Crocifissione simulata, il capo-branco non riga dritto e sarà processato
SAN VITO DEI NORMANNI – Non c’è modo che si rimetta in riga. Ora ha circa venti anni. I quasi tre anni trascorsi in una casa famiglia di Latiano per recuperarlo a quanto pare non sono serviti. Il 13 agosto del 2007 aveva poco più di quindici anni. Con altri tre coetanei, tutti di San Vito dei Normanni, inscenò la crocifissione di un coetaneo indifeso da tutti i punti di vista. C’erano una croce preparata sul momento, fil di ferro, e ci furono percosse e pressioni psicologiche, minacce di morte al ragazzo sequestrato e portato in contrada Castello d’Alceste, una zona archeologica. Quando lo lasciarono andare, era allo stremo. Raccontò ai genitori cosa gli era accaduto, e gli stessi a loro volta informarono la polizia.