Le mani dei Capriati sul porto di Bari: assolto imputato di Carovigno
Salvatore Cicoria, di 51 anni, difeso da Ornella e Luca Marzio, riconosciuto innocente dal gup Antonella Cafagna
Salvatore Cicoria, di 51 anni, difeso da Ornella e Luca Marzio, riconosciuto innocente dal gup Antonella Cafagna
Assemblea a Mesagne mercoledì 13 delle organizzazioni delle province di Brindisi e Lecce aderenti alla Fai
Gli investigatori illustrano le indagini sulla banda che rubava e riciclava le auto, con base a Oria
Il videoservizio sulla presentazione dell'iniziativa editoriale "I pizzini della legalità" che si è svolta stamani (3 aprile) presso la Provincia di Brindisi
Presso la provincia è stata presentata l'iniziativa editoriale "I pizzini della legalità", organizzata in collaborazione con Coordinamento regionale di SOS Impresa - Rete per la Legalità
Il coordinamento di Brindisi dei Comitati antiracket - antiusura Rete della Legalità a Roma, mercoledì 1 febbraio al Viminale, per un incontro con Sos Impresa - Rete per la Legalità che punta a rendere maggiormente efficace e proficuo l'accordo quadro firmato il 31 luglio 2007
utti assolti con formula piena tranne due. E' l'esito di un processo per associazione per delinquere finalizzata alle assoluzioni iniziato nel 2010 e conclusosi ieri con la decisione del Tribunale di Brindisi (Chiarelli, Cacucci e Nestore).
Il racket dei fiori per i defunti al cimitero di Brindisi avveniva, secondo quanto accertato, con "modalità mafiose". Dalle prime luci dell'alba personale della Digos della questura e i carabinieri del Nucleo investigativo del comando provinciale Brindisi stanno congiuntamente eseguendo una ordinanza di custodia cautelare a carico di 5 persone
SAN PANCRAZIO SALENTINO– Un proiettile di pistola calibro 9, appoggiato sul lucchetto del cancello che chiude il capannone dell'ex azienda di Cosimo Maggiore, 46 anni, l'imprenditore di San Pancrazio Salentino che nel 2006 denunciò i suoi aguzzini facendo arrestare Andrea Bruno.
LECCE - Troppo lunghi i tempi della giustizia, tra stralci, rinvii e impedimenti: accade quindi che se una sentenza non giunge entro sei mesi dall’ammissione al rito abbreviato (nel caso particolare) decorrono i termini di custodia cautelare.
BRINDISI - Dopo i proiettili, dopo l’incendio auto, arriva la lettera di minacce, con un messaggio orribile: “Sei morto”. E’ un collage di lettere ritagliate dai giornali, ma è il contenuto che fa rabbrividire, specie in considerazione del fatto che a riceverla è stato il responsabile della sezione Antiracket di Erchie – Torre Santa Susanna e San Pancrazio Salentino, Paride Margheriti.
BRINDISI – “Lo Stato è con te, Dio lo vuole”. Il grido di battaglia dei cavalieri crociati - impresso sull'invito per l'iniziativa - ha accompagnato l’inaugurazione dello sportello antiracket attivo da stamane presso la Camera di Commercio. Si tratta di un servizio messo a disposizione di tutti i cittadini travolti dal vortice dell’usura.
BRINDISI – Un blocchetto di cemento la notte scorsa ha mandato in frantumi il vetro della finestra dell'appartamento del 69enne brindisino Vitantonio Carrone, l'uomo che il 19 ottobre scorso inscenò una protesta contro Equitalia arrampicandosi su un traliccio dell'Enel e minacciando di lanciarsi nel vuoto perché la società addetta alla riscossione dei tributi nei confronti dello Stato vantava nei suoi confronti un credito di 26mila euro.
BRINDISI - Se Vitantonio Carrone ha davvero le carte in regola, come ha dichiarato all'Ansa, Equitalia è pronta a sospendere la riscossione, ma sempre su decisione della Consap, lìente che provvede all'erogazione dei fondi per le vittime del racket. Lo fa sapere da Roma stasera la stessa Equitalia, che ha inviato alcuni funzionari a casa dell'imprenditore brindisino per cercare insieme una soluzione al caso.
