe stato Manina per tutti, tranne che per mamma e papà, gli unici che avrebbero conservato l’abitudine un poco strana di chiamarlo Marco. E la sorellina, di tanti anni più piccola di lui, per la quale era un mito. Adorazione di cui non si capacitava lui stesso: “Io sono quello brutto in famiglia, ma lei è troppo bedda, e guai a chi me la tocca”. Un giovane Holden con l’accento salentino, e l’aria troppo tenera per essere maudit.