Petizione per dune della Mezzaluna e palude Pantanagianni
La sezione del Partito comunista presenta l'iniziativa venerdì sera nella biblioteca comunale. Invitato il sindaco
La sezione del Partito comunista presenta l'iniziativa venerdì sera nella biblioteca comunale. Invitato il sindaco
In due settimane depredati due chilometri di linee elettriche a Pantanagianni, contrada Caselli e Specchiolla
L'incendio, non è chiaro se doloso o colposo, si è sviluppato alle spalle di un ristorante, dietro il cordone dunario
Circoscritte nel giro di pochi minuti le fiamme che hanno investito una porzione di canneto sul litorale di Carovigno, già interessato da altri incendi in passato
CAROVIGNO - Il doppio incendio della macchia mediterranea e del canneto nella lama di Pantagianni, che risalgono ad alcune settimane, hanno stimolatoi la nasciata di un comitato per la difesa dell'ambiente naturale e del patrimonio storico nel sito. Esordio dell'associazione, un sit-in preannunciato per domenica 6 novembre alle 11 sul luogo. "Può essere solo l’opera di un piromane? Oppure, come accaduto a Torre Santa Sabina sulla lama del Canalone della Mezzaluna, si vuole cementificare anche a Pantanagianni? Non lo sappiamo. Lo chiediamo al sindaco di Carovigno".
CAROVIGNO – Brucia il canalone di Pantanagianni, come un mese fa, ma questa volta la distruzione del canneto e della macchia mediterranea è pressoché totale. Il canneto ricrescerà subito, per la macchia mediterranea ci vorranno molti anni. Ciò sembra importare molto poco a chi è il responsabile indiretto della devastazione: la gente che abbandona gli sfalci di potatura dei propri giardini o i rottami e le vecchie cose eliminate dalle abitazioni estive. Il colpo di grazia lo tira invece chi appicca il fuoco a questi rifiuti.
CAROVIGNO – Non c’è solo la cementificazione del costone della Lama della Mezzaluna, sulla costa di Carovigno, a fare scattare l’allarme ambientale. Continua infatti anche lo scempio delle dune di Pantanagianni, che fanno parte di un ecosistema di valore dove è in corso un evidente braccio di ferro tra la natura che si sta riprendendo una parte del suo spazio ricostituendo lo stagno retrostante il promontorio che divide la spiaggia da quella di Specchiolla, intensamente frequentato da specie acquatiche – e presunti imprenditori turistici e balneari che quanto meno non vigilano su quanto accade nelle loro concessioni demaniali (l’accertamento di eventuali responsabilità tocca alla Regione, alla Forestale ed alla Capitaneria di Porto). Si deve desumere che neppure il Comune di Carovigno vigila.