Vacilla sempre di più l’ordinanza di custodia cautelare emessa nell’ambito dell’operazione, denominata Uragano, che ha sgominato tre presunti clan dediti al traffico di sostanze stupefacenti. Due fra gli indagati ritenuti i capi-promotori di una delle organizzazioni con base nel capoluogo hanno lasciato oggi il carcere. Si tratta di Cosimo D’Alema e Jury Rosafio
Il tribunale del riesame di Lecce ha rimesso in libertà, annullando l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta dell’avvocato Cosimo Lodeserto, le sanpietrane Pamela Fortunato e Maria Carmela Rubini, rispettivamente compagna e zia di Raffaele Renna detto Puffo, considerato il capo del gruppo che operava su San Pietro
Hanno fatto scena muta tutti gli indagati che stamani si sono presentati davanti al gip nell'ambito degli interrogatori di garanzia legati all'operazione Uragano. Solo il brindisino Letterio D'Alema, 38 anni, difeso da Giuseppe Guastella, ha chiarito i contenuti di alcune conversazioni telefoniche con il fratello Cosimo
Solo in tre hanno chiarito la loro posizione. Gli altri hanno fatto scena muta. Sedici delle 29 persone arrestate nell'ambito dell'operazione "Uragano" si sono presentate stamani davanti al gip, per l'interrogatorio di garanzia. Maria Carmela Rubini, 42 anni, zia di Raffaele Renna detto Puffo, presunto capo del sodalizio dei sampietrani, ha negato gli addebiti
"Compa…ora spacchiamo Brindisi". Jury Rosafio ha proferito questa frase a Vincenzo D'Ignazio, durante i preparativi di un viaggio a Maniago (Pordenone) per l'approvvigionamento di 552 grammi di cocaina. Quella conversazione, secondo gli inquirenti, esprimeva l'aspirazione di esercitare un dominio assoluto sulle attività illecite che si svolgevano a Brindisi
I militari della guardia di finanza di Brindisi, in sinergia con i colleghi di altri reparti, stanno dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti di 44 persone residenti nelle nelle province di Brindisi, Lecce, Pordenone, Forlì e Rimini