NEW DELHI - Le pressioni politiche hanno reso infinita l'attesa del pronunciamento della magistratura indiana sul ricorso con cui l'Italia chiede il riconoscimento dell'incompetenza di un tribunale locale a giudicare i marò del Reggimento San Marco in libertà provvisoria, ma impossibilitati a lasciare il Kerala, per la vicenda della morte di due pescatori indiani morti in circostanze attribuite ai militari italiani imbarcati sulla petroliera Enrica Lexie, che li avrebbero scambiati per pirati. La prossima tappa previosta è quella del 28 agosto.
KOCHI (INDIA) – Primo giorno in libertà a Kochi, nello Stato Indiano del Kerala, per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Sistemati in un hotel sull'isola di Willingdon, dove ha base anche il Comando navale meridionale indiano, i due fucilieri del Battagliane San Marco sono usciti stamani solo per adempiere ad una delle condizioni poste dal giudice che gli ha concesso la libertà dietro cauzione: si sono recati a firmare il foglio di presenza nel Commissariato centrale di polizia della città, come faranno ogni giorno.
KOCHI – Il capo Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Girone usciranno stasera dalla Borstal School e trascorreranno la notte in un albergo di Kochi. Il tribunale di Kollam ha infatti accolto oggi la documentazione necessaria per la concessione della libertà dietro cauzione (bail). L'autorizzazione è stata portata a mano a Kochi dalla delegazione italiana, per essere consegnata al sovrintendente della Borstal School dove i due marò risiedono da quando hanno lasciato il carcere di Trivandrum.
ROMA - La Marina Militare ora è indignata. Dopo la formulazione dei capi di imputazione a carico dei due sottufficiali del Reggimento San marco da parte degli inquirenti indiani, il capo di stato maggiore ammiraglio Luigi Binelli Mantelli rompe il silenzio per protestare pubblicamente, perchè quelle mosse ai due marò "sono accuse infamanti per dei militari che fanno e hanno sempre fatto il loro dovere". Omicidio, associazione per delinquere? L'ammiraglio è "indignato" e "esterefatto" per le contestazioni mosse a Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, "che offendono non solo questi nostri due sottufficiali, ma lo stesso concetto di impiego di militari all'estero per la sicurezza della comunità internazionale".
NEW DELHI - I marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono due «assassini» che devono essere processati per omicidio secondo le leggi indiane. Lo ha dichiarato oggi il il primo minisytro del Kerala, Oommen Chandy. In una intervista al quotidiano Hindustan Times lo stesso Chandy ha respinto le accuse che la sua posizione inflessibile stia creando problemi alle relazioni fra Italia e India. Riguardo alla vicenda Chandy ha sostenuto che «dobbiamo trattarla in sintonia con la legge della nostra terra. Due innocenti pescatori sono stati uccisi senza alcuna provocazione. Gli accusati dovranno rispondere alla imputazione di omicidio. Nessun paese al mondo farebbe farla franca a due assassini».
NEW DELHI – Il ricorso presentato dai difensori di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in cui si chiedeva la libertà provvisoria per i due marò, è stato stamane esaminato dal tribunale di secondo grado di Kochi ed è stato accolto. L’Alta Corte del Kerala ha concesso la libertà dietro cauzione ai marò pugliesi. Lo annuncia la tv “All News” indiana Cnn - Ibn. Il giudice N.K. Balakrishnan aveva rinviato in un primo momento la sentenza all’udienza di domani, dopo aver sentito le parti che hanno illustrato le rispettive posizioni, ma, a quanto sostengono i media, la decisione è stata presa qualche ora fa.
NEW DELHI – L'alta corte del Kerala ha respinto il ricorso presentato dall'Italia sulla giurisdizione da applicare al caso dei due marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo riferiscono i media locali. Secondo il giudice P S Gopinathan, la polizia del Kerala è competente sul caso dato che l'incidente nel quale sono stati uccisi i due pescatori è avvenuto nelle acque territoriali indiane. Il giudice ha anche sottolineato che la nave sulla quale si trovavano i marò, la Enrica Lexie, è una imbarcazione privata che non appartiene al governo italiano. L'Italia ha sempre contestato la giurisdizione dell'India sul caso.
NEW DELHI - L'Alta Corte del Kerala ha rinviato a mercoledì 30 maggio l'udienza sulla richiesta della libertà dietro cauzione per i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone detenuti nel Sud dell'India per omicidio di due pescatori. Il giudice N.K. Balakrishnan avrebbe infatti chiesto nuovamente un parere al governo centrale di New Delhi sulla scarcerazione dietro cauzione dei due fucilieri del San Marco. Il magistrato indiano ha quindi rinviato di due giorni l'esame della richiesta di “bail” (libertà dietro cauzione).
