Alla fine l'ha spuntata il consigliere regionale Nicola Marmo, che aveva sollevato il problema con una nota del 10 marzo 2015 inviata alla giunta regionale e al direttore generale della Asl di Brindisi
Il caso della nomina a presidente della commissione comunale Bilancio e Finanze del consigliere centrista Iolanda Guadalupi, dipendente della società di riscossione Abaco, provoca anche le dimissioni del vicepresidente Antonio Elefante
Nomine e designazioni presso le Partecipate non siano ostaggio delle logiche di spartizione dei Partiti.dicono Stefano Alparone ed Elena Giglio, consiglieri comunali M5S di Brindisi
Sarà la solita nomina politica, oppure questa volta Consales pescherà tra esperti svincolati dai partiti? Sino a questo momento non è accaduto: i vertici delle società partecipate sono l'ago della bilancia di questa amministrazione, quindi anche questa volta per la designazione del nuovo amministratore unico della società Energeko Gas Italia non ci si dovrebbe trovare di fronte a un'eccezione
Ho provato un certo sconcerto e disappunto nel leggere delle nomine "tecniche" fatte dall'assemblea dei soci della STP. E soprattutto che il presidente della STP si sia prestato a sostenere la utilità e la bontà di tali "proposte tecniche". Mi dispiace perché lo ritenevo lontano dalle ipocrisie, dai sotterfugi, dagli imbrogli della politica
BRINDISI – Iraklis Haralambidis ha appena detto il 30 aprile in un convegno allo Snim che Brindisi non è una città turistica (fatta eccezione per l’Autorità Portuale, si presume), ma adesso dovrà chiedersi se, per quanto lo riguarda, non sia stato egli stesso scambiato per turista, e non per un manager, da quella politica che lo ha voluto al posto che occupa – sub judice - dalla scorsa estate. Infatti l’ex ministro dei Trasporti del governo Berlusconi, Altero Matteoli, all’epoca designò a capo dell’ente che governa il porto di Brindisi il professore ellenico di Economia marittima con insegnamento a Rotterdam, e non certo uno qualunque, sulla base di un parere dei servizi legali del dicastero, che avallavano la scelta di un cittadino comunitario ma non italiano per quel ruolo. Ma adesso Matteoli afferma l’esatto contrario, e la cosa non si può chiudere con due battute.
BRINDISI - Le nomine nel Consorzio Asi sono al centro dei commenti politici. Ne parla anche il senatore del Pd (uno dei partiti che ha dato l'ok all'operazione), Salvatore Tomaselli, e se la prende con i toni e i contenuti delle critiche giunte dal centrodestra, ma anche con l'assenza dalla seduta dell'assemblea del Comune di Brindisi, e con i commenti successivi del commissario alla stessa città capoluogo, Bruno Pezzuto, il quale - secondo Tomaselli - è andato oltre le valutazioni che competono la sua funzione. Ecco l'intervento del parlamentare Pd.
BRINDISI - La politica del centrosinistra si allinea ancora una volta sull'asse che ha un polo in Massimo Ferrarese, e convalida la nomina di Marcello Rollo alla guida del Consorzio Asi, come ampiamente previsto. E visto che gli atti della politica sono pubblici, sono anche valutabili e criticabili. In questo caso era stata annunciata dal presidente della Provincia anche una sorta di preselezione non vincolante. Qualcuno vi ha partecipato, come il geologo brindisino Franco Magno, che ha inviato ai giornali le proprie considerazioni in merito. BrindisiReport.it le pubblica integralmente.
BRINDISI - Tempo massimo consentito inesorabilmente scaduto, ma la nomina del Comune per l’assemblea del consorzio Asi ancora non c’è. Il commissariamento dell’ente è a questo punto più di un rischio, e il sindaco Domenico Mennitti lo sa: “La questione è all’ordine del giorno del consiglio di domani, entro questa settimana ci sarà il nome”, rassicura.
BRINDISI - Tempo massimo consentito, fine della prossima settimana. Entro la scadenza fissata, grazie alla ennesima proroga concessa che stavolta non sarà più rinnovata, il Comune di Brindisi dovrà sciogliere la riserva sul nome che dovrà rappresentare l'ente in seno all'assemblea del consorzio Asi, colmando finalmente l'inaccettabile ritardo accumulato. Ogni ulteriore indugio significa un rischio, ancora più inaccettabile per chi da tre lustri attende il risorgimento della zona industriale brindisina: commissariamento. Ancora. Nel malaugurato caso in cui l'ipotesi dovesse tradursi in realtà, il Comune dovrà assumersene tutte le responsabilità, anche sul piano politico.
