TARANTO - Sono passati 18 anni dai fatti, nove dalla prima sentenza. L’episodio chiave di un processo infinito è rimasto sempre quello lì, quando dall’elicottero partì almeno un colpo d’arma da fuoco che colpì uno scafista che solcava le onde inseguito in cielo da un elicottero della polizia.
TARANTO - L'ex vice-questore vicario di Brindisi, e a lungo anche capo della Squadra mobile, Pietro Antonacci, è stato riconosciuto colpevole dell'omicidio volontario del contrabbandiere Vito Ferrarese avvenuto nella notte tra il 14 e il 15 giugno del 1995. La Corte d'Assise di Appello di Taranto ha condannato il funzionario a 15 anni e 6 mesi di reclusione, e a poco meno di 10 anni l'allora capo della sezione catturandi della Mobile, Pasquale Filomena.
LATIANO - Per il perito del Tribunale di Brindisi è parzialmente incapace di intendere e volere Marcello Recchia, 39enne che il 16 febbraio del 2012 a Latiano uccise la madre di 77 anni, Tommasina Ugonotti, a colpi di forbici.
MESAGNE - E’ uno dei capisaldi della narrazione di Ercole Penna, oltre che un punto fermo sulla sua attendibilità di collaboratore di giustizia. L’omicidio del 62enne Giancarlo Salati, detto Menzarecchia, ucciso a bastonate, è stato svelato proprio grazie alle dichiarazioni di Lino Lu Biondu, mesagnese, che nel novembre 2010 ha deciso di collaborare con la giustizia: stamattina a Lecce si è celebrata l’udienza preliminare per cinque imputati.
BRINDISI – Si sono svolte oggi pomeriggio nella chiesa di San Lorenzo, al quartiere S.Elia di Brindisi, le esequie dell’agricoltore Damiano De Fazio, morto per le ustioni procurategli nella tarda serata del 26 dicembre da sconosciuti, che gli hanno versato addosso una bottiglia di benzina appiccando poi il fuoco. Sul movente e sulle identità dei responsabili sono concentrate le indagini della Squadra mobile di Brindisi e del commissariato di Mesagne.
BRINDISI – E' deceduto solo a causa delle ustioni riportate e sul suo corpo non ci sono segni di violenza o riconducibili a episodi di colluttazione o resistenza. La zona maggiormente interessata dalle ustioni è quella che va dall'addome in giù, anche se le bruciature hanno interessato il 95 per certo del corpo.
MESAGNE – Diventa sempre più agghiacciante lo scenario della vicenda che ha coinvolto la notte scorsa un imprenditore agricolo residente in contrada Palmarini, Damiano De Fazio di 51 anni. Secondo la ricostruzione effettuata dalla polizia sino a questo momento, l’ipotesi più attendibile è quella che all’uomo sia stato dato fuoco intenzionalmente, dopo averlo cosparso di liquido infiammabile. E questo atto di ferocia sarebbe avvenuto pochissimi minuti prima che la vittima ridotta da una torcia umana, venisse individuata da una pattuglia della Vigilnova.
OSTUNI - Sarà conferito domattina l’incarico al medico legale per l’autopsia sul corpo di Giuseppe Marzio, 44 anni, freddato con una fucilata in faccia nella notte tra lunedì e martedì alla periferia di Ostuni. Si tratta di una perizia ritenuta necessaria dal pm Iolanda Daniela Chimienti, per appurare alcuni dettagli non di poco conto. Potrebbe rivelarsi determinante conoscere non solo il numero dei colpi che hanno raggiunto la vittima, ma anche la distanza da cui sono stati esplosi.
OSTUNI - L’ora della morte di Giuseppe Marzio è stata collocata dal medico legale che ha eseguito stamattina una ispezione esterna sul cadavere del 44enne tra le 22 e l’1 di ieri. Il cellulare dell’uomo, ucciso da una scarica di piombo, è stato rinvenuto dagli agenti della Squadra mobile nell’autovettura in cui è stato trovato cadavere. Era spento e sarà attraverso una perizia che si stabilirà se sia stato utilizzato e in che modo, quali sono state le ultime telefonate ricevute e quali le ultime effettuate.
