BRINDISI – Torna in primo piano, in Comitato portuale, la questione Eni. E’ tornato a sollevarla nella seduta di ieri 9 agosto, la prima sotto la presidenza del commissario ministeriale Ferdinando Lolli, il rappresentante degli agenti marittimi nell’organismo, Teo Titi. Polimeri Europa è l’unica società che effettua imbarco e sbarco di merci (gas e prodotti petroliferi) a non pagare diritti sulle stesse, a differenza di Enel Edipower e Costiero Adriatico. Il paradosso è soprattutto nel confronto proprio con il gruppo privato che a Brindisi possiede il grande deposito di stoccaggio di gas propano liquido d’Italia, e che movimenta anche propilene, sostanzialmente prodotti come quelli di Polimeri Europa, pagando invece la tariffa prevista. Su questo macroscopico problema di mancati introiti per il porto di Brindisi, il commissario Lolli ha promesso un approfondimento.
BRINDISI – La risposta degli agenti marittimi all’ordinanza con cui l’Autorità portuale introduce criteri, ritenuti discriminatori e lesivi del principio della libera concorrenza, assegnando sconti sui diritti per passeggeri, Tir, auto e pullman alle compagnie di navigazione che garantiscano un minimo di 150 toccate annue ai loro traghetti sulla linea Brindisi - Grecia o Brindisi - Albania, e a quelle che mettono in linea navi con anzianità di varo non superiore ai 15 anni (rispettivamente un terzo e un terzo in meno sulla tariffa standard, agevolazioni anche cumulabili), è già stata affidata ad un avvocato di fiducia della categoria per valutare quale percorso legale bisognerà seguire. Probabilmente la cosa finirà davanti al Tar di Lecce.
BRINDISI – Il Tar di Lecce, prima sezione, pronunciandosi sulla richiesta di annullamento previa sospensiva di Polimeri Europa dei due provvedimenti del Ctr Puglia, che mettevano in mora l’azienda a fronte dell’incompletezza del Piano di sicurezza, ha dichiarato con ordinanza “l’insussistenza dell’interesse alla decisione della domanda cautelare” da parte degli stessi giudici amministrativi poiché la stessa Polimeri Europa ha ottemperato alle prescrizioni indicate nei provvedimenti del 28 ottobre e del 10 novembre 2011 del direttore del Comitato tecnico regionale. Polimeri Europa ha infatti provveduto presentando il nuovo Piano di sicurezza il 9 gennaio, ma ha anche realizzato alcuni interventi indicati.
BRINDISI – Spira aria di rinnovato, seppur moderato, ottimismo nello stabilimento di Polimeri Europa all'indomani della decisione del Comitato regionale. Nonostante le nubi all’orizzonte - non solo dal punto di vista meteorologico - dipendenti, operai quadri, dirigenti, in massa si sono ritrovati all’ingresso dei cancelli del Petrolchimico per apprendere dai rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl le ultime novità, positive per il momento, perché il posto di lavoro è salvo, almeno per i prossimi sessanta giorni. Dalle 10 alle 11 una nuova riunione ha registrato la nuova partecipazione di massa di tutti i lavoratori.
BARI – Disco verde per l’esercizio provvisorio degli impianti di Polimeri Europa, ma solo per sessanta giorni. E’ questo il responso scaturito dalla riunione fiume, conclusasi in serata, del Comitato tecnico regionale, l’organo interistituzionale di controllo che - esattamente una settimana fa - aveva stabilito il blocco di alcune linee vitali della multinazionale data l’incompletezza della documentazione relativa alla sicurezza degli impianti. Lo stesso Ctr, ha “accolto” la richiesta di Polimeri formulata subito dopo il blocco imposto, concedendo due mesi di tempo per adeguare la documentazione relativa alla valutazione dei rischi per l’impianto.
BRINDISI – Due novità nella complessa vicenda relativo al blocco della Polimeri Europa e dei destini di uno dei poli della chimica più importanti in Italia. La prima, meno buona, rappresenta una battuta d’arresto – seppur momentanea – nelle febbrili trattative per ricondurre le attività alla normalità: salta l’incontro programmato in assessorato nel pomeriggio con l’assessore regionale Lorenzo Nicastro per problemi di salute dell’esponente di Italia dei Valori. Il summit alla Regione con i sindacati è stato aggiornato a lunedì alle 15. La seconda, che apre spiragli ad un tiepido ottimismo, è la convocazione del Comitato tecnico regionale (Ctr) per mercoledì 9 prossimo in mattinata (e non più per lunedì). Intanto una nuova assemblea intercategoriale, dopo la partecipatissima riunione svoltasi in mattinata all’ingresso del Petrolchimico, è stata fissata alle dieci sempre di mercoledì.
BRINDISI – Un’altra giornata fitta di incontri per l’emergenza Polimeri Europa, dopo la sospensione per sei mesi dell’attività di alcuni impianti dello stabilimento di Brindisi disposta dal Ctr Puglia all’esito delle verifiche di routine. Gli impianti di Polimeri Europa rientrano nella tabella ministeriale degli insediamenti produttivi ad elevato rischio di incidente industriale, come altri di Brindisi, quindi soggetti a particolari protocolli. In fabbrica i sindacati di categoria e i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria hanno convocato un’assemblea per discutere con i lavoratori della situazione.
BRINDISI - La soluzione più rapida per la congiuntura attuale al petrolchimico di Brindisi, che riguarda nuovamente Polimeri Europa, è collegata all'accettazione o meno di una proposta avanzata poche ore fa dalla stessa azienda, a conclusione di un breve comunicato che riepiloga la vicenda. La società del gruppo Eni ha chiesto agli organismi competenti la gestione provvisoria per gli impianti interessati dalla sospensione disposta dal Comitato tecnico regionale, per poter adempiere al completamento della documentazione giudicata carente dallo stesso Ctr.