BRINDISI – “Faccio un appello al Presidente della Repubblica, è l’unico che mi può aiutare. A me non hanno mai dato tutti i soldi che mi spettavano. Ho ricevuto 31mila euro circa su una somma totale di 48mila euro. Ora Equitalia vuole 26mila euro da me”. Queste le parole, dettate dalla disperazione, di Vitantonio Carrone di 69 anni di Brindisi che stamattina alle ore 10 è salito su di un traliccio dell’energia elettrica, all’altezza di circa 5 metri, sulla Strada dei Pittachi, in zona Minnuta a Brindisi, minacciando di buttarsi giù. Dopo due ore, è stato convinto da un vigile del fuoco a scendere, e spiegare con calma le ragione del suo gesto.
FRANCAVILLA FONTANA – “Assicurazione sulla vita per voi e la vostra famiglia durante questi anni avete fatto tanta fortuna economicamente e noi vi ammiriamo per questo perché siete una persona seria e intelligente perciò avete bisogno di noi. Quindi vi chiediamo di aderire alla nostra assicurazione che assicura solo persone in gamba e con un piccolo versamento assicuriamo la tranquillità della vostra famiglia moglie figli. Entro 24 ore fate il versamento contrariamente sarete responsabili di ciò che accade a voi e alla vostra famiglia mi raccomando a non sbagliare strada lo dico per voi”.
BRINDISI - Sono in arrivo 500.000 euro per arredi urbani e infrastrutture per gli sportelli antiracket di Lecce, Brindisi e Taranto e un milione 300mila euro per la gestione triennale degli stessi centri. L'annuncio è stato dato oggi in una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco di Lecce, Paolo Perrone, il dirigente del settore Programmazione e Gestione Risorse Comunitarie, Giuseppe Naccarelli, la presidente dell'Associazione AntiRacket Salento, Maria Antonietta Gualtieri e Mingo di Striscia La Notizia, scelto quale testimonial del progetto.
ROMA - Si è svolto nel pomeriggio, presso il Viminale, l'incontro tra la delegazione di parlamentari e il Presidente della Provincia di Brindisi Massimo Ferrarese con il Ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri. L'incontro, richiesto nei giorni scorsi dopo una serie di gravi atti criminosi ai danni di imprenditori e cittadini in tutta la provincia e, per ultimo, il gravissimo attentato ai danni del Presidente dell'Associazione antiracket di Mesagne, Fabio Marini, ha consentito alla delegazione brindisina di rappresentare al Ministro le preoccupazioni di un intero territorio: “Una provincia – spiega il senatore Salvatore Tomaselli - che subisce una recrudescenza di criminalità che rischia di indebolire le conquiste di legalità e di convivenza civile, conseguite negli ultimi anni grazie all'impegno delle forze dell'ordine e alla vigilanza di istituzioni locali e forze sociali”.
BRINDISI - Contro la sporca legge del pizzo una risposta da concretizzare nel più breve tempo possibile per dare voce, forza e sostegno a quanti sono prigionieri della piovra criminale dedita alle estorsioni. Soltanto pochi giorni fa il Comitato di valutazione del Pon Sicurezza, riunito presso la sede del Ministero dell’Interno, ha varato la nascita di tre sportelli di solidarietà alle vittime del racket e dell’usura a Brindisi, Lecce e Taranto. Approvati complessivamente diciassette nuovi progetti, per un investimento di 16 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quelli (467) già finanziati. Tra gli interventi cui l’organismo presieduto dall’Autorità di Gestione, ha dato il nullaosta ci sono appunto i nuovi sportelli territoriali antiracket. Da più parti ora si chiede, per uscire dalla morsa della malavita, che le istituzioni si facciano carico di accelerare l’avvio delle tre strutture, quale segnale di forte e convinta reazione.
