Marò Latorre e Girone, in India il caso è definitivamente chiuso
Stop a tutti i procedimenti a carico dei due fucilieri coinvolti nel 2012 nella morte di due pescatori. Depositato l'indennizzo alle famiglie
Stop a tutti i procedimenti a carico dei due fucilieri coinvolti nel 2012 nella morte di due pescatori. Depositato l'indennizzo alle famiglie
Sentenza favorevole alle tesi italiane. Il processo per l'incidente del 12 febbraio 2012 si farà a Roma
Pattuglie interforze a Brindisi tra Questura, Brigata Marina San Marco e Polizia locale
Tante iniziative domenica 8 dicembre: gara podistica alle 9, visite alla base e alle unità navali, e una conferenza storica
Lunedì nella sede del comando Marina Militare nel castello svevo di Brindisi, il ricordo di quella partenza per Beirut il 22 settembre 1982
L'articolo di Michele Serra pubblicato il 27 maggio su repubblica sul rientro dall'India del Secondo Capo Salvatore Girone, ha suscitato, sui social network, moltissime reazioni - alcune virali - da parte di tanti ex colleghi
Il sottufficiale della Brigata Marina San Marco, di stanza a Brindisi, Salvatore Girone potrà fin dai prossimi giorni tornare in Italia. La Farnesina, si legge in un comunicato, accoglie con soddisfazione la decisione odierna della Corte Suprema indiana
Salvatore Girone tornerà in Italia in attesa dell'esito dell'arbitrato che dovrà stabilire la competenza sul caso dell'uccisione di due pescatori indiani durante una missione antipirateria. Il Tribunale internazionale dell'Aja ha accolto una richiesta in questo senso avanzata dall'Italia
Nessun accordo segreto tra Italia e India per chiudere il caso dei due marò della Brigata Marina San Marco, di stanza a Brindisi, dei quali uno, Salvatore Girone, è ancora agli arresti domiciliari presso l'ambasciata italiana della capitale indiana. La strada resta quella dell'arbitrato internazionale, alla luce del sole
Il Tribunale del Mare di Amburgo ha respinto la richiesta dell'Italia di misurE temporanee per i due marò di stanza a Brindisi al centro da oltre tre anni di uno sconcertante caso internazionale. La decisione è stata presa a maggioranza ma senza unanimità, da 15 giudici contro 6. Secondo il Tribunale "India e Italia devono entrambe sospendere tutti i procedimenti giudiziari e astenersi da nuove iniziative che possano aggravare o estendere la disputa o pregiudicare qualsiasi decisione del tribunale arbitrale"
ra i tanti atti di abnegazione nelle operazioni di salvataggio dei migranti nel Canale di Sicilia, brilla quello di un militare brindisino della Brigata Marina San Marco, il secondo capo fuciliere Marco Pignatelli, di 39 anni, al quale il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha conferito con decreto la Medaglia d'argento al Merito di Marina
La difficile controversia internazionale che vede coinvolti ormai da tre anni e mezzo il nostro Paese e l'India, ossia il caso Latorre-Girone, è stata ricostruita dal noto giornalista Mediaset, Toni Capuozzo, nel suo ultimo libro intitolato "Il segreto dei marò" (ediz. Mursia, pag. 280 - euro 16,00)
L'Italia ha attivato oggi l'arbitrato internazionale sul caso dei fucilieri di marina Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, nel quadro della Convenzione delle Nazioni Unite sul Diritto del Mare. La decisione, che il Parlamento aveva sollecitato, si legge in una nota della Farnesina, e' stata presa a conclusione della necessaria fase negoziale diretta con l'India e di fronte alla impossibilita' di pervenire a una soluzione della controversia
Riceviamo e pubblichiamo un commento dell'onorevole Mauro Mellini di www.giustiziagiusta.info, sull'annuncio del ricorso all'arbitrato per sbloccare la situazione dei sottufficiali della Brigata Marina San Marco sottoposti ai continui rinvii del processo in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