BRINDISI – Mentre il personale della polizia scientifica e i poliziotti della Squadra mobile e del commissariato locale si stavano occupando dei rilievi sul luogo dell'agguato e sul corpo della vittima, a Brindisi negli uffici della stessa Mobile sono stati aperti tutti i fascicoli riguardanti Giuseppe Marzio, il 44enne ammazzato con una fucilata al volto la notte scorsa in una stradina rurale, in una zona di campagna interna di contrada San Benedetto tra Ostuni e Ceglie Messapica. Dal punto in cui Marzio è caduto nell'agguato, la sua auto ha continuato a muoversi con la marcia innestata, sino allo spegnimento del motore a poche decine di metri dalla casa del suocero Cosimo Pecere, ma nessuno dei familiari ha udito le detonazioni, almeno due. Il corpo è rimasto nell'abitacolo sino alle prime ore del mattino.
BRINDISI - Un mazzo di rose e uno di orchidee, legati stretti alle inferriate della cancellata d’ingresso al tribunale di Brindisi, domenica scorsa, nella giornata Onu dedicata proprio alle vite spezzate sull’asfalto. E due bigliettini scritti a penna dai genitori di Giorgia Zuccaro e Marco Bungaro, due ragazzi brindisini entrambi vittime di incidenti stradali.
BRINDISI - Chiuse le indagini sull’attentato del 2008 ai danni di Cosimo Parato, agricoltore di Torre Santa Susanna che rischiò la pelle passando accanto una bici-bomba che fu fatta scoppiare a distanza con un telecomando per cancelli. L’episodio fu confessato dallo stragista di Brindisi, Giovanni Vantaggiato, due settimane dopo il fermo per l’esplosione provocata davanti alla scuola Morvillo Falcone, in cui ha perso la vita la sedicenne Melissa Bassi e sono rimasti feriti altri 9 studenti.
BRINDISI - L’ex questore di Brindisi, Francesco Forleo, 72 anni, versa in una condizione di“declino cognitivo grave e irreversibile” insomma in condizioni tali da non poter più stare “coscientemente” a processo. E’ quanto emerge dall’ultima perizia medica che è stata eseguita da Roberto Tatarella, docente di psichiatria dell’Università di Roma, nell’ambito del processo "bis" dinanzi alla Corte d’Assise d’Appello di Taranto per i fatti accaduti nella notte tra il 13 e il 14 giugno del 1995, la cosiddetta “notte dei fuochi”, quando da un elicottero partirono dei colpi che uccisero lo scafista Vito Ferrarese (i cui famigliari sono parte civile, assistiti dall’avvocato Giuseppe Lanzalone), il quale pilotava un natante e che cercava di scampare ai controlli della polizia.
“L’ordine è partito da quello che andai io, punto. Questa è la stessa cosa del Capellone, uguale, identica”. Parla Cosimo La Corte, ostunese di 33 anni, uno dei destinatari dell’ordinanza chiesta dalla Dda di Reggio Calabria, ed eseguita dai finanzieri del Gico a carico di 29 persone, 9 brindisini. Si riferisce a un omicidio irrisolto che ebbe luogo a Ostuni, nel novembre del 2007. Vittima Cosimo Semeraro, 36 anni, crivellato di colpi in campagna dopo essere stato picchiato selvaggiamente.
BRINDISI – Si è conclusa poche ore fa l'autopsia sul corpo di Antonio Presta, il 29enne di San Donaci ammazzato a colpi di arma da fuoco nella tarda serata di mercoledì scorso nei pressi di un circolo ricreativo in via Tobagi a San Donaci. Dall'esame autoptico, eseguito dal medico legale Antonio Carusi, non sarebbero emersi grandi elementi di novità rispetto alla ricostruzione della dinamica fatta dagli investigatori subito dopo il delitto. Sarebbero nove in tutto i colpi esplosi, tre con un fucile caricato a pallini e sei con un revolver calibro 38.
SAN DONACI – Antonio Presta era seduto vicino al circolo ricreativo di via Walter Tobagi in compagnia di alcuni amici, improvvisamente intorno alle 23,15 una Lancia Delta nuovo modello si è avvicinata davanti alla porta del locale, dal sedile posteriore è sceso un uomo incappucciato con in mano un'arma che, dopo aver pronunciato il suo nome, ha iniziato a sparare nella sua direzione.
SAN DONACI – E' stato raggiunto da alcuni pallini alla testa ma non corre pericolo di vita il ragazzo che intorno alle 23,30 di ieri sera è rimasto ferito durante l'agguato che è costato la vita al 29enne Antonio Presta, figlio di un ex esponente della Scu al quale era stato revocato il programma di protezione, Gianfranco Presta di San Donaci, 55 anni.