ROMA – Sì alla nascita di tre sportelli di solidarietà alle vittime di racket e usura a Brindisi, Lecce e Taranto. Il via libera è giunto stamane dal Comitato di valutazione del Pon Sicurezza, riunito presso la sede del Ministero dell'Interno. Approvati complessivamente diciassette nuovi progetti, per un investimento di 16 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi a quelli (467) già finanziati. Tra gli interventi cui l'organismo presieduto dall'Autorità di Gestione, prefetto Nicola Izzo, ha dato il nullaosta ci sono appunto gli sportelli di solidarietà alle vittime di racket e usura a Lecce, Brindisi e Taranto.
BRINDISI – Un'auto in fiamme che si muove lungo la strada fino a fermarsi contro un'altra e incendiarla con le lingue di fuoco che arrivano a lambire un contatore ed una tubazione del gas. Paura all'alba in via Malta al rione Cappuccini a Brindisi. Erano le 5 del mattino circa quando uno scoppio ha seminato il panico tra gli abitanti della zona.
CEGLIE MESSAPICA - Un messaggio inquietante, recapitato a domicilio: per intimidire, di sicuro. Ma anche per fare danni. E proprio nel giorno in cui il Comitato antiracket avrebbe incontrato a Brindisi il prefetto Nicola Prete per fare il punto della situazione a margine di alcuni recenti fatti di cronaca. Ha giocato d’anticipo la criminalità. Colpirne uno per spaventarne cento. Forse questo il tono mafioso dell’ambasciata. E’ probabile che dovesse esplodere il pacco bomba che ignoti la notte scorsa hanno adagiato sull’uscio dell’agenzia di servizi funebri di Matteo Menga, nel cuore del centro storico di Ceglie Messapica. Forse un difetto nel marchingegno esplosivo ha reso innocuo l’ordigno. Ma se lo scoppio ci fosse stato di certo avrebbe prodotto danni ingenti.
BRINDISI – Un inferno di fuoco, la notte tra il 31 agosto e il primo settembre scorsi, si mangiò 16 auto della concessionaria Auto Tua di via Porta Lecce, a Brindisi. Gli autori materiali non hanno ancora un volto e un nome, ma gli autori invece della tentata estorsione che l’attività commerciale subì il 24 dicembre 2008 sono ora tutti e due nella mani della giustizia. Il primo, Giuseppe Ragusa di 38 anni, ha già sulle spalle una condanna definitiva: fu identificato senza esitazione da uno dei titolari della concessionaria e arrestato dalla polizia il 20 gennaio 2009 su ordinanza di custodia cautelare. Oggi all’alba, sempre la Squadra mobile di Brindisi ha messo le manette al secondo emissario del racket, Cosimo Carone di 44 anni, detto Catunzi. Lui e Ragusa secondo gli investigatori appartengono ancora all’arcipelago del clan Buccarella di Tuturano, frazione di Brindisi sede della seconda famiglia più potente della Sacra corona unita.
Un tentativo di estorsione ad una concessionaria di auto di Brindisi il 24 dicembre del 2008, l'arresto il 20 gennaio successivo di uno degli emissari del racket, poi due attentati: nell'aprile del 2010 e l'1 settembre del 2011, quest'ultimo nettamente più distruttivo, con 16 veicoli bruciati. Ora l'arresto del secondo uomo del racket, già esponente di un potente clan della Scu, anche lui identificato senza esitazioni dalla vittima, ma indicato anche - de relato - da un collaboratore di giustizia.
MESAGNE - Scempio, devastazione e fiamme dopo l'assalto ad una rivendita di materiale edile di Mesagne situato lungo la via tra Mesagne e San Vito dei Normanni. E' giallo dopo l'irruzione di alcuni balordi all'interno dell'attività commerciale di Giuseppe Baldari messa a ferro e fuoco ieri in tarda serata. Atto intimidatorio? O solo vandalismo di una banda di ladri? Sono questi gli interrogativi che stanno cercando di risolvere gli investigatori del commissariato di polizia. Anche se a Mesagne tutti i recenti attentati pare abbiano un segno inconfondibile: quello del racket estorsivo.