BRINDISI – Avviso di fine indagini per il 20enne brindisino Andrea Reho, recentemente ferito ad una gamba da un colpo di pistola, per l’aggressione del 5 marzo scorso all’urologo, nonché capogruppo del Pd in consiglio comunale, Salvatore Brigante, che l’indagato obbligò con percosse e minacce a sottoporre la madre ad una ecografia al senso, pur non avendone il medico competenze e l’aggressore prenotazione o prescrizione urgente.
FASANO - Vita spezzata, dalla custodia cautelare ai domiciliari da un lato, dalla sospensione coatta e temporanea dalla professione di medico-anestesista dall’altro. L’amministrazione dell’azienda sanitaria locale non ha ancora ricevuto comunicazione ufficiale del provvedimento giudiziario a carico di Leonardo Arnese, professionista 57enne in forza all’ospedale Umberto I di Fasano, accusato di aver prestato il fianco al manipolo di spacciatori al comando del 37enne Giovanni Gallo, finito in manette a seguito del blitz messo a segno dalla squadra mobile di Brindisi.
FASANO – E’ il 6 ottobre del 2007. Giovanni Gallo, capo di una banda di spacciatori di Fasano, nella prima serata chiama a raccolta il padre Giovanni e il fratello Ugo. Ha avvistato Vito Semeraro, che sta alla testa di un gruppo rivale in affari di droga. La decisione di dare una pesante lezione al rivale viene attuata nel giro di pochi minuti. Il risultato è pesante: Semeraro viene trasportato al pronto soccorso dell’ospedale “Umberto I” con sospette lesioni al cranio, al volto, alla milza e alle costole. Gallo, per tenere l’evoluzione dei fatti sotto controllo (e, nell’evenienza, fuggire), chiama senza problemi un medico anestesista che è nel suo carnet di clienti, Leonardo Arnese, Dino. Che si prodiga non solo per monitorare la situazione clinica del paziente, ma alla fine riesce anche a convincere il medico di guardia al pronto soccorso dell’ospedale di Ostuni – dove nel frattempo Semeraro è stato trasferito – a chiudere la pratica come caduta accidentale, e quindi a non avvertire le forze dell’ordine.
FASANO - Una banda di narcotrafficanti dai metodi duri, ticipi della "scuola fasanese" dello spaccio, è stata colpita stamani da 9 ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Squadra Mobile di Brindisi ed emesse dal gip Nicola Lariccia, su richiesta dei pm brindisini Silvia Nastasia e Alberto Santaccaterina, aggregati nell'occasione alla Direzione distrettuale antimafia di Lecce. Tra gli arresti (beneficia però dei domiciliari) un noto medico fasanese, Leonardo Arnese.
MESAGNE – E’ accusato di avere allungato le mani su una paziente. E per questo è accusato di violenza sessuale. Si tratta di un medico molto noto, nativo di Mesagne, dipendente di un ospedale di un’altra provincia. Ad accusarlo è una donna che si sarebbe recata nel suo studio per una visita. Il medico, è sempre l’accusa della donna, le avrebbe sfiorato il sedere con una mano. Gesto che non sarebbe stato gradito dalla signora in questione. Si rivolse alle forze dell’ordine e denunciò l’accaduto.
BRINDISI – Sarà interrogato l’8 giugno in aula Ottavio Narracci, medico ostunese, arrestato il 20 novembre del 2008 per avere ceduto, secondo l’accusa, sostanze equivalenti agli stupefacenti a tossicodipendenti che erano in cura presso il Sert da lui diretto. L’interrogatorio di Narracci è stato chiesto sia dalla pubblica accusa, rappresentata da Silvia Nastasia, sia dalla difesa dell’imputato, avvocato Gianvito Lillo.
FRANCAVILLA FONTANA - Un medico francavillese è stato denunciato ieri dai carabinieri per interruzione di servizio pubblico. L'uomo, la cui identità resta sconosciuta, si è presentato in ritardo rispetto agli orari di servizi che gli erano stati assegnati dall'Azienda sanitaria locale.