"Onorata della fiducia ricevuta da tutti gli attivisti e gli iscritti del M5s in Puglia"
La parlamentare ha ottenuto 536 preferenze personali, risultando la seconda in Puglia tra tutti i candidati
La parlamentare ha ottenuto 536 preferenze personali, risultando la seconda in Puglia tra tutti i candidati
Sono 17 le persone nate in provincia di Brindisi che parteciperanno alle consultazioni convocate per domani (16 agosto) dal Movimento 5 stelle, per scegliere i candidati alla Camera e al Senato. Ecco i loro profili
Voto sulla piattaforma del movimento: escluso Alparone, ex consigliere comunale. Domenica i nomi degli ammessi
La Procura chiede il non luogo a procedere per 30 componenti di seggio imputati nel processo sulle parlamentarie di dicembre 2012. L'inchiesta della Digos sulle elezioni per la scelta di deputati e senatori di Pd e Sel. I difensori: "Assoluzione, sulla base di una pronuncia della Cassazione"
Questo processo alla politica maneggiona e personalistica, almeno tale è il capo di accusa, non riesce proprio a decollare malgrado l'impegno del giudice monocratico. Dopo due rinvii, oggi il terzo perché non si trova la lista testi del pubblico ministero. Nel fascicolo del processo non c'è. E non c'è stato neppure, da parte del governo, il decreto attuativo della norma sulle depenalizzazioni, in cui si prevede la trasformazione in violazione amministrativa del reato di falso in atto privato
Il giudice monocratico Adriana Almiento ha oggi rigettato tutte le eccezioni formulate dalle difese dei 30 imputati nel processo che si sta celebrando a Brindisi sui presunti brogli alle primarie-parlamentarie Pd-Sel del dicembre 2012.
Un estemporaneo accordo Pd - Sel, che può apparire del tutto anacronistico oggi in ambito nazionale, inizia a produrre i suoi effetti nelle aule giudiziarie brindisine: è stata infatti formalizzata la questione che potrebbe decretare la morte di un processo a carico di 30 scrutatori imputati
Sarà un caso, o forse non lo è, ma con la già approvata "delega al governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio" e via dicendo, si arriverà alla depenalizzazione del reato di falsità in scrittura privata che da "delitto" diventerà un mero illecito amministrativo.
BRINDISI - Ancor prima che si vada in aula e che si accerti al di là di ogni ragionevole dubbio, all’esito del dibattimento, se vi sono state responsabilità da parte dei 25 imputati di falso per aver “manomesso” – dice l’accusa – le liste dei votanti alle parlamentarie di Pd – Sel della fine del 2012, ecco la posizione della segreteria provinciale del partito che esprime “solidarietà” agli imputati.
BRINDISI - In 25 dovranno affrontare il processo, per cinque persone invece è stata chiesta l’archiviazione. L’indagine in questione è quella delle primarie-parlamentarie del dicembre 2012, chiusa il 18 gennaio scorso. Il processo inizierà il 16 settembre prossimo.
BRINDISI - C’è un passaggio nella formulazione delle ipotesi d’accusa che fa ritenere che l’attività investigativa non sia conclusa a carico delle persone coinvolte nel mega business della parlamentarie. Sì, business, perché la posta in gioco (oltre al contributo di un euro per i votanti) era ed è stata alta.
BRINDISI – Le persone che hanno ricevuto gli avvisi di fine indagini per la vicenda delle parlamentarie truccate sono 30, per varie circostanze di reato, e sono tutte addetti alle operazioni di voto del 29 e 30 dicembre del 2012 in provincia di Brindisi. Ecco i nomi.
BRINDISI – Chiuse le indagini sulle presunte ipotesi di falso commesse durante lo svolgimento delle cosiddette parlamentarie di fine dicembre 2012 riservate agli elettori del Pd e di Sel in provincia di Brindisi. Sono 30 le persone indagate in tutta la provincia.
BRINDISI - Nuovo giro di audizioni a campione nell’ambito dell’inchiesta sulle primarie brindisine. Gli investigatori nelle scorse settimane, prima della pausa ferragostana, hanno convocato e ascoltato almeno un'altra ventina di persone riportate come "votanti".
