Vita indipendente per i disabili, la legge pilota di un'avvocato da riproporre in Puglia
“Vita indipendente non significa che non abbiamo bisogno di nessuno, ma che vogliamo esercitare il medesimo controllo e fare le medesime scelte nella vita di tutti i giorni che i nostri fratelli e sorelle non disabili, vicini ed amici danno per scontati. Vogliamo crescere nelle nostre famiglie, andare nelle scuole della nostra zona, usare lo stesso bus, fare lavori che siano in linea con la nostra educazione e le nostre capacità. Di più, proprio come tutti, abbiamo bisogno di farci carico della nostra vita, pensare e parlare per noi”. La parole di Domenico Costantino, presidente del Movimento “Vita Indipendente” hanno il suono di un manifesto programmatico, di una sfida ideale, di una nobile intenzione. Di quelle assai nobili e poco concrete, per intendersi, di fronte alle quali i realisti più realisti del re, fanno spallucce, che ci vuole pragmatismo nella vita, altroché.