NEW DELHI – Proprio questa mattina i due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone hanno finalmente lasciato il carcere di Trivandrum, per essere trasferiti nella Borstal School di Kochi, in attesa degli sviluppi del processo. L’udienza sull’istanza di libertà dietro cauzione, disposta per oggi, è stata perciò rinviata a lunedì. Si è appreso da fonti della delegazione italiana.
TRIVANDRUM – La polizia indiana ha presentato stamane, nel tribunale di Kollam, il dossier contenente i capi di accusa contro i marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati di aver ucciso per errore due pescatori indiani nella notte del 15 febbraio scorso, quando i due militari erano impegnati in un'azione anti pirataggio. Le imputazioni per cui gli inquirenti chiedono il rinvio a giudizio dei due sottufficiali del Reggimento San Marco, sono tutte gravi, tra queste troviamo omicidio, tentato omicidio, danneggiamento e associazione per delinquere.
BRINDISI - Novità nella vicenda dei due sottufficiali del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti dal tribunale di Kochi in attesa di giudizio, per l’omicidio dei due pescatori indiani scambiati per pirati, lo scorso 15 febbraio. I legali dei marò hanno presentato oggi un ricorso presso la “Session Court” di Kollam per ottenere un provvedimento di libertà dietro cauzione. Il ricorso ha fatto seguito ad una prima petizione su questo argomento, respinta l’11 maggio per motivi tecnici da un giudice di primo grado.
NEW DELHI - Il tribunale di Kollam ha respinto la richiesta di libertà su cauzione per Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i marò pugliesi accusati dell'uccisione di due pescatori indiani avvenuta il 25 febbraio scorso, durante l'attività di protezione della petroliera Enrica Lexie. La domanda è stata respinta dal giudice che sta istruendo il processo a carico dei due militari. Latorre e Girone erano tornati stamattina davanti al magistrato che ha esteso di altri 14 giorni l'arresto preventivo. L'ultima estensione era stata disposta lo scorso 30 aprile.
KOCHI – Ancora un prolungamento di due settimane della infinita carcerazione preventiva dei due sottufficiali pugliesi del Reggimento San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, a meno che il giudice istruttore del tribunale del Kollam, competente per gli aspetti penali della vicenda, alle 16 ora indiana (le 12 ora italiana) si pronunci favorevolmente alla domanda di libertà provvisoria presentata stamani in udienza dai legali dei due fucilieri di marina.
ROMA – “E’ stata dura”. Ha commentato il rientro in Italia ieri sera il sergente Renato Voglino, uno dei quattro fucilieri della Marina imbarcati sulla Enrica Lexie. I quattro militari sono arrivati con un volo dallo Sri Lanka a Roma. Stamane sono stati ricevuti dal ministro della Difesa, Gianpaolo Di Paola, mentre ieri sono stati ascoltati per molte ore sia dalla magistratura militare che da quella ordinaria, che hanno aperto entrambe di fascicoli sulla vicenda.
NEW DELHI – La Corte Suprema indiana ha rinviato al 26 luglio l’esame del ricorso italiano relativo alla legittimità costituzionale dell’arresto dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati della morte dei due pescatori indiani. Inoltre, ha ordinato oggi allo stato del Kerala di prendere una decisione entro una settimana sul trasferimento dei due marò in un luogo che non sia il carcere.
NEW DELHI - La Corte suprema indiana ha rinviato a domani l'udienza per quanto riguarda la giurisdizione da adottare per il caso dei due marò italiani che, come ricordiamo, sono accusati per l'omicidio dei due pescatori indiani scambiati - secondo la polizia del Kerala - per pirati, e chesono detenuti tutt'ora nel carcere locale. I legali italiani hanno chiesto il rinvio poiché necessitano di più tempo per studiare il memorandum presentato solo ieri sera dal governo di New Delhi contenente le motivazioni a sostegno di una convalida della giurisdizione indiana.
KOCHI - La petroliera Enrica Lexie,dopo esser stata in sosta forzata per 80giorni, in seguito ai rilasci e ai permessi concessi è finalmente ripartita ieri dal Sud dell'India e ha fatto rotta per lo Sri Lanka con il suo equipaggio composto da 24 uomini oltre agli altri quattro militari dell'unità anti pirateria del Reggimento San Marco.
NUOVA DELHI – La Corte suprema indiana ha autorizzato il rilascio della petroliera italiana Enrica Lexie su cui erano imbarcati i due marò pugliesi - Massimiliano Latorre e Salvatore Girone - tuttora trattenuti in India e accusati dell'uccisione di due pescatori al largo della costa del Kerala. La decisione è stata presa dal massimo organo giudiziario dopo una seduta di oltre due ore dedicata all'esame del ricorso presentato dall'armatore contro un precedente verdetto dell'Alta Corte del Kerala.
