BRINDISI – Un decreto di sequestro preventivo è stato emanato dal gip del tribunale di Brindisi nei confronti di un impianto di produzione di conglomerati bituminosi, appartenente ad una società brindisina. Il sequestro è stato reso possibile dalle indagini avviate dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce in contrada “Autigno”.
FRANCAVILLA FONTANA – Dai “segnali di fumo” alla scoperta del “mariuolo” che bruciava plastiche in un’area per questo finita sotto sequestro. Scatta la denuncia da parte dei carabinieri del Nucleo operativo ecologico (Noe) di Lecce ai danni di un imprenditore agricolo di Francavilla Fontana, certo non l’unico in provincia di Brindisi a scegliere questo metodo per sbarazzarsi di rifiuti speciali, producendo diossine e altro inquinanti cancerogeni.
MESAGNE – Un impianto fotovoltaico della potenza dichiarata di un megawatt, esteso su cinque ettari di superficie nelle campagne di contrada Calce a Mesagne, è stato sottoposto a sequestro di carabinieri del Nucleo di tutela ambientale di Lecce, incaricato dalla procura di Brindisi di condurre indagini sul caso. In seguito agli stessi accertamenti, e su segnalazione dei carabinieri del Noe, il Gestore dei servizi energetici (Gse) ha sospeso le forniture di energia elettrica prodotta dall’impianto, che era in funzione dal 2009, e il Comune di Mesagne ha emesso un’ordinanza di demolizione.
GALATINA – Senza alcuna autorizzazione smaltivano rifiuti speciali pericolosi su un terreno di circa 10mila metri quadrati a Galatina in provincia di Lecce. Tutta l’area interessata è stata sottoposta a sequestro preventivo d’urgenza dai carabinieri del Noe di Lecce – che ha condotto le indagini sotto la direzione del capitano Nicola Candido. I reati contestati all’amministratore della società – denunciato anche alla Procura della Repubblica di Lecce - sono: gestione illecita di rifiuti, miscelazione non autorizzata di rifiuti speciali pericolosi nonché attivazione di uno scarico di reflui industriali in assenza di autorizzazioni. Valore dei beni all’interno dell’area, un milione di euro circa. Potrebbero essere coinvolte altre società.
MANDURIA – Trasformare la spazzatura in compost è una delle vie ecologiche per la chiusura del ciclo dei rifiuti soldi urbani. Ma anche il ciclo di lavorazione per l’affinamento del prodotto ha un suo impatto che – oltre agli odori molesti tipici di alcuni impianti di compostaggio – è costituito dagli scarti di produzione. In sintesi, a fine ciclo da un lato si ha il compost pronto per i vari usi (se è di qualità, concimi ed simili), dall’altro un materiale triturato composto da vetri, plastiche, legno ed altre componenti del rifiuto non utilizzabili, oltre ai fanghi di lavorazione. Tutto ciò va in discarica. Invece la Eden 94 di Manduria lo ha sparso su 70mila metri quadrati di campagna (sette ettari), sequestrati ieri dai carabinieri del Nucleo di tutela ecologica di Lecce e da quelli della compagnia di Manduria.
BRINDISI - E'' in corso in procura a Brindisi, da parte del procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi, una conferenza stampa sul sequestro stamani di un'azienda produttrice di bare e su misure adottate a cairco di otto persone, il legale rappresentante dell'impresa e sette dipendenti della società di igiene urbana Monteco. Si è appreso che l'azienda è la Pacucci Srl di Brindisi, mentre nei confronti degli indagati si sta procedendo a piede libero e non con provvedimenti restrittivi.
BRINDISI – Sette ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip su richiesta della procura di Brindisi, e sequestro per lo stabilimento della Pacucci Srl, azienda che produce bare. Le persone da arrestare sono quasi tutti dipendenti della Monteco Srl. L’operazione è in corso ed è condotta dai carabinieri del Noe di Lecce.
MESAGNE - Il giudice per le indagini preliminari Paola Liaci conferma il sequestro del parco fotovoltaico col trucco di contrada Argiano a Mesagne. Impianto accusatorio solido dunque, anche per il tribunale. Di fronte allo stesso gip compariranno i quattordici indagati il 29 giugno prossimo, per i primi interrogatori. L’inchiesta a firma del vice-procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi ha avuto inizio con l’esposto del proprietario dei terreni, il 55enne brindisino Cosimo Romanelli.