La Corte suprema di Delhi ha stabilito che Massimiliano Latorre, uno dei due fucilieri della Marina Militare italiana detenuti in India, potrà restare in Italia fino al 15 luglio per continuare le terapie necessarie dopo l'intervento chirurgico al cuore a cui è stato sottoposto a gennaio
"Nessuna festa. Sarà la mia terza Pasqua amara in India". A scriverlo è Salvatore Girone, il sottufficiale barese in servizio alla Brigata Marina San Marco, di stanza a Brindisi, bloccato in India dal 2012 con l'accusa di aver ucciso due pescatori
Anche in un Paese come l'Italia, in cui il "rinvio" è il provvedimento più frequentemente adottato nel corso di qualsiasi processo civile o penale senza obbligo alcuno di "motivazione" (quella cosa con la quale la giustizia prende in giro sé stessa e, soprattutto chi le presta fede), il processo ai due nostri Fucilieri di Marina, Latorre e Girone, "rimandato da Erode a Pilato", come una volta si diceva a Roma, non può non suscitare un sospetto: che "ci sia dietro qualcosa di inconfessabile". Da parte Indiana come da parte Italiana
Nel suo discorso "d'investitura" il neo-presidente Mattarella ha citato la questione dei Marò, affermando che sarà fatto tutto il necessario per risolvere il caso "riportarli a casa" etc. etc. Se potesse attribuirsi a Mattarella una particolare capacità ed attenzione per le questioni di equilibri e competenze istituzionali e per quelle questioni di stile di cui è fatta parte non indifferente del diritto costituzionale, si dovrebbe dire che egli ha dato all'angosciosa questione un rilievo straordinario
Le espressioni di sconcerto e di scandalo per il rifiuto della Corte Suprema di Nuova Delhi di concedere un'altra "vacanza natalizia" a Girone e di prorogare quella di convalescenza a Latorre sono, almeno per quel che riguarda governanti e responsabili della politica estera del nostro Paese, del tutto fuori di luogo e connotati da una trasparente ipocrisia
La Corte Suprema di Delhi si è rifiutata di esaminare le richieste dei due marò italiani in attesa di giudizio da poco meno di tre anni in India. In particolare ha deciso di non valutare la richiesta di Massimiliano Latorre di prolungare di altri 4 mesi la convalescenza in Italia dopo l'ictus di cui ha sofferto a settembre. Permesso che che scadrà il 13 gennaio
Perché lo stato maggiore della Difesa ha negato all’organismo sindacale di rappresentanza dei militari, il Cocer, di tenere una riunione a Savelletri nello stesso giorno in cui a breve distanza si svolgeva il fastoso matrimonio della figlia del tycoon indiano Pramod Agarwal?
Il marò Massimiliano Latorre è di nuovo in Italia. Il volo militare che stamani (13 settembre) lo ha prelevato da New Delhi, India, è atterrato poco prima delle 17,30 alla stazione Elicotteri della Marina militare di Grottaglie (Taranto), dove era atteso dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, e i capi di Stato maggiore della Difesa e della Marina, Luigi Binelli Mantelli e Giuseppe De Giorgi
Il caso dei due fucilieri di Marina, "trattenuti" in India, in qualità più di ostaggi che di imputati, si rivela oramai ogni giorno come una miniera di "anomalie", cioè; per parlar chiaro, di porcate. Ed ogni giorno di più il "grido di dolore" per la loro sorte, la parola d'ordine "riportiamoci a casa i nostri marò" si rivelano un'espediente ambiguo e truffaldino per coprire situazioni e persone che con tali mezzi sono finora riusciti a tenersi fuori anche dai più naturali interrogativi che il caso prepotentemente propone siano loro rivolti
Uno dei due fucilieri di marina della brigata San Marco, trattenuti in India, Massimiliano Latorre, ha avuto ieri sera un malore per il quale è stato necessario il ricovero in ospedale.
"India e Italia dialoghino, il muro contro muro porta solo alla distruzione". Queste le parole del sottufficiale Salvatore Girone, nel corso di una audizione in videoconferenza con i componenti delle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato. Latorre ha parlato dall'ambasciata italiana di New Delhi. Al suo fianco c'era l'altro marò trattenuto in India, Massimiliano Latorre