Operazione della guardia di Finanza di Bari. Sgominato un sodalizio italo-albanese che avrebbe trafficato tonnellate di marijuana nel Canale d'Otranto. In carcere anche il 43enne Antonio Prudentino, di Ostuni
Si aprono le porte del carcere per il 38enne Antonio Prudentino, di Ostuni, processato a Bari insieme al padre Francesco, detto "Ciccio la busta", per contrabbando di sigarette e associazione mafiosa. Antonio Prudentino dovrà espiare un residuo di condanna su un cumulo di pene concorrenti pari a tre anni e sei mesi di reclusione
OSTUNI – I giudici: “Fu omicidio preterintenzionale”. Emessa nel primo pomeriggio di oggi la sentenza sulla morte del sessantenne Giacinto Tanzariello, deceduto il 17 giugno del 2007, ventiquattrore dopo la tragica colluttazione avuta con Antonio Prudentino: 28enne, anche lui di Ostuni, pescivendolo, unico imputato e condannato a 4 anni e 10 mesi di carcere. La lettura della sentenza da parte del Gup Valerio Fracassi giunge al culmine del processo abbreviato condizionato all’ascolto di un testimone (un condomino del palazzo di via Petrolla, nella borgata di Villanova, in cui avvenne il diverbio finito in tragedia) celebratosi presso il Tribunale di Brindisi.
ROMA - Avrebbe risposto alle domande dei Giudici Albino Prudentino, ma solo per difendersi dalle accuse a suo carico. Il presunto boss ostunese è stato ascoltato presso il carcere di Rebibbia. Interrogato dal Gip (su rogatoria dei magistrati di Lecce), Prudentino avrebbe respinto ogni addebito rispetto ai gravi capi di imputazione pendenti. Raggiunto in Albania da un ordine di cattura eseguito nell’ambito dell'operazione denominata Calipso, Prudentino è stato estradato e consegnato alla Giustizia italiana soltanto martedì scorso, dopo oltre tre mesi di detenzione nel Paese delle Aquile. Il pregiudicato ostunese, rispondendo alle domande dei magistrati, si sarebbe limitato a ribadire la propria estraneità al sodalizio criminale sgominato dai carabinieri del Ros.
ALONA – Dopo le manette, i sigilli ai sui beni. Sono finiti sotto sequestro preventivo stamane alcune delle proprietà e delle attività economiche dei familiari di Albino Prudentino, 58 anni, l'ex boss del contrabbando di sigarette arrestato la scorsa settimana in Albania su ordine della procura antimafia di Lecce: lo ha deciso la Procura di Valona, città dove Prudentino si era trasferito da tempo. Si tratta di una gelateria, «Piazza Italia», intestata alla moglie, e di un piccolo resort a circa 15 chilometri a sud-est di Tirana, destinato a diventare casinò, di cui il figlio Albino Prudentino, anche lui in passato finito in manette insieme al padre, possedeva il 50 per cento delle quote societarie.
OSTUNI - Sarà un nuovo collegio, presieduto nientemeno che dal presidente del Tribunale di Bari, Vito Savino - a giudicare Ciccio Prudentino, imputato nel processo che si sta celebrando presso la Corte d’Assise del capoluogo pugliese. Il dottor Savino subentra al giudice Michele Petrizzelli, trasferitosi nel frattempo presso la Corte di Appello di Bari. E così dal prossimo autunno saranno nuovi anche i giudici popolari. Unica conferma, in seno al collegio giudicante, quella del dottor Eustacchio Cafaro, giudice a latere.
OSTUNI - Dal frutto del malaffare al seme della speranza. Nell’ex villa del boss nasce la “Casa degli scout”. Domenica prossima cerimonia ufficiale, alla presenza del Prefetto di Brindisi, Domenico Cuttaia e del sindaco di Ostuni, Domenico Tanzarella. Saranno loro ad inaugurare la struttura, nel corso di una manifestazione fissata per domenica prossima (20 giugno, ore 18.30).
Per i pentiti fu ammazzato. Di fatto scomparve nel nulla, quindici anni fa. A distanza di tre lustri da quella misteriosa scomparsa, si profila un clamoroso colpo di scena. Proprio mentre i familiari avevano perso ogni traccia utile alla ricostruzione della verità, il tempo e l'esame del Dna hanno dissolto ogni dubbio sui resti del cadavere di Vladimir Jelenic, detto Vania: il ventiduenne montenegrino ucciso la notte tra il 23 e il 24 ottobre del 1995 a Bar, in Montenegro.
OSTUNI - Blitz della polizia, al calar della sera, nel cuore della borgata di Villanova, lungo il litorale della Città bianca.
In manette, nell’ambito dell’operazione anticrimine, è finito il pregiudicato locale Maurizio Prudentino (30 anni): nipote di don Ciccio, l’ex primula rossa delle "bionde".