SAN DONACI – Ha tentato di fuggire all’apparizione dei killer, travolgendo tavolini e sedie davanti al circolo ricreativo di via Walter Tobagi a San Donaci, dove era seduto. Ma è stato centrato alla schiena da una fucilata e da vari colpi di pistola. E’ morto così poco prima della mezzanotte Antonio Presta, 29 anni, figlio di un personaggio della vecchia Scu, Gianfranco Presta, 55 anni, che nel 2009 aveva definitivamente perduto il programma di protezione a causa del coinvolgimento in alcune rapine compiute proprio assieme al figlio Antonio in località della Riviera Romagnola. Un'altra persona è rimasta ferita.
BRINDISI – Il 4 luglio dello scorso anno si rese responsabile insieme a un altro complice dell'omicidio per strangolamento di una dentista greca alla quale aveva rapinato il telefono cellulare. Ieri è stato raggiunto da un mandato europeo di arresto per concorso in omicidio e rapina. Si tratta del 58enne di origine greca ma residente a Brindisi, dove lavora come autotrasportatore, Avgerinos Panagiotopoulos.
LECCE - Un operaio di 20 anni che stava lavorando nell'area dove si svolgerà il concerto che la cantante Laura Pausini terrà sabato a Lecce, in piazza del Palio, é morto dopo essere stato raggiunto da due colpi di pistola sparati da una persona non ancora identificata. La vittima è Valentino Spalluto, di Surbo (Lecce). Il sicario, che indossava un casco, è poi fuggito in sella ad uno scooter, stando al racconto del suocero che stava lavorando sul palco insieme con la vittima, e che ha poi chiamato i soccorsi.
BRINDISI - Torna domani sera, sabato 16 giugno a Storie Maledette (RaiTre, ore 23.30), il giallo dell'omicidio della 27enne Carlotta Rossi, trovata cadavere la sera dell'1 novembre 1997 nella villa di famiglia nel complesso Verde Giada a Brindisi. Per la giustizia, i tre colpi di pistola calibro 38 che uccisero Carlotta furono esplosi dal padre, Alex Rossi, assicuratore ed ex gioielliere, per intascare una polizia di 750 milioni di euro sulla vita della figlia.
FASANO – Picchiarono a sangue, provocandogli ferite mortali, un invalido del posto, Giovanni Bongiorno, deceduto all’età di 47 anni qualche giorno dopo il brutale pestaggio. A distanza di un anno da quel terribile assassinio, sono stati giudicati col rito abbreviato, presso il Tribunale di Brindisi, i due fratelli fasanesi, Annibale e Mario Scolti, ritenuti responsabili dell’aggressione. Nel corso delle precedenti udienze il gip Maurizio Saso aveva ascoltato i consulenti di parte, il medico legale incaricato dalla Procura e i due imputati. Oggi, infine, il gip Saso, accogliendo le richieste della Pubblica accusa, ha condannato entrambi a 16 anni di carcere per omicidio volontario.
LATIANO – Per l’Accusa sarebbe capace di intendere e di volere e quindi di reggere il peso delle colpe in sede di processo: è quanto ritiene, sulla base di una consulenza psichiatrica, il Pm della Procura della Repubblica di Brindisi Raffaele Casto, che ha chiesto a carico di Marcello Recchia (38 anni, di Latiano) il giudizio immediato per omicidio. L'uomo è accusato dell’assassinio della madre, Tommasina Ugolotti (77 anni), avvenuto il 16 febbraio scorso.
MODENA - Un maresciallo salentino in servizio all'Accademia Militare di Modena è stato trovato morto nel suo appartamento di via Barozzi nella città emiliana. La vittima è Salvatore Spedicato, 51 anni, originario di Veglie, nel leccese. A dare l'allarme sono stati stamane alcuni colleghi, preoccupati perché non riuscivano a contattarlo da diverse ore. La morte, secondo i primi accertamenti, risalirebbe infatti a mercoledì notte.
LECCE - Assoluzione confermata in Appello per Vittorio Colitti jr, il giovane 20enne di Ugento (Lecce), all'epoca dei fatti minorenne, accusato di aver ucciso con numerose coltellate in concorso con il nonno, Vittorio Colitti, la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008, il consigliere comunale e provinciale salentino dell'Italia dei Valori Giuseppe Basile.