Lisi ai domiciliari: ora la suspense
BRINDISI - Arresti domiciliari per il maresciallo della guardia di finanza Pasquale Lisi, finito in cella il 2 dicembre scorso per le ipotesi di reato di corruzione, violazione del segreto d'ufficio e favoreggiamento personale nei confronti dell'avvocato brindisino Giovanni Faggiano, finito nel ciclone relativo ai rifiuti a Napoli, ma anche in Calabria e in Abruzzo. Il giudice per le indagini preliminari Valerio Fracassi, ha accolto l'istanza accolta dall'avvocato Gianvito Lillo, difensore del militare, che aveva chiesto un'attenuazione della misura cautelare.