BRINDISI - Consorzio Asi e Autorità portuale, gli snodi nevralgici dello sviluppo brindisino sono entrambi inchiodati al palo dei tempi biblici della politica e di un sospetto di incostituzionalità che potrebbe congelare e persino azzerare la nomina del futuribile presidente dell’Authority, Hercules Haralambides. Vicende assai differenti, ma il risultato è lo stesso: entrambi gli enti risultano al momento monchi di rappresentanza. Al vertice del Consorzio per la zona industriale mancano a tutt’oggi, com’è noto, le designazioni di Provincia e Comune, obbligati alla revoca delle rispettive delibere che nominavano tre rappresentanti per ciascuno dei rispettivi enti in qualità di rappresentanti dell’assemblea consortile, revoca che deve essere consumata entro la prima settimana di maggio.
BRINDISI – Una richiesta insolita partita dall’Autorità portuale e diretta alle aziende dell’autotrasporto della provincia di Brindisi, in vista del rinnovo delle rappresentanze in seno al Comitato portuale, ha indotto il senatore del Pd Salvatore Tomaselli a presentare una interrogazione urgente al ministro dei Trasporti. “Con una procedura insolita nei giorni scorsi l’Autorità Portuale di Brindisi, con una nota a firma del segretario generale Nicola Del Nobile – scrive Tomaselli - ha chiesto alle aziende dell’autotrasporto della provincia, in vista del rinnovo del Comitato Portuale, di comunicare alla stessa a quale associazione di categoria sono iscritte”.
BRINDISI - Scambi di battute al vetriolo in piena sede istituzionale. Partiti l’un contro l’altro armati. E persino dimissioni. Cosa non si fa, per un posto al sole al consorzio Asi. La poltrona è di quelle ambite. Il gran caos in corso, specialmente in seno al Comune di Brindisi, ne è sintomo più che eloquente. Per quanto tutt’altro edificante. Lo spettacolo delle assise brindisine, che chiude il valzer delle nomine, ha meritato tutto il biasimo possibile nelle fila dell’imprenditoria. Non bastava l’accaparramento, già di per sé assai discutibile, da parte della politica. Ci mancavano solo i plateali corpo a corpo per la contesa delle poltrone, e ci sono stati anche quelli.
BRINDISI - Nomine per l’assemblea del consorzio Asi, con corredo di bagarre interne ai partiti. In attesa che il Comune di Brindisi sciolga il nodo delle designazioni, sulla vicenda BrindisiReport.it ha intervistato il direttore di Confindustria Brindisi, Angelo Guarini. Ne viene fuori una situazione di malessere e la denuncia di carenze infrastrutturali che la politica ha scarsamente considerato, ma anche una forte perplessità per le nomine in atto.
BRINDISI - “Il consiglio di amministrazione è eletto dall’assemblea generale, ed è costituito da un numero variabile da tre a cinque consiglieri, anche esterni all’assemblea generale, scelti tra persone di comprovata e documentata esperienza amministrativa o imprenditoriale o professionale o di particolare capacità nella gestione di aziende, enti, società”, così recita l’articolo nove, comma uno, della legge regionale sui Consorzi delle aree di sviluppo industriale, promulgata l’8 marzo 2007 dal presidente Nichi Vendola dopo l’approvazione del consiglio regionale.
BRINDISI – Tremonti congela le operazioni di nomina dell’ex collega dello Sviluppo economico ai vertici della rete di società impegnate nel nucleare, con un prevedibile effetto a catena che potrebbe giungere sino in Puglia e a Brindisi, dove gli Scajola-men stanno cercando di entrare anche nel consiglio di amministrazione della società che gestisce il più importante parco scientifico e tecnologico della Regione, Cittadella della Ricerca di Brindisi, trovandosi per ora il passo sbarrato dalla resistenza del rettore dell’Università del Salento, Domenico Laforgia. Viene così a galla un’operazione che stava avvenendo sostanzialmente sottotraccia.