BRINDISI – Alcuni impianti fotovoltaici sono stati sequestrati in provincia di Brindisi dai carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce (Noe). I numeri dell'operazione saranno resi noti in una conferenza stampa programmata, alle 10.30, presso la procura della repubblica di Brindisi dal procuratore capo della repubblica, Marco Dinapoli, ed il procuratore aggiunto, Nicolangelo Ghizzardi, in cui saranno illustrati i risultati di un'attività d'indagine svolta dai carabinieri del Noe di Lecce– guidati dal capitano Nicola Candido - nel settore delle energie rinnovabili.
FASANO – Nel cimitero delle auto dismesse, l’illecito ammasso di rifiuti speciali. Nei guai un noto autodemolitore del posto. A scoprire la gigantesca discarica abusiva sono stati nel pomeriggio di ieri i carabinieri del Nucleo operativo ecologico di Lecce, che nel corso di un blitz eseguito in collaborazione con il personale della Compagnia di Fasano, hanno sottoposto a sequestro preventivo d’urgenza un’area di circa 9.000 metri quadrati sulla quale erano stati depositati in modo incontrollato rifiuti speciali pericolosi e non, costituiti da veicoli ancora da bonificare, componenti meccaniche, parti di carrozzeria e batterie per auto: “scheletri” abbandonati anche su aree sprovviste dell’autorizzazione e in condizioni tali, per gli inquirenti, da arrecare grave pregiudizio alla sicurezza dei lavoratori dell’impianto e degli avventori.
BRINDISI – Un dirigente della Asl di Brindisi e il responsabile della lavanderia dell’ospedale “Antonio Perrino” sono stati denunciati alla procura della Repubblica dai carabinieri del Noe di Lecce per smaltimento illecito di rifiuti speciali e scarico non autorizzato. In seguito ad una ispezione di routine, mirata sull’impianto di depurazione del complesso ospedaliero, i carabinieri hanno infatti accertato che in maniera non autorizzata gli scarichi della lavanderia industriale che serve l’ospedale finiscono direttamente dell’impianto di depurazione dello stesso “Perrino”, e quindi nella rete fognaria pubblica gestita dall’AqP.
BRINDISI – Rifiuti ospedalieri miscelati con i rifiuti ordinari, in attesa di essere trasportati illegalmente nella discarica di Autigno. Lo hanno scoperto i carabinieri del Nucleo di tutela ambientale in un blitz all’ospedale Perrino di Brindisi, avvenuto ieri. Cresce dunque lo scandalo dei rifiuti speciali mescolati ai rifiuto solidi urbani, che finivano nella discarica del Comune di Brindisi grazie alle coperture e alle disattenzioni di cui a lungo ha potuto usufruire un gruppo di dipendenti dell’azienda preposta alla raccolta e al trasporto degli Rsu nel capoluogo, in contatto probabilmente con soggetti esterni.
BRINDISI – Colpo di scena nelle attività di controllo che il Noe dei carabinieri sta conducendo nei parchi di stoccaggio di rifiuti speciali a Brindisi. Nel pomeriggio di ieri i militari hanno sorpreso un automezzo della società Monteco Srl, che gestisce il servizio di igiene urbana nel capoluogo, mentre caricava plastiche metalli e altro materiale all’interno del deposito di Cosimo Scialpi, sulla ex statale per S.Pietro Vernotico. Il camion è stato sequestrato limitatamente al cassone amovibile, l’autista del mezzo, Scialpi e un suo socio denunciati per violazioni delle normative in materia e per reati ambientali.
BRINDISI - Sequestrata a scopo preventivo, dai carabinieri del Noe di Lecce, l’area dell’azienda Adriatica Maceri, in via Riccardo Moretti, nella zona industriale, appartenente ai fratelli Cannone, danneggiata notevolmente da un incendio divampato il 18 agosto del 2008 (ma la rappresentante legale all’epoca era Monica Santoro). L’ipotesi di reato sulla quale stanno lavorando gli investigatori è la gestione non autorizzata di rifiuti.