BRINDISI – Dal primo novembre prossimo il questore di Brindisi Alfonso Terribile, 55 anni, assumerà il comando della questura di Rimini, lo sostituirà l'attuale questore di Vibo Valentia (Calabria) Giuseppe Cucchiara, 54 anni, siciliano, ex capo della Mobile a Palermo, Reggio Calabria e Agrigento.
TARANTO – Il processo d’appello bis per i fatti della tragica notte tra il 13 e il 14 giugno del 1995, principio della fine di quello che per gli inquirenti fu e agì come settore deviato della questura di Brindisi, ha assunto oggi una piega molto seria per gli imputati. Davanti alla Corte d’Assise di appello di Taranto, indicata dalla Cassazione per la ricelebrazione del giudizio di secondo grado sull’uccisione del contrabbandiere brindisino Vito Ferrarese, il magistrato della procura generale ionica Antonella Montanaro ha sostenuto la tesi a carico dell’ex questore di Brindisi, Franco Forleo, dell’omicidio volontario con dolo. Ed ha chiesto per il funzionario 14 anni e 4 mesi di carcere.
BRINDISI - “Se un cane non viene da te dopo averti guardato in faccia dovresti andare a casa e fare un esame di coscienza". Woodrow Wilson. Esordiva così l’articolo pubblicato da BrindisiReport il 15 novembre 2011 dopo la denuncia ai suoi vicini di casa presentata ai carabinieri da parte di Vito Fischetto, il 64enne di Brindisi che vive in contrada Caputi, al quale fu ammazzata la piccola cagnetta Afrodite. Oggi finalmente la giustizia fa onore a tutti i cani che subiscono maltrattamenti e brutalità da parte dell’uomo (bestia), l’ammonimento disposto dal questore chiesto dal padrone di Afrodite è stato consegnato ai vicini di casa: “Non potranno più avvicinarsi all’abitazione di Vito Fischetto e tanto meno ai cani (oramai gliene è rimasto solo uno, ndr)” che l’uomo custodisce amorevolmente.
OSTUNI - Come era stato preannunciato, la polizia ha adottato anche provvedimenti di natura amministrativa nei confronti della gestione del ristorante "Rodos" di Rosa Marina, dove nella notte dell'11 agosto, durante una festa non autorizzata organizzata dal locale, si verificò lo scontro tra giovanissimi in cui è rimasto ferito in maniera gravissima il 17enne barese Francesco A., ancora ricoverato in neurochirurgia al Perrino di Brindisi.
BRINDISI – Nel lasciare la direzione della questura di Brindisi, per assumere quella della questura di Lecce, stamani il questore Vincenzo Carella ha voluto rivolgere un messaggio di saluto ai cittadini dei quali si è occupato negli ultimi anni.
MANDURIA - Sono riprese questo pomeriggio le fughe dal Centro di Accoglienza e Identificazione per immigrati di Manduria. Molti ospiti sono usciti dal campo attraverso la recinzione senza trovare molti ostacoli, nonostante la massiccia presenza delle forze dell'ordine. Il loro desiderio è comunque quello di partire in treno verso nord. Circa trecento immigrati hanno inscenato un sit-in di protesta davanti all'ingresso della tendopoli. Un immigrato, fornito di altoparlante, ha fatto un comizio in arabo. C'era anche uno striscione contro il Governo italiano nel quale si reclamava il rispetto dei diritti umani. La maggior parte degli immigrati si è fermata nell'area all'ingresso della strada che porta alla tendopoli, mentre una cinquantina di migranti si sarebbe incamminata verso Oria. Il questore di Taranto, Enzo Mancini, ha avviato una trattativa con i tunisini rimasti fuori dalla tendopoli, cercando di convincerli ad entrare nel campo.
ROMA - Udienza fiume in Corte di Cassazione per il processo nei confronti di funzionari di polizia e agenti, negli anni 90 in servizio nella questura di Brindisi, e contrabbandieri. Trentaquattro imputati, tra cui il questore Francesco Forleo, il vice questore Pietro Antonacci, il vice questore Cosimo De Ceglie, gli ispettori Pasquale Filomena, Emanuele Carbone e Giovanni Perrucci, gli agenti Mario Greco, Francesco Vacca, Pietro Macilletti e Ciro Tucci; una marea di avvocati. Il processo è iniziato questa mattina dinnanzi alla seconda sezione penale della Suprema corte (presidente Bardovagui, relatore De Crescenzo) e proseguirà lunedì 26 per trattare le posizioni di Forleo e di Antonacci.
BRINDISI – Approda in Cassazione il processo per la morte del contrabbandiere Vito Ferrarese, scafista brindisino morto la notte del 14 giugno del 1995 sotto il fuoco partito da un elicottero della polizia, poco al largo di Brindisi. Una vicenda che fece tremare la città dalle fondamenta perché spalancò le porte del carcere al questore Francesco Forleo, al capo della Mobile Pietro Antonacci, al capo della sezione catturandi, ispettore Pasquale Filomena, e ad altri quattro poliziotti.