Come da cronoprogramma il Comune adegua in eccesso l'impegno di spesa per il trasporto e il conferimento della parte 'indifferenziata' di rifiuti all'impianto di Cdr e Css gestito dalla Nubile.
Nonostante il contenzioso e per di più del tutto "in extremis", la ditta Nubile ottiene l'ok dall'autorità portuale per esercitare attività di impresa portuale.
Circa dieci lavoratori a tempo determinato impiegati nell’impianto di Cdr e Css della zona industriale gestito dalla Nubile sono a casa da una settimana: i contratti non sono stati rinnovati per ragioni non meglio specificate
Un impianto "mai" entrato a regime, tonnellate di combustibile derivato dai rifiuti brindisini non prodotte, sicuramente mai esportate, mai giunte alla società tedesca con cui era stata stipulata una convenzione e che ora sta per avviare una causa dinanzi al Tribunale di Francoforte
Riceviamo e pubblichiamo una nota della ditta Nubile scritta dall'avvocato Francesco Baldassarre in qualità di legale della stessa per rispondere a quanto osservato dal Comune di Brindisi
Si sono registrati momenti di tensione, stamani, all'ingresso dell'impianto di Cdr gestito dalla Nubile sulla strada per Pandi, nella zona industriale. I lavoratori dell'impianto hanno presidiato i cancelli per circa un'ora, fra le 8 e le 9, lamentando il ritardo di circa 13 giorni accumulatosi nel pagamento dell'ultima mensilità. La situazione è tornata poi alla normalità
E' tornato a casa l'operaio di Tuturano, il 51enne Pasquale D'Alessandro, che giovedì mattina è rimasto coinvolto in un incidente all'interno dell'impianto di Cdr di via Pandi gestito dalla Nubile. L'operaio, come annunciato dall'azienda in una nota stampa, è stato dimesso dall'ospedale Perrino con 10 giorni di prognosi
Le organizzazioni sindacali sollevavano da settimane varie problematiche sulla sicurezza dell'impianto di Cdr gestito da Nubile. L'incidente in cui stamani è rimasto coinvolto un operaio di Tuturano, il 51enne Pasquale D'Alessandro, è stato infatti preceduto da diverse segnalazioni sui rischi corsi dai lavoratori nello stabilimento comunale di via per Pandi
Scoppia anche la grana della gestione degli impianti di chiusura del ciclo dei rifiuti. L'avvocato di Agecos chiede la revoca del contratto d'appalto stipulato con Nubile attraverso una lettera di intimazione spedita al sindaco e al dirigente del servizio. Sulla questione, il consigliere comunale Pietro Guadalupi presenta un'interrogazione al primo cittadino
BRINDISI - Gli investigatori cercano le tracce del denaro versato in contanti dal sindaco Mimmo Consales ad Equitalia per estinguere parte di un vecchio debito. Un versamento era stato fatto dal commercialista della ditta Nubile. Ecco perché la digos oggi ha bussato alle porte dell'azienda. E il suo amministratore è finito tra gli indagati.
BRINDISI – Il Tar di Bari ha accolto il ricorso del Comune di Brindisi, bocciando l'ultima proroga della delibera con cui l’assessorato regionale all’Ambiente - a causa della indisponibilità della discarica di Conversano - decise di smaltire nella discarica di Autigno i rifiuti provenienti dalla provincia di Bari.
BRINDISI – Rientra la protesta all’ingresso della centrale Enel Federico II. I 18 lavoratori della Nubile Srl che stamane avevano picchettato il varco d’accesso dello stabilimento, verranno assunti dalla Cannone srl. L’accordo è stato raggiunto poco fa, al termine di un incontro in Prefettura.
BRINDISI – E’ stata una mattinata all’insegna delle vertenze sindacali: in piazza Vittoria,un gruppo di ex lavoratori dell’Ilva reclamava i soldi della cassa integrazione in deroga; in Provincia, si discuteva del futuro di 18 dipendenti della ditta Nubile Srl.
BRINDISI – Hanno incrociato le braccia davanti all’ingresso della Federico II perché, dopo aver vinto l’appalto per lavori di pulizie industriali all’interno della centrale di Cerano, l’azienda subentrante non voleva garantire i livelli acquisiti, l’anzianità maturata, i livelli retributivi garantiti dell’articolo 4 del contratto collettivo nazionale. Dipendenti della impresa Nubile in sciopero questa mattina a Cerano, sostenuti da Cgil, Cisl e Uil e della rispettive categorie per chiedere il rispetto dei diritti acquisiti, garantiti dalla clausola di salvaguardia all’atto del passaggio di azienda vincitrice dell’appalto.