Una perquisizione di iniziativa condotta dai carabinieri della stazione di Cellino San Marco (è consentita per la ricerca di armi e droga) ha condotto i militari alla scoperta di una piccola collezione illegale di reperti archeologici, provenienti da uno scavo nella zona, di una banconota da 200 euro falsa e di alcune cartucce per pistola illegalmente detenute
BRINDISI - I rinvenimenti archeologici affiorati durante i lavori di rifacimento di lungomare Regina Margherita sono un patrimonio che la città non può permettersi di perdere, e le soluzioni tecniche per preservali, sono sperimentate e sicure.
BRINDISI - I lavori sul lungomare riprendono subito, ma la data di chiusura del cantiere, prevista per fine ottobre, potrebbe slittare di qualche mese, perché gli scavi proseguono. I reperti saranno coperti, ma i pezzi più importanti troveranno spazio nel giardino della Casa del Turista e in una piazza archeologica che sarà creata nei pressi di Palazzo Montenegro. Sono queste le decisioni del sindaco Consales, che questa mattina ha voluto incontrare ordini professionali e associazioni ambientaliste e cittadine, per raccogliere suggerimenti e proposte.
BRINDISI - Si allarga lo schieramento di associazioni che chiede la conservazione di almeno una parte significativa dei reperti affiorati con gli scavi, nel grande cantiere degli interventi di rifacimento del lungomare di Brindisi. Anche Italia Nostra, molto attenta negli ultimi anni ai problemi del porto e del water-front, scrive al soprintendente ai Banei archeologici della Puglia, Luigi la Rocca, al nuovo sindaco Mimmo Consales e al presidente dell'Autorità portuale, Iraklis Haralambidis per scongiurare la ricopertura dell'intera aree delle scoperte, come annunciato prima delle elezioni in una nota congiunta di Comune e Soprintendenza.
FRANCAVILLA FONTANA – Proprietario per eredità di una fortuna inestimabile, passa tutto allo Stato, in seguito alla decisione trasparente di chiedere ai finanzieri di chiarire la natura di quei manufatti d’argilla, che aveva ricevuto nel lascito – insieme con altri beni mobili - rinchiusi in una scatola di cartone. Erano in ottimo stato di conservazione e gli sembravano dei reperti archeologici. Sei reperti in terracotta, anforette e vasellame di altissimo pregio e valore storico archeologico, risalenti alla seconda metà del III secolo A.C., accerteranno poi i militari dalla guardia di finanza della compagnia di Francavilla Fontana.