Il 73enne Francesco Legrottaglie, di Ostuni, già cappellano dell'ospedale Perrino era già stato arrestato nel 2015. All’arrivo degli agenti ha provato a nascondere un pc in un grosso contenitore per l'olio
I tre sono accusati di detenzione e divulgazione di materiale pedopornografico. L’indagine è nata da una segnalazione di un cittadino sul Commissariato Online
Operazione questa mattina della Polizia Postale in varie province italiane, coordinata dalla Dda e dalla Procura per i Minori di Catania: 51 indagati, 30 neppure maggiorenni
Secondo l’accusa, l’indagato, 50 anni, avrebbe chiesto a una donna di 42 di mandargli in chat foto e video della figlia di sette anni. L’inchiesta partita dalla denuncia di alcune cartomanti di un call center
Sentenza in abbreviato per don Franco Legrottaglie, ex parroco dell'ospedale Perrino: l'inchiesta partita da un "confidente" della polizia. Il gup ha accolto la richiesta del pm. La difesa in Appello
Oggi la requisitoria del pm nel processo in abbreviato in cui è imputato don Franco Legrottaglie di Ostuni: l’inchiesta partita da un “confidente” della polizia. Il parroco presente in udienza, contestata la recidiva per una condanna per atti di libidine
Foto e filmati pedopornografici trovati sul computer in uso a don Franco Legrottaglie, 67 anni, di Ostuni, sono alla base dell’accusa da cui dovrà difendersi dopo la richiesta di giudizio immediato disposta dal Tribunale
Una ventina di anni fa era già stato arrestato per atti di libidine violenta su minori. Durante una perquisizione domiciliare, nel suo pc sequestrato sono stati trovati numerosi file dal contenuto pedopornografico. Adesso si trova recluso in regime di domiciliari il sacerdote Francesco Legrottaglie, 67 anni, di Ostuni, già cappellano dell'ospedale Perrino
Un computer pieno zeppo di immagini e filmati pedopornografici. Un quantitativo "enorme" che ha fatto scattare l'inchiesta da cui nel 2013 è nato un processo che si è definito in primo grado con una condanna a 2 anni di reclusione per un 49enne di Cellino San Marco.
Studente universitario con il pc tracimante di video pedopornografici. La scoperta è stata fatta dalla polizia postale di Chieti che in un comune del Brindisino, su cui vige il più stretto riserbo, ha arrestato un 33enne tornato a passare a casa le vacanze. Il ragazzo ha ammesso di aver scaricato da internet filmati che ritraggono bambini. Nel corso di una perquisizione della sua abitazione, a Chieti, che condivideva con altri studenti, la polizia – diretta da Pasquale Sorgonà – ha sequestrato personal computer e dei supporti informatici che erano stati nascosti in scatole per biscotti: esaminando questo materiale sono stati scoperti quasi 70 video e 2.700 immagini.