NEW DELHI – Ancora quattordici giorni di custodia cautelare per i sottufficiali del Reggimento San Marco detenuti in India, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, e rinvio anche del rilascio della petroliera Enrica Lexie, mentre la Corte Suprema di New Delhi contesta anche l’accordo tra l’Italia e le famiglie dei due pescatori morti nell’incidente del 15 febbraio scorso in acque internazionali. Resta intricata ed estenuante la vicenda giudiziaria in cui l’Italia sta cercando di salvaguardare la sorte dei propri militari, reclamando la giurisdizione a giudicare i fatti – secondo le normative internazionali – e nel contempo non inasprire le relazioni con l’India.
NEW DELHI – E’ stato firmato questa mattina , davanti all’Alta Corte del Kerala, l’accordo extragiudiziale fra il governo italiano e i familiari dei due pescatori uccisi nell’incidente che viene attribuito dagli inquirenti indiani ai due marò pugliesi del Reggimento San Marco, Salvatore Girone e . La scorsa settimana, Roma aveva offerto come donazione “ex gratia” 10 milioni di rupie – quasi 150 mila euro – a ciascuna famiglia.
NEW DELHI - Un’altra importante svolta nella vicenda della giurisdizione a giudicare il tragico incidente avvenuto fuori dalla acque territoriali indiane il 15 febbraio scorso. La Corte Suprema di New Delhi ha deciso oggi di ammettere il ricorso presentato dall'Italia in merito all'incostituzionalità della detenzione dei due marò. I giudici hanno chiesto al governo dell'Unione indiana e allo stato del Kerala di presentare una memoria. La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 8 maggio. Un tribunale di tre giudici del massimo organo giudiziario indiano ha accolto le argomentazioni presentate dal legale Harish Salve a proposito dell'illegittimità dell'arresto di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.
NEW DELHI – Il governo centrale indiano non la pensa affatto come l’amministrazione dello stato del Kerala, polizia inclusa. Lo si deduce dalla posizione assunta dall’avvocato che rappresenta l’India davanti alla Corte Suprema di Nuova Delhi, cui hanno presentato un ricorso eccezionale i legali che rappresentano invece gli interessi italiani, per abbreviare il raggiungimento di una soluzione sul problema ormai cruciale della giurisdizione sull’incidente del 15 febbraio scorso in cui persero la vita due marinai di un peschereccio indiano, e che vede da settimane due sottufficiali del Reggimento San Marco, responsabili del nucleo antipirateria imbarcato sulla petroliera Enrica Lexie, detenuti in una prigione sempre in Kerala. La seconda buona notizia per la soluzione del caso è che la stampa indiana ha rivelato, e giudicato positivamente, il risarcimento destinato dall’Italia alle famiglie dei due pescatori.
BRINDISI - Mentre sono in procinto di partire per l'India i familiari dei due marò, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, in carcere da due mesi nello stato del Kerala con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani dopo averli scambiati per pirati, è già partita l'organizzazione di una fiaccolata che si terrà a Roma il 12 maggio per esprimere solidarietà nei confronti dei marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, accusati dell'omicidio di due pescatori indiani, in prigione da 60 giorni a Trivandrum nello stato del Kerala in India.
KOCHI - La carcerazione preventiva dei due marò italiani detenuti in India è stata estesa fino al 30 aprile. Lo ha stabilito oggi il tribunale di Kollam, nello stato indiano del Kerala, secondo quanto riferisce l'emittente Cnn - Ibn. Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono rinchiusi nel carcere di Trivandrum con l'accusa di aver ucciso due pescatori indiani scambiandoli per pirati. L’ulteriore periodo di detenzione preventiva tuttavia non basterà a coprire le settimane di attesa per il pronunciamento dell’Alta Corte del Kerala, che invece si sta occupando del problema complesso della giurisdizione sull’incidente del 15 febbraio scorso.
KOCHI - Si complica sempre più l'affaire dell'incidente del 15 febbraio scorso, in acque internazionali al largo di Kochi, dove due pescatori indiani morirono colpiti da pallottole partite - secondo gli inquirenti locali - dalla nave italiana Enrica Lexie, per mano di marò del Reggimento San Marco del nucleo di protezione antipirateria. Mentre da Washington l'Italia incassa l'appoggio del G8 sulla vicenda dei marò, è nuovo giallo infatti sulla perizia balistica che, secondo gli indiani, inchioderebbe i due fucilieri del San Marco. A bordo della Enrica Lexie - da cui, secondo l'accusa, sono partiti i colpi che hanno ucciso i due pescatori in Kerala - non c'erano infatti quei fucili Beretta ARX 160 che, secondo fonti del laboratorio della polizia scientifica di Trivandrum, avrebbero esploso i proiettili letali.