BRINDISI - Appurato che c’era un quantitativo interessante di gente che non si era mai recata a votare alle primarie del centrosinistra, verificato che quindi le firme in calce agli elenchi dei votanti sono false, ora si passa al secondo step. La procura di Brindisi ha delegato la Digos di eseguire indagini supplementari.
BRINDISI - L'inchiesta giudiziaria partita da un esposto di un esponente Sel alla fine si rivela politicamente deflagrante nel Partito democratico. E' sul fronte piddino infatti che si sono accese le polemiche riguardo le presunte irregolarità nello svolgimento delle primarie - parlamentarie.
BRINDISI - "Mai andati a votare". Eppure la firma c'è, ed è tutto a verbale. A quanto pare delle trenta persone ascoltate come 'informate dei fatti' dalla Digos di Brindisi la gran parte avrebbe raccontato di non essersi mai recata al seggio. In un intervento, il sindaco di Ostuni intanto difende le Parlamentarie nella sua città.
BRINDISI - Almeno una trentina di persone ascoltate dalla Digos di Brindisi, alcune ‘anomalie’ confermate dai testimoni invitati a rispondere alle domande come persone informate sui fatti, e un’inchiesta pronta a girare in fretta la boa.
BRINDISI – Per Sel l’affare Colizzi è chiuso. Ieri sera l’organo di controllo nazionale ha comunicato al medico ostunese che ha impugnato l’esito delle primarie parlamentari di domenica scorsa, e al comitato regionale della Puglia il rigetto del ricorso, considerato basato su semplici supposizioni. Fatto sta, che questa decisione non è basata sull’esame dei registri dei seggi – verifica che Colizzi aveva richiesto -, uno elemento attendibile di riscontro: il motivo è semplice, l’organo di controllo non poteva avere a disposizione quei registri perché si trovavano ancora a Brindisi.
Andrea Greco, coordinatore della segreteria provinciale del Pd e componente del coordinamento Pd Brindisi, ma anche coordinatore del Comitato Provinciale “Italia Bene Comune”, ha avuto un ruolo di primo piano nell’organizzazione delle “parlamentarie” di domenica scorsa. Svolto il suo compito, adesso interviene sulla vicenda, inquadrata in questa consultazione, dell’assenza di un candidato della città capoluogo nella lista sottoposta a iscritti, simpatizzanti ed elettori, e lo fa sollevando una critica precisa al gruppo dirigente cittadino del partito.
BRINDISI – Invece della risposta alla richiesta di incontro avanzata alla segreteria regionale di Sel e allo stesso Nichi Vendola, per il medico Franco Colizzi arrivano richieste alla ritrattazione e la “scomunica” non della base, ma degli eletti di Sel nel Brindisino. Cose già viste in altre epoche, obiettivamente. Ma i tentativi di archiviare il caso Colizzi sulla stampa, ma anche nel partito, rivelano la forte preoccupazione di Sel di fronte ad una vicenda che invece sta proiettando ombre sempre più sconcertanti sullo svolgimento delle parlamentarie a Brindisi.
BRINDISI - I commenti sulle "parlamentarie" del Pd brindisino cominciano ad arrivare. Di seguito, dunque pubblichiamo l'intervento del sindaco Mimmo Consales, uno del consigliere comunale Pd di Brindisi, Salvatore Valentino, ed uno dell'ex segretario del Pd di S.Pietro Vernotico, Fabrizio Carella, che affrontano vari aspetti della questione.
Trovo la scelta del Pd di non puntare su alcun candidato della città capoluogo sbagliata strategicamente, e frutto di logiche che poco hanno a che vedere con la nuova stagione politica che l’elettorato delle primarie chiede apertamente. L’impressione molto netta è che si sia voluto in realtà evitare di fare ombra a qualcun altro, che incasserà invece l’appoggio dell’attuale gruppo dirigente cittadino , lo stesso che ha già avuto nei mesi scorsi mano libera nell’indicazione del candidato sindaco.