OSTUNI - “La chiamano parentopoli, offendendo la dignità di chi legittimamente opera all’interno delle cooperative che collaborano con il Comune. Questa opposizione infanga ma pretende rispetto. Ma io non sono abituato ad offrire l’altra guancia. E di fronte alle falsità reagisco. Per cui, chiedo scusa al consigliere comunale Ernesto Camassa, per lo scontro a margine dei lavori del Consiglio comunale. Ma se ho ecceduto è perché sono stanco delle continue provocazioni e delle insinuazioni sull’attività amministrativa, sulla regolarità e la trasparenza degli atti, persino sulla legittimità dei comportamenti dei dirigenti comunali, ai quali rinnovo stima e riconoscenza per l’impegno che quotidianamente profondono nel garantire l’efficienza della macchina comunale”.
OSTUNI - In assise, l’ombra di “quelli della calibro 9”. E gli animi si scaldano. La maggioranza respinge al mittente la richiesta per l’istituzione di una commissione d’inchiesta che faccia luce sulla presunta “parentopoli” denunciata in un esposto dai consiglieri dell’opposizione. Né commissione, dunque, né solidarietà al consigliere della minoranza Christian Continelli (Pdl), querelato nei giorni scorsi dai titolari di due delle società cooperative chiamate in causa. Durante i lavori, il sindaco Domenico Tanzarella, ha spiegato le ragioni per le quali la maggioranza non avrebbe votato l’ordine del giorno proposto dall’opposizione, denunciando il clima di veleni che la minoranza starebbe alimentando attorno a Palazzo San Francesco.
BRINDISI – “Sono cose assurde, non cosa faremo. Io tendenzialmente sono contrario alle querele, ma se il consiglio di amministrazione deciderà in tal senso, mi adeguerò”, dice Onofrio Cretì, presidente della Società Trasporti Pubblici di Brindisi, area Pd. L’attacco di Uil e Ugl è stato diretto, esplicito anche nei contenuti: la Stp è una Parentopoli. “Ma tutto ciò che è accaduto è stato condiviso anche da chi lancia queste accuse”, precisa Cretì. E cioè fidanzata e fidanzato dei figli del consigliere Antonio Pisanelli assunti in azienda? “Dal 2009 abbiamo assunto 80 persone. Dovrei conoscere non solo l’albero genealogico di tutte, ma pure sapere con chi sono fidanzate”? Comunque Pisanelli (vedi intervista di ieri su BrindisiReport.it) smentisce tutto.