FASANO – “Carissimi cittadini, oggi dirò al Prefetto e al Ministro dell’Interno che questo Comune non è più in grado di dare i servizi ai cittadini. Chiuderò simbolicamente l’ufficio Anagrafe e Stato civile. Si tratta di una forma di protesta molto forte, contestuale in tutti i Comuni italiani che vi hanno aderito, alla quale siamo arrivati perché non siamo riusciti a far cambiare una manovra economica necessaria ma sbagliata nelle parti che riguardano le istituzioni territoriali”. Così scrive il sindaco di Fasano, Lello Di Bari (Pdl), in una lettera aperta.
BRINDISI – Il direttore generale della Asl di Brindisi, Paola Ciannamea, ha ricevuto nella tarda mattinata odierna le fisioterapiste con contratti a termine licenziate in conseguenza della sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato le stabilizzazioni dei precari della sanità, decise dalla giunta regionale pugliese. In seguito alla sentenza stessa, la Regione Puglia aveva poi dovuto varare una nuova norma che accoglieva le prescrizioni della Corte Costituzionale. La sentenza era giunta su ricorso del governo Berlusconi.
BRINDISI – Mascava, Autigno, Formica: tre contrade devastate dall’industria estrattiva, ma soprattutto da discariche di rifiuti solidi urbani. Una in attività, quella che ormai serve entrambi gli Ato della provincia, una di rifiuti speciali sotto sequestro, ed altri siti messi in sicurezza. C’è stata un’altra epoca in cui quasi tutti gli abitanti della zona furono indotti a sloggiare.
In un albergo di Ostuni, "La Fazenda", che la Protezione civile utilizza come centro di accoglienza per gli immigrati, gli incidenti sono continui. Questa volta gli ospiti oiriginari aree sub-sahariane hanno inscenato una protesta partendo dal fatto che in alcune delle stanze da loro occupate non funziona l'aria condizionata, mentre in quelle dei maghrebini non ci sarebbero problemi.
IGOUMENITSA – C’è un’altra Lampedusa, si trova nello Jonio ellenico e si chiama Igoumenitsa, porto gemello di Brindisi dove oggi dalle 17 i negozi saranno chiusi e i traghetti da e per l’Italia bloccati per ordine del sindaco George Katsinos, in segno di protesta contro l’assedio alla città da parte di centinaia di clandestini portati sino alle coste dell’Epiro dalle organizzazioni criminose che in Grecia gestiscono la parte terminale di traffici umani con radici spesso lontanissime. Afghanistan, Kurdistan iracheno e turco, Iran, e poi vari paesi arabi. E’ stato ricordato più volte negli ultimi mesi e settimane che la maggior parte dei clandestini che arrivano in Italia non passano affatto dal Canale di Sicilia, ma si nascondono su navi, Tir, treni. Da Igoumenitsa (o da Patrasso) partono, qui ritornano se a Brindisi o a Bari vengono scoperti e immediatamente respinti con la stessa nave al viaggio di ritorno.
BRINDISI – Stop al piano finalizzato “al sostegno dei pazienti oncologici” dal’1 aprile prossimo. E conseguentemente addio a 19 posti di lavoro che nell’arco di quasi due anni e mezzo, hanno consentito il trasporto dalle abitazioni ai centri ospedalieri della Asl di Brindisi - che erogano i trattamenti sanitari neoplastici - e viceversa a circa 700 ammalati di tutta la provincia. Ma l’1 aprile, al di là del dramma occupazionale di una ventina di famiglie che si ritroveranno senza uno stipendio, sarà la data dell’inizio di serie grane per i malati oncologici che dovranno affrontare difficoltà indicibili per potersi spostare da casa e raggiungere le strutture di cura.
OSTUNI – In attesa della prima pulizia delle spiagge - sollecitata con un ordine del giorno dagli stessi consiglieri comunali della maggioranza – monta la protesta tra gli operatori commerciali ed i residenti della borgata di Villanova, dove a dominare la scena, sotto gli occhi di turisti, vacanzieri e degli stessi abitanti della zona, è una montagna di alghe in putrefazione in riva del porto della Città bianca. Una situazione che rappresenta anche un problema sotto il profilo igienico sanitario, visto il fastidioso, cattivo odore che emanano i bassi fondali, alla luce anche delle colonie di poseidonie proliferate e accumulatesi all’interno dello specchio d’acqua del porticciolo.
OSTUNI - “Questa guerra ingiusta va fermata”. A lanciare l’appello è Joe Fallisi: cantante lirico, cinquantenne, originario della toscana, cresciuto a Milano, da qualche tempo residente a Ostuni, esperto di missioni umanitarie in Medio Oriente ma soprattutto testimone e vittima nel maggio del 2010 del violento blitz israeliano contro la flottiglia di attivisti filo-palestinesi (in navigazione verso la Striscia di Gaza), nel quale persero la vita almeno 9 pacifista. L’artista è il promotore di una manifestazione che si terrà sabato prossimo (ore 17), in Piazza della Libertà, a Ostuni. Un sit in di protesta, per esprimere “opposizione e sdegno contro l’attacco militare in Libia”.
