BRINDISI – Si è avvalso della facoltà di non rispondere, Oronzo De Nitto, il mesagnese di 37 anni arrestato all'alba di mercoledì scorso dagli agenti della Squadra mobile di Brindisi, dopo 21 mesi di latitanza. L'interrogatorio di garanzia di De Nitto si è svolto questa mattina nel carcere di Lecce alla presenza del gip Antonia Martalò, su delega del gip Nicola Lariccia, e del suo legale di fiducia Pasquale Annicchiarico del foro di Brindisi.
BRINDISI – Sarà ascoltato domani mattina alle nove nel carcere di Lecce, l'ultimo latitante della Scu, Oronzo De Nitto, 37 anni di Mesagne, arrestato all'alba di ieri dagli agenti della Squadra mobile della questura di Brindisi dopo 21 mesi di latitanza. De Nitto, alla presenza del suo legale di fiducia Pasquale Annicchiarico, del foro di Brindisi, ha la prima possibilità di chiarire la propria posizione. Il mesagnese il 28 dicembre del 2010 fu destinatario, insieme ad altri 28 indagati, di un ordine di carcerazione per associazione per delinquere di stampo mafioso, emesso sulla base delle rivelazioni del pentito Ercole Penna.
BRINDISI – Era nascosto in una casa in campagna a Carosino, Comune del Tarantino al confine con Francavilla Fontana, si muoveva solo in moto, una Suzuki “Gsx 1000”, con un casco integrale e non usava il telefono cellulare. Per gli uomini della Squadra mobile della questura di Brindisi non è stato facile arrestare, all'alba di oggi, il boss mesagnese della Scu, Oronzo De Nitto, detto Ronzino, 38 anni, braccio destro del boss Francesco Campana catturato il 23 aprile del 2011.
Arresto di un affiliato alla Sacra corona unita di Mesagne, Oronzo De Nitto di 37 anni, ricercato dalla polizia di Brindisi dalla fine di dicembre del 2010