Omicidio Presta: Solazzo confessa, in appello pena ridotta a 30 anni
L'imputato ha ammesso per la prima volta le sue responsabilità, senza tirare in ballo altre persone. In primo grado era stato condannato all'ergastolo
L'imputato ha ammesso per la prima volta le sue responsabilità, senza tirare in ballo altre persone. In primo grado era stato condannato all'ergastolo
Gianfranco Presta, ex pentito, parte civile: “Oltre alla droga, dissidi per assegni a vuoto dopo truffe”. E svela che il figlio esplose un colpo di pistola contro un’auto
In udienza sentito un testimone oculare: la sera del 5 settembre 2012 era nella sala giochi davanti alla quale avvenne il fatto di sangue. Unico imputato, Carlo Solazzo. Disposto l’ascolto di Gianfranco Presta, padre della vittima, già collaboratore di giustizia
Sandro Campana: “Carlo Solazzo in contrasto con il fratello per la gestione della droga”. Sentiti anche Gravina e Passaseo e due testi oculari
Parti civili il padre della vittima, Gianfranco, ex collaboratore di giustizia, e il Comune di San Donaci. Chiesto l’ascolto di 29 testi
Accusato di essere stato l’esecutore materiale. Complici non identificati. Il padre della vittima parte civile
Notificata la data dell’udienza preliminare: l’imputato accusato di essere il killer. Rimasto senza none il complice alla guida della Lancia di colore bianco, indicata da sei testimoni
Per mancanza di motivazione autonoma nell'ordinanza del gip, torna in libertà anche Carlo Solazzo, ritenuto dalla Dda l'esecutore materiale: accolto il ricorso del difensore Stefano Prontera. Liberi il fratello Pietro e Umberto Nicoletti. In atto l'ispezione del Ministero
Il racconto del teste Sergio Dell'Anna, arrestato per narcotraffico nel blitz Omega: "Incontrai Carlo Solazzo e mi salutò dicendomi ciao Fortunato, poi ho capito il perché. Io stesso potevo essere ucciso". Caccia al complice: era alla guida della Lancia Delta
Colloqui in carcere tra Daniela Presta e il convivente Pietro Solazzo, fratello di Carlo accusato dell'omicidio di Antonio Presta e autore di una lettera di minacce: "Tua moglie o tuo cognato te li faccio in un cofano". La confessione in una intercettazione. Determinanti anche le dichiarazioni di Gianfranco Presta e di un testimone oculare