Motovedetta trasporta a Brindisi marittimo colto da malore
Evacuazione medica condotta all'alba dalla Capitaneria di Porto da un cargo battente bandiera italiana
Evacuazione medica condotta all'alba dalla Capitaneria di Porto da un cargo battente bandiera italiana
Una motovedetta è intervenuta in soccorso del marittimo di una moto nave. L'uomo è stato consegnato al personale del 118
BARI – Il numero verde 800.085898 sarà per la Puglia quello da utilizzare per segnalare i reati del mare e i reati ambientali sul demanio marittimo, per il tramite dell'associazione Wwf – Ricerche e Progetti. Anche per quest'anno, per la nuova stagione balneare 2012 è stata rinnovata l'attivazione del Numero Verde grazie alla proposta dell'assessore Michele Pelillo.
BRINDISI – Adesso tocca al prefetto Nicola Prete e al questore Alfonso Terribile chiedere al professor Iraklis Haralambidis, presidente dell’Autorità portuale di Brindisi, e al dottor Nicola Del Nobile, segretario generale dell’ente, se per notificare un decreto di sequestro conservativo si possono lasciare a terra in piena notte 245 passeggeri e creare così un problema di ordine pubblico, affrontato per fortuna nel migliore dei modi dalla Polizia di Frontiera. Un problema che, senza l’intervento degli agenti della Polmare, avrebbe coinvolto anche l’incolumità del personale dell’agenzia marittima raccomandataria che assiste la Ionian Spirit per conto dell’armatore ellenico Agoudimos.
BRINDISI – C’è una guerra parallela attorno al porto di Brindisi. L'Autorità Portuale aveva chiesto al tribunale la dichiarazione di fallimento di Francesco Aversa, agente marittimo scomodo, sostenendo che lo stesso è debitore nei confronti dell’ente di circa 800mila euro, oggetto ingiunzioni emesse dall’Authority contro di lui, cercando di colpire duro andando oltre il normale contenzioso civile, e che le opposizioni alle ingiunzioni stesse attuate da Aversa erano già state rigettate dal giudice civile e da quello amministrativo, definendo l’agente marittimo soggetto inaffidabile e insolvente. Ma il ricorso dell’Autorità portuale è stato respinto dal tribunale fallimentare, che ritiene competente il giudice che si sta occupando delle ingiunzioni.