Bimba nel bordello: il papà nega tutto dinanzi al Gip, che convalida l’arresto
OSTUNI – Nega tutto Constantin Prundaru. E resta in carcere. Arresto convalidato, dunque. Ma il rumeno si proclama innocente. Comparso dinanzi al Gip del Tribunale di Brindisi, Giuseppe Licci, il trentasettenne sostiene di essere estraneo al giro di prostituzione che ruotava attorno alla villa di Contrada Campi, nelle campagne tra Mesagne e San Vito dei Normanni. Un bordello. Ma anche il nascondiglio di una piccina di appena cinque anni. Nel corso del blitz, infatti, la polizia aveva scoperto due ragazze dell’est (di 19 e 27 anni) in abiti succinti, pronte per gli appuntamenti bollenti. E oltre l’uscio anche la sagama della piccola, figlia di Prundaru, che il padre, sostengono gli investigatori, alcuni mesi fa avrebbe sottratto con la forza alla madre (37 anni, anche lei rumena, sua ex compagna), per costringere invano la donna a prostituirsi.