BRINDISI – Alla fine “gli schiavi del fotovoltaico”, hanno deciso di liberare il blocco di via Bastioni San Giacomo a Brindisi, che ha paralizzato una delle principali vie di fuga del centro storico messapico per quasi tre ore. Sono le 20, minuto più o meno, quando il tam-tam della notizia raggiunge la sessantina di operai di colore dipendenti della Tecnova. Estenuati dall’estremo tentativo di capire in quale allucinante “truffa” erano incappati. E avevano cercato diligentemente, senza tensione, nonostante fossero “incazzati neri”, perché aspettano tre mesi di stipendio dai “fantasmi del sogno del silicio baciato dal sole”, di bussare all’ennesima porta che potesse fornire spiegazione. Non una elemosina, ma uno stipendio, qualcosa che si sono sudati: “Lavoriamo dalle 12 alle 22 ore e spesso non siamo neppure pagati”, ci avevano raccontato nella puntata precedente (vedi BrindisiReport del 22 marzo).
SAN PANCRAZIO SALENTINO – Il procuratore aggiunto Nicolangelo Ghizzardi ha già inviato al gip Paola Liaci gli atti dei cinque sequestri preventivi degli impianti fotovoltaici costruiti a San Donaci, contrada Ponticello, dalla siciliana Società agricola energetica europea Srl, che avanza un'altra vicenda all'ombra dei pannelli al silicio. Dietro l’Eldorado delle energie alternative una nuova stagione della schiavitù e dei diritti negati? Sembra questa l’altra faccia della medaglia che emerge dopo l’esplosione delle proteste sui cantieri di mezzo Salento dei lavoratori extracomunitari dipendenti dall’azienda Tecnova, produttrice di impianti per energie rinnovabili. Un dato intanto, sono tutti neri: non solo per via dello stato di agitazione, si tratta di nordafricani, marocchini, senegalesi, ma anche pakistani, impiegati nella realizzazione di parchi fotovoltaici.
OSTUNI - Da ieri è cominciata la protesta degli studenti ostunesi. Ieri infatti l’Uds ha organizzato un sit-in spontaneo in piazza della Libertà in cui, divisi per gruppi di lavoro, i partecipanti hanno letto e commentato insieme il Ddl Gelmini. “Abbiamo scelto di cominciare la protesta con questo gesto proprio per dimostrare che non siamo facinorosi e siamo davvero preoccupati per quanto sta avvenendo”, spiega Martina Carpani.
OSTUNI - “In questi anni i tifosi dell’Ostuni sport sono stati spesso accusati di scarso interessamento nei confronti della prima squadra di calcio cittadina. La scarsa affluenza che i dirigenti passati e attuali denunciano è solo lo specchio di una situazione societaria priva di prospettive”. In una lettera aperta ecco il grido di dolore del tifo gialloblu. I tifosi ricorrono a carta e penna per denunciare lo stato di immobilismo che regnerebbe attorno alla compagine sportiva locale.
OSTUNI - Anarchia in piazza, sotto le stelle. La notte passata, allo scoccare delle 24, smontata anche l’ultima pattuglia, a presidiare la movida non c’era neppure un vigile urbano. Una crepa così evidente, nell’organizzazione di turni e servizi, non la si vedeva da qualche anno tra i fischietti della Città bianca. Mai prima d’ora, infatti, nel cuore delle calde e lunghe notti d’estate, Piazza della Libertà e dintorni erano rimaste prive di presidio. Dopo il campanello d’allarme, dunque, la conferma: su sicurezza e turni di lavoro i conti non tornano.
BRINDISI - Lo hanno chiamato "blitz di Ferragosto", perchè nel cuore dell'estate e delle ferie, incluse quella della politica, l'Acquedotto Pugliese sta realizzando ciò che invece aveva bloccato nei mesi scorsi sull'onda delle proteste del territorio e su richiesta delle istituzioni locali; l'accorpamento dell'Unità territoriale di Brindisi con quella di Taranto. per questo i lavoratori dell'AqP di Brindisi, riunitisi oggi in assemblea generale, hanno denunciato l'operazione e hanno rivolto una serie di richieste precise sia al governatore Nichi Vendola, che all'assessore regionale Fabiano Amati. Se l'accorpamento andrà in porto, sostengono i lavoratori AqP, le conseguenze per i cittadini e il territorio saranno: minor coinvolgimento (già ridotto) dell’imprenditoria locale; conseguenze negative nell’individuazione degli interventi e investimenti da realizzare con fondi AqP sul territorio di Brindisi; ulteriore depauperamento della conoscenza e del controllo del territorio con inevitabili ripercussioni negative sulla continuità e qualità del servizio. BrindisiReport pubblica perciò il testo integrale del documento diffuso dopo l'assemblea.