BRINDISI - Sul nuovo caso che vede al centro Polimeri Europa intervengono anche le associazioni ambientaliste, dalle quali giunge un ulteriore invito all'intervento nei confronti dei poteri istituzionali, affinché - dicono le sigle del fronte brindisino per la tutela dell'ambiente - le responsabilità dell'azienda non ricadano sui lavoratori. Gli ambientalisti colgono l'occasione per effettuare una ricostruzione della vicenda da quello che viene con siderato il punto di origine anche delle verifiche effettuate dal Ctr.
BRINDISI – Mattinata fitta di incontri, quella odierna, oltre che di comunicati stampa. I sindacati, Confindustria e le istituzioni locali hanno cercato di scongiurare la fermata dello stabilimento di Polimeri Europa, legato alle disposizioni giunte dal Comitato tecnico regionale presso i Vigili del Fuoco che, al termine di una attività di verifica, ha giudicato carente l’assetto di alcuni impianti decidendone la sospensione dell’attività per sei mesi (va ricordato che il Ctr è un organo preposto al monitoraggio dei sistemi di prevenzione degli incendi e degli incidenti industriali). Alla fine, è scaturita la richiesta delle parti sociali alla società del gruppo Eni di non giungere al blocco della fabbrica, ma di rallentare al massimo possibile le “doverose” procedure di sospensione, in attesa di una soluzione che certamente giungerà domani venerdì 4 novembre.
BRINDISI - Le segreterie confederali Cgil, Cisl e Uil, e quella dell'Ugl, sbarrano la strada a qualsiasi tipo di ricatto occupazionale connesso alla fermata di alcuni impianti determinata dal Comitato tecnico regionale (Ctr) di Bari, all'esito delle verifiche di sicurezza sullo stabilimento di Polimeri Europa, il più importante inquilino del petrolchimico consortile di Brindisi. Una nota unitaria corregge sostanzialmente il tiro di quella emessa nella giornata di ieri dali sindacati di categoria dei chimici, in cui si parlava di manovra politica ai danni del sistema industriale brindisino. Ma le confederazioni non fanno con ciò sconti alle amministrazioni locali e alla stessa politica, oltre che a Confindustria e ad Eni, chiamate ad occuparsi delle tensioni che tengono sulla corda centinaia di lavoratori, in una realtà che ha retto meglio di altre alla crisi ma che non si può certo dire immune da rischi occupazionali.
BRINDISI – Altre grane per Polimeri Europa a Brindisi, dopo quelle del sequestro della linea delle torce di emergenza da parte della procura della Repubblica, una volta accertato l’utilizzo delle stesse come termodistruttori di reflui di lavorazione. E mentre quella emergenza pare sia avviata a soluzione, ecco che il Ctr, il Comitato tecnico regionale, sospende per sei mesi una serie di impianti, all’esito di una verifica. Insorgono i sindacati dei chimici di Cgil, Cisl; Uil e Ugl che parlano di “chiara volontà politica” di mettere in ginocchio una parte del sistema industriale brindisino.
ROMA - Polimeri Europa ottiene l'Autorizzazione integrata Ambientale per i suoi impianti nel petrolchimico di Brindisi, ed ora può mettere mano alla realizzazione del termossidatore e degli altri sistemi prescritti dalla relazione tecnica della procura di Brindisi sui malfunzionamenti ed il ricorso illecito al sistema delle torce di emergenza utilizzate anche per distruggere i reflui di lavorazione.
BRINDISI - "Oggi presso la sede della Provincia di Brindisi i vertici di Enipower, Polimeri Europa e Syndial hanno incontrato il presidente Massimo Ferrarese, su sua richiesta. Il primo tema affrontato è stato il disservizio del 28 agosto ultimo scorso".Viene definito così, in una nota ufficiale dell'Eni, il giorno delle grandi e continue fiammate dalle torce di emergenza dello stabilimento petrolchimico di Brindisi, dalle 3 del mattino a pomeriggio inoltrato, causa un buco tensione sulla rete esterna che ha mandato in sovraccarico le centrali Edipower ed Enipower, e provocato la fermata degli impianti di Basell e di Polimeri Europa.
BRINDISI - Torcia di emergenza di Polimeri Europa ripetutamente in funzione questa mattina a Brindisi, mentre si cerca di apprendere se ciò sia dovuto ad un malfunzionamento dell'impianto di cracking, cui è collegata la candela di Torre Cavallo, oppure se si tratti di un blocco dell'impianto dovuto ad un black-out.
Polimeri Europa, alla scadenza del termine del 15 luglio 2011 per realizzare impianti di trattamento dei reflui (un termossidatore) e sistemi di controllo dei materiali inviati nelle torce di emergenza, ha ottenuto dalla procura di Brindisi una proroga in considerazione del fatto che l'azoenda ha ancora in piedi le procedure per il rilascio dell'Aia. Ma oggi alle 15,45 una nube nera si è levata dallo stabilimento petrolchimico.
BRINDISI – Disco verde della procura della Repubblica per Basell e via libera al dissequestro delle torce. Nove mesi dopo l’apposizione dei sigilli (era il 26 ottobre 2010), la procura della Repubblica dispone il dissequestro delle due candele della multinazionale americana della chimica che, insieme con le cinque di Polimeri Europa, furono messe sotto sigilli perchè usate come termodistruttori, senza alcuna autorizzazione, e non come sistemi di sicurezza dell'impianto.
BRINDISI - Una delegazione della X Commissione permanente del Senato “Industria, Commercio e Turismo” sarà a Brindisi nella giornata del 17 giugno per una serie di visite presso alcuni dei principali insediamenti industriali della città.