BRINDISI - Due lettere del consigliere regionale Giovanni Brigante contro la gestione Haralambidis dell'Autorità Portuale di Brindisi: la prima al ministro Passera e al governatore Vendola, la seconda al Comitato portuale per vigilare sulla nomina del segretario.
BRINDISI - Cosa c'è dietro l'angolo, direbbe il Maurizio Costanzo di 35 anni fa, dell'operazione rigassificatore British Gas, che sembra dormiente ma che per tanti strani segnali in realtà offre l'impressione dell'esatto contrario? Come inquadrare e definire una serie di accadimenti, sviste, dimenticanze, sottolineature inopportune, repentini cambi di parere? E perché il governo italiano non si decide a prendere atto dell'esito del processo di primo grado e del vincolo della confisca sull'area, che avrebbe maggiore valenza anche della nuova norma che taglia fuori i pareri di Regioni ed enti locali sulle opere di interesse nazionale? Lo chiedono con una lunga lettera - che cita anche puntualmente i punti di perplessità maggiore - le associazioni del fronte ambientalista brindisino ai ministri Corrado Clini (Ambiente), Corrado Passera (Sviluppo), al dirigente della VII Divisione dello stesso Ministero dell'ambiente, Giuliana Gasparrini, e ne informano il procuratore capo di Brindisi, Marco Dinapoli. Di seguito, la lettera.
BRINDISI – Subito il commissario straordinario all’Autorità portuale di Brindisi e via dagli uffici dell’ente il presidente destituito dal Tar di Lecce, Iraklis Haralambidis, che continua a frequentare la sede dell’Authority malgrado l’ordine del giudice. Lo scrive in una lettera al ministro Corrado Passera, al governatore Nichi Vendola al prefetto Nicola Prete al comandante della Capitaneria di Porto, Giuseppe Minotauro, il consigliere regionale Giovanni Brigante.
BRINDISI – L’unica opzione accettabile per mantenere in attività la centrale Edipower di Costa Morena è l’attuazione di quella parte accantonata di piano industriale, peraltro autorizzato, che prevedeva la riconversione di due dei quattro gruppi a carbone in un unico gruppo a ciclo combinato da 430 megawatt. Lo dice il senatore Salvatore Tomaselli del Pd, che ha inviato al ministro Corrado Passera una interrogazione urgente, chiedendo la convocazione di un tavolo negoziale tra azienda, enti locali e sindacati.