Il Tribunale di Milano ha condannato il quotidiano "Il Giornale" per il contenuto diffamatorio dell’articolo di stampa pubblicato il 5 dicembre 2012 sul procuratore capo Marco Dinapoli dopo l'attentato alla scuola Morvillo Falcone
BRINDISI - “Attendo serenamente”. Non ha molta voglia di parlare, il capo della procura di Brindisi, Marco Dinapoli, che con garbo risponde ugualmente alle domande che gli vengono poste: “Questo è il momento in cui bisogna aspettare in silenzio un verdetto. Sono tranquillo, certo di aver fornito una versione dei fatti completa e precisa”. Una versione dei fatti in grado di allontanare ogni ombra sul suo operato e quindi sulla procura di Brindisi, che egli rappresenta e che è protagonista di un conflitto avvelenato con la procura distrettuale antimafia di Lecce che va avanti dai giorni immediatamente successivi all’esplosione dinanzi alla Morvillo Falcone.
ROMA - Decisione rinviata. Sul procedimento disciplinare e quindi su un eventuale trasferimento del capo della procura di Brindisi, Marco Dinapoli, ascoltato questa sera sui veleni che hanno scandito le fasi principali dell'inchiesta sulla tragedia della Morvillo Falcone, il Csm si è riservato ogni decisione e motivazione. Il procuratore è stato convocato a Palazzo dei Marescialli per fornire la propria versione dei fatti riguardo un presunto contatto avuto nel bel mezzo delle indagini sui fatti del 19 maggio, con Franco Orlando, l'avvocato dello stragista reo confesso dell'attentato di Brindisi.