BRINDISI – Il Perrino come il Bronx, con i poliziotti del posto fisso come i soldati in trincea. Ogni occasione è buona, da parte di chi accompagna un parente bisognoso di cure per dare in escandescenza. E menare a destra e manca chiunque si trovi sotto tiro, siano poliziotti, medici, personale di servizio. “Ma insomma, con un ospedale così grande che sta qua devo andare a finire a Francavilla per curare mio figlio? E mò spacco tutto”. Sarebbe stato questo il motivo per cui sarebbe saltata la mosca al naso ad un padre 24 enne alla notizia che avrebbe dovuto trasferire il figlioletto al Camberlingo per le cure del caso.
BRINDISI – Scatta una indagine interna nell’ospedale Perrino, dopo l’aggressione all’urologo Salvatore Brigante, avvenuta sabato mattina all’interno del reparto. A disporla la direzione generale della Asl di Brindisi dopo da una richiesta urgente dell'Ordine dei medici, in merito alla necessità di opportuni riscontri su quanto avvenuto al professionista – nonché consigliere comunale e capogruppo del Pd - Salvatore Brigante. Al centro dell’indagine il servizio di sorveglianza all'interno del nosocomio e quali i criteri che vengono adottati per l'accesso alle strutture sanitarie.
BRINDISI – Arriva in ospedale alle 6.15 del mattino per ricoverare la madre
colpita da un'emiparesi al braccio destro e al labbro, ed è costretta ad attendere sei ore nel pronto soccorso dell'ospedale Perrino per gli esami del caso. Esami che alla fine non si possono fare perchè la Tac è rotta e per la risonanza magnetica non c'è alcuna possibilità. Una mattinata da incubo per la 69enne brindisina Anna De Marco.
BRINDISI - Padri, zii e zie, cugini e cigine, parenti vari graffitari senza ritegno e senza rispetto delle strutture pubbliche sono i responsabili dello sconcio in cui è stata trasformata la scala di servizio del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale "Antonio Perrino". Lo denuncia il consigliere comunale Salvatore Valentino del gruppo Democratici e Repubblicani al Comune di Brindisi, documentando la protesta con alcune foto eloquenti, e sottolineando il danno arrecato alla finanze - oltre che all'immagine - della Asl dalla pessima abitudine di salutare la nascita del nuovo arrivato in famiglia con messaggi affidati alle pareti e persino agli scalini dei pianerottoli dove si va a fumare prima e dopo il lieto evento (ma non è vitato anche nelle scale, accendere le sigarette?). Alla base di tutto la maleducazione, ma anche la scarsa vigilanza.
BRINDISI – Un dirigente della Asl di Brindisi e il responsabile della lavanderia dell’ospedale “Antonio Perrino” sono stati denunciati alla procura della Repubblica dai carabinieri del Noe di Lecce per smaltimento illecito di rifiuti speciali e scarico non autorizzato. In seguito ad una ispezione di routine, mirata sull’impianto di depurazione del complesso ospedaliero, i carabinieri hanno infatti accertato che in maniera non autorizzata gli scarichi della lavanderia industriale che serve l’ospedale finiscono direttamente dell’impianto di depurazione dello stesso “Perrino”, e quindi nella rete fognaria pubblica gestita dall’AqP.
BRINDISI – L’attentato all’ex responsabile del personale Manutencoop che svolge i servizi ausiliari del Perrino tinge ulteriormente di giallo e di sospetti una situazione già segnata da tensioni, sin da quando la società di Bologna è subentrata alla cooperativa L’Ancora. Un fatto poco conosciuto, ad esempio, è quello della distruzione pressoché totale dell’archivio aziendale all’interno dell’ospedale Perrino, che custodiva anche le registrazioni delle presenze e dell’orologio marcatempo, fatto avvenuto quando a Luigi Ferrarese subentrò l’attuale responsabile del servizio, Carmelo Grassi. Tanto da costringere lo stesso a sottoporre a vigilanza con guardia giurata, e a protezione passiva con una grata l’ingresso dell’ufficio.
BRINDISI - A totale vantaggio dei pazienti e delle persone che devono scegliere dove curarsi, la Asl di Brindisi ha deciso di rendere noti i risultati ottenuti dal servizio di Radioterapia dell’ospedale Antonio Perrino su soggetti colpiti da tumori alla prostata. Risultati del tutto in linea con quelli dei migliori centri internazionali, di cui sono stati applicati alcuni protocolli.
BRINDISI - È deceduto per uno scompenso cardio-circolatorio a seguito di infezione intestinale. Conseguenze di un intervento chirurgico al quale era stato sottoposto per una colecistite. Lo ha stabilito il perito settore Roberto Vaglio a conclusione dell’esame autoptico eseguito sul cadavere di Damiano Scrascia, 80 anni, di Oria. Il medico legale si è riservato i canonici sessanta giorni per depositare l’esito delle perizie e stilare dettagliatamente il referto che, nel caso dovesse confermare l’assenza di responsabilità dei medici che hanno avuto in cura l’ottantenne il caso si dovrebbe chiudere con la richiesta di archiviazione per i 28 indagati da parte del pubblico ministero Pierpaolo Montanaro. Altrimenti il pm procederà ulteriormente.