La Playstation acquistata online non arriva, denunciato per truffa un 48enne
E' accaduto a Mesagne, vittima un ragazzo che ha atteso invano l'arrivo del pacco
E' accaduto a Mesagne, vittima un ragazzo che ha atteso invano l'arrivo del pacco
Quarantenne immortalato dalla videocamera dell'ufficio postale. Risponderà di ricettazione e uso indebito di carta di credito
Vittima un cittadino cinese residente a Rimini, autore un brindisino identificato e denunciato dalla polizia
Aveva fatto una ricarica da 520 euro alla propria Postepay, ma era fuggito senza pagare. Non poteva sperare di farla franca, però
La vittima indotta con un sotterfugio a versare 600 euro su un account Postepay
Aveva attivato ben 17 postepay intestandole a due (ignare) persone del Nord Italia di cui aveva rubato le identità. Con questo sistema un 30enne di Ostuni, Salvatore Cosimo Maiorano, avrebbe perpetrato 62 truffe in svariate regioni Italiane
BRINDISI – C’è anche un brindisino nella presunta banda dedita nel napoletano alle truffe con carte prepagate Postepay. Tre, in tutto, gli uomini arrestati dalla polizia giudiziaria di Napoli con l'accusa di truffa e frode informatica commesse mediante carte prepagate Postepay: Marco Giaquinto di 49 anni di Roma, Francesco Botticelli, 50 di Benevento e Renato Vaccarella 35 di Brindisi. I tre sono stati arrestati dalla polizia giudiziaria in base ad una ordinanza di custodia cautelare emessa dal giudice delle indagini preliminari su richiesta della sezione reati di criminalità economica presso il Tribunale di Napoli.
FASANO – Di studiare aveva studiato, recitando alla perfezione il copione. Un raggiro con i fiocchi quello orchestrato, sino alla commedia finale. Ma l’attività investigativa avviata dai carabinieri della Compagnia di Fasano, lo ha smascherato prima che calasse il sipario sulla sua ultima bravata: un raggiro consumato presso una tabaccheria di Fasano, lì dove avrebbe dapprima ricaricato la sua postepay e poi chiesto di allontanarsi un attimo per andare a prelevare denaro contante al bancomat. E da quel momento sarebbe sparito definitivamente dalla scena, lasciando con un pugno di ricevute (e l’ammanco in cassa) il tabaccaio. Così per un quarantaduenne di Monopoli, è scattata la denuncia a piede libero. Protagonista della mandrakata, M. D. (42enne, di Monopoli), finito nei guai con l’accusa di “truffa”.