Va al Comune armato a chiedere soldi
SAN PIETRO VERNOTICO – “Dammi i trecento euro che ti avevo chiesto o ti ammazzo”. Terrore allo stato puro questa mattina per la dirigente dei Servizi Sociali del Comune di San Pietro, Beatrice D'Alessandro.
SAN PIETRO VERNOTICO – “Dammi i trecento euro che ti avevo chiesto o ti ammazzo”. Terrore allo stato puro questa mattina per la dirigente dei Servizi Sociali del Comune di San Pietro, Beatrice D'Alessandro.
BRINDISI - L’ex direttore dell’Inps di Brindisi, Cesare Bove, 62 anni, già coinvolto in altra inchiesta, è stato raggiunto nei giorni scorsi da un’ordinanza di divieto di avvicinamento alla persona offesa, il suo successore al timone dell’ente di piazza Vittoria.
OSTUNI – Un arresto così “faticoso” forse gli agenti del commissariato di polizia di Ostuni non lo facevano da anni: nella notte tra mercoledì e ieri, nel tentativo di fermare un nigeriano richiedente asilo, sorpreso senza il biglietto del treno e che stava dando in escandescenze, hanno rimediato pugni, calci, gomitate e anche morsi a non finire.
SAN PIETRO VERNOTICO – Per oltre un anno non ha pagato l'affitto del locale preso in gestione e adibito a pizzeria e quando la proprietaria ha insistito per ottenere il pagamento delle rate l'ha minacciata “o te ne vai o ti spacco la testa”. Questa mattina è stato raggiunto da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il sorvegliato speciale Cosimo Candita, 47 anni, volto già noto alle forze dell'ordine, noto come “Mimino Bombularu”, è stato arrestato con l'accusa di estorsione.
CAROVIGNO - Senza soldi, dopo aver protestato perché non avevano ricevuto rassicurazioni sul loro futuro e sull’eventualità che la convenzione con l’hotel che li ospita cessasse i primi dell’anno, tre stranieri di origine africana, in Italia da mesi dopo aver chiesto asilo politico, hanno rinchiuso in una stanza l’avvocato mediatore che cura tutte le loro pratiche cercando di estorcergli denaro contante per alcune migliaia di euro.
FASANO - “Spett.le Dott.re Lello Dibari, ti auguro tanta fortuna! Ma purtroppo sono lieto informarla che anche se vieni da un origine mafiosa non ti molleremo mai, sono deluso anche informarla che ti devi assolutamente dimetterti prima ed non oltre 90 giorni a partire da questa email. Se avremo riscontri nei vostri attenzioni provvederemo diversamente e saranno vere e proprie guerre. Fai attenzione dove metti i passi sei un morto che cammina! firmato Brigate Rosse”. E' questa la lettera di minacce pervenuta al sindaco di Fasano Lello Di Bari, fresco di riconferma alla guida della Città.
FASANO - Quando è stato arrestato dai carabinieri di Fasano, nella tarda serata di ieri, Prince Ogiemade Osamudiame, 22enne di nazionalità nigeriana, domiciliato in Bari, aveva appena finito di picchiare la sua compagna incinta. Il datto che la donna, anche lei cittadina nigeriana, fosse in attesa di un bambino, era stata la ragione scatenate di tanta violenza. Osamudiame non voleva figli, ed ha sfogato la sua ira cieca contro la ragazza, provocandole una minaccia di aborto.
LATIANO – Un’altra auto bruciata a Latiano. Questa volta però l’incendio è certamente doloso, non ci sono dubbi di sorta. Intorno alla mezzanotte di ieri in via Piemonte un’Alfa Romeo intestata ad Angelo Bellanova, 22enne di Latiano, ha preso fuoco per azione di mani ignote. Ad accorgersi delle alte fiamme la madre del proprietario che ha prontamente avvertito i carabinieri della locale stazione. Sul posto, oltre ai militari, sono immediatamente intervenuti i vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana, che hanno subito spento l’incendio.
BRINDISI – Viene al pettine esattamente a distanza di sei anni dai fatti un altro illuminante episodio del clima all’interno del servizio di igiene urbana di Brindisi. Il pm Luca Buccheri, in seguito agli accertamenti svolti e conclusi dalla Digos all’epoca, e successivamente alla querela presentata dalla parte lesa, ha inviato un avviso di fine indagini al 59enne brindisino Mario Quatraro, indagato per minacce gravi “perché, in accordo con altro soggetto ( oggi deceduto) dipendente della Slia Spa che gli forniva l’utenza di Caponetto Giuseppe, incaricato del sevizio di igiene ambientale nel Comune di Brindisi, effettuava una chiamata dal cellulare in suo possesso al Caponetto al quale rivolgeva le seguenti minacce : “sei venuto a rompere i coglioni … tornatene da dove sei venuto… se non torni immediatamente da dove sei venuto ti ammazziamo”.
MESAGNE - “Buon Natale ed un 2012 di sangue” sono gli inquietanti auguri inviati qualche settimana fa all'imprenditore di Mesagne Luigi Devicienti. All'interno della busta intercettata in un ufficio postale cittadino e finita nelle mani dei carabinieri della locale stazione, c'erano anche due proiettili calibro 7.65. Nuove minacce nei confronti del patron del Boys Mesagne da tempo nel mirino della criminalità che vive da mesi sotto stretta sorveglianza delle forze dell'ordine.