BRINDISI – C’era una bozza pronta per il rinnovo, addirittura migliorativa, ma a due anni dal giorno in cui è scaduta è ancora ferma al palo la nuova convenzione tra l’Università di Bari da un lato, e dall’altro Provincia, Comune e Camera di Commercio di Brindisi. Così, in tempi di crisi per le finanze degli enti locali ma anche per quelli delle Università pubbliche italiane, il famoso polo brindisino di alta formazione rischia di perdere un pezzo se entro l’1 ottobre non sarà rinnovato l’accordo che dovrà sostenere economicamente i corsi decentrati di Uniba nella sede di via Longobardi al Casale (ex Ipai, messa a disposizione dalla Provincia).
TUTURANO – Contro un elettrodotto che permetterà ad Enel di bruciare più carbone nella centrale Federico II e, contemporaneamente porterà livelli elevatissimi di inquinamento elettromagnetico a pochi passi da una scuola materna di Tuturano, questa sera hanno manifestato con un sit in pubblico in via Vittorio Emanuele i gruppi di opposizione del consiglio comunale di Brindisi.
BRINDISI -Da Sbitri al lido Poste, da Apani alla spiaggia di Acque Chiare, il litorale di Brindisi si presenta ancora tra sporcizia e degrado degerale. Il caso più inquietante resta quello a nord del capoluogo: Sbitri con quintali di amianto ed eternit sbriciolato rappresenta il simbolo di una burocrazia malata e lenta che non riesce a risolvere una problematica ambientale ( e giudiziaria) complessa. Per sabato 22 il Comitato Rinascita Civica Brindisina ha organizzato una grande manifestazione per puntare i riflettori e l'attenzione pubblica su questo problema.
BRINDISI – Dopo lo sciopero proclamato per il prossimo 11 maggio e lo stato di agitazione da alcuni giorni, questa mattina i lavoratori della Monteco (la società che ha ereditato da Innovambiente il servizio di raccolta rifiuti a Brindisi) hanno incontrato l’assessore all’Ecologia Cesare Mevoli. Un incontro interlocutorio, in assenza del sindaco, ma durante il quale l’amministrazione comunale si è impegnata ad aumentare i controlli e a convocare i vertici aziendale contro cui protestano i dipendenti.
BRINDISI – Questa mattina hanno voluto consegnare personalmente alla prefettura un documento in cui spiegano i motivi della protesta e dello sciopero nazionale. I vigili del fuoco di Brindisi sono scesi in piazza Santa Teresa, come hanno fatto i loro colleghi in tutt’Italia. “Ma la provincia di Brindisi – ha raccontato Damiano Petrachi del sindacato autonomo Conapo – è particolarmente grave”.
BRINDISI – Sono 190 i lavoratori ex Innovambiente, che ora sono stati assunti dalla Monteco, che avanzano richieste economiche alla ditta che negli ultimi anni e fino al 28 febbraio, ha gestito la raccolta dei rifiuti a Brindisi. Questa mattina hanno manifestato in piazza Santa Teresa e comunicato alla prefettura la situazione in cui si trovano tutti coloro che non hanno ancora ricevuto tanti pagamenti arretrati.
BRINDISI - Organizzata per mercoledì prossima una nuova iniziativa di protesta degli ex lavoratori di Innovambiente, riuniti in un comitato da alcuni mesi. I lavoratori, dopo il passaggio di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti a Brindisi, sono ancora in attesa del pagamento del Trattamento di fine rapporto.
BARI – Mentre si piangono le vittime del treno travolto stamani da uno smottamento in Val Venosta, mobilitazione generale in Puglia per rimuovere in tempi rapidi la frana che a Montaguto, nell’Avellinese, da un mese blocca i collegamenti ferroviari con la Campania e Roma. Si muovono insieme i sindacati confederali pugliesi e campani, si muove la Regione Puglia, ed è sempre più incalzante il presidente della Provincia di Brindisi, che ha inviato -come annunciato nei giorni scorsi e ancora ieri sera, un telegramma al premier Berlusconi e al sottosegretario Gianni Letta, mentre con l’altra mano continua a telefonate ai sindaci del Brindisino per organizzare una protesta sul luogo dell’interruzione della linea.
BRINDISI - Sarà il vice prefetto Guido Aprea, giovedì mattina 8 aprile alle 10,30, a incontrare una delegazione delle guardie giurate precarie rapresentate dal Cobas, che avevano chiesto un incontro nei giorni scorsi per denunciare il forte disagio provocato dai contratti e dai ritmi di lavoro.