LATIANO – Era già agli arresti in casa, ma è ritornato in cella dopo aver minacciato la sua convivente con un coltello. le manette scattano nuovamente ai polsi del 55enne di Latiano Mario Crastolla per l'accusa di minaccia armato di coltello e violazione degli obblighi imposti dal regime di custodia.
TORCHIAROLO - Minacciò la vittima di una rapina per convincerla a ritrattare e ritirare le accuse contro la sua compagna accusata del fatto. Torna in cella, dopo l'arresto all'inizio di marzo scorso, e in seguito all'ennesimo tentativo di intimidazione, Giuseppe Nuzzaci, 47enne di Torchiarolo. Ad ammanettarlo i carabinieri della stessa stazione locale dopo la condanna a 2 anni per subornazione, danneggiamento seguito da incendio, violenza e minaccia per commettere reato.
BRINDISI – Francesco Montella si è appena congedato dal presidente del Football Brindisi Vittorio Galigani. La sua esperienza brindisina dovrebbe essersi conclusa. “Abbiamo raggiunto un accordo – spiega il giocatore romano -. Rimango tesserato del Football Brindisi 1912 e la società mi autorizza di allenarmi sino a gennaio dalle parti di casa mia. E’ un accordo che mi soddisfa perché, devo essere sincero, dopo quello che mi è accaduto venerdì scorso non mi sentivo più sicuro”.
BRINDISI – C’è una indagine sulle minacce subite al Fanuzzi dal giocatore del Football Brindisi, Francesco Montella, venerdì scorso subito dopo l’allenamento, da due persone entrate nello stadio. L’inchiesta la stanno portando avanti i carabinieri della stazione Brindisi Casale, che l’hanno ricevuta per competenza dai colleghi di Ostuni, ai quali il giocatore si è presentato nel tardo pomeriggio di venerdì scorso. Come mai lì e non a Brindisi? Per il semplice fatto che subito dopo l’accaduto si è messo al volante della sua vettura per rientrare a Roma, città in cui risiede. Probabilmente perché al momento, spaventato, ha preferito allontanarsi subito.
BRINDISI – Ventuno convocati dall’allenatore Carlo Florimbj per la gara di domani ad Aversa contro la Normanna. Alla solita lista oggi è stato aggiunto Di Matteo, l’ultimo attaccante arrivato a vestire la maglia biancazzurra.Di Matteo ha esordito mercoledì in Coppa e se l’è cavata abbastanza bene realizzando un bel gol di testa. Un fattaccio verificatosi ieri pomeriggio ai danni di Montella ha scosso l’ambiente.
TORCHIAROLO – Salvatore Geusa, 46 anni, di Torchiarolo, è stato arrestato domenica dai carabinieri della stazione locale dopo un movimentato episodio di minacce gravi prima alla madre, quindi nei confronti degli stessi militari intervenuti sul posto, cui si sono aggiunte anche la minaccia, la violenza, la resistenza e le lesioni a pubblico ufficiale. A questi reati nella denuncia si accompagna anche quello di estorsione nei confronti dell’anziana donna.
CEGLIE MESSAPICA – Si sono commossi dinanzi ai giudici della sezione collegiale del Tribunale. Lacrime vere, di disperazione. “Lo abbiamo denunciato perché vogliamo che nostro figlio si salvi dalla droga che lo sta distruggendo, l’ha trasformato rendendolo violento”. Marito e moglie, cegliesi, 68 anni lui, 60 lei, genitori di Antonio Turrisi, 30 anni, detenuto dal 2 marzo scorso quando fu arrestato dai carabinieri della stazione del luogo, per estorsione, rapina e violenza privata nei loro confronti.
BRINDISI – Antonio Vitale, mesagnese, soprannominato “Il Marocchino”, è stato assolto questa mattina dal tribunale di Brindisi, presidente Giuseppe Licci, dall’accusa di avere minacciato l’ex boss della Sacra corona unita, anche lui di Mesagne, Massimo D’Amico, un tempo suo alleato ai vertici della cosiddetta Nuova Scu. “Assolto perché il fatto non sussiste” è stata la motivazione della sentenza. Il pubblico ministero Alberto Santacatterina, aveva chiesto la condanna a quattro mesi di carcere.
LATIANO -“Preoccupa ma non intimorisce –ha detto oggi il presidente provinciale di Confartigianato Brindisi, Antonio Ignone– l’avvertimento compiuto dalla criminalità ai danni del titolare dell’esercizio commerciale Lu Furnu di Latiano".
VILLA CASTELLI – Imponevano buste paga infedeli ai dipendenti, e minacciarono gravemente un sindacalista della Fillea Cgil che cercava di tenere assemblee nella loro azienda. Per questa vicenda, che si svolse tra la fine del 2002 ed il febbraio del 2003, il tribunale di Martina Franca ha condannato una intera famiglia di imprenditori di Villa Castelli del settore dei materiali edili. I reati vanno dall’estorsione, alla tentata violenza privata, alle minacce e alle ingiurie.