Lecce. Blitz in casa di una donna, catturato un 43enne. Era ricercato da 54 giorni
Daniele Rizzo, 43enne di Cellino San Marco, è riuscito a far perdere le tracce per mesi. Scovato nel rione San Pio di Lecce
Daniele Rizzo, 43enne di Cellino San Marco, è riuscito a far perdere le tracce per mesi. Scovato nel rione San Pio di Lecce
Condannato a 10 mesi per stalking, un 38enne si era reso irreperibile da due mesi. Fatale una lite col padre
BRINDISI – Sfuggono alla cattura gli autori di un grosso furto di cavi da un campo fotovoltaico nelle campagne del capoluogo, ma la polizia recupera l’auto e la refurtiva, ed è molto probabile che sia anche molto vicina l’identificazione degli autori dell’ennesima razzia che colpisce le installazioni di fonti rinnovabili nel Brindisino, fenomeno in crescita malgrado alcune operazioni condotte nei mesi scorsi da polizia e carabinieri, con danni gravi per la produzione di energia elettrica da parte delle aziende colpite, senza contare le decine e decine di migliaia di euro di danni causati ad ogni impianto.
BRINDISI – Erano appena sbarcati dalla nave European Voyager proveniente da Valona, in Albania, e stavano per introdursi in Italia nonostante sul loro capo pendessero due ordini di carcerazione emessi da due tribunali distinti, quello di Forlì e quello di Chiavari (Ge). La Polizia di frontiera, però, la notte scorsa ha messo fine alla loro fuga, li ha rintracciati e arrestati. Si tratta di due cittadini albanesi Aranit Metaj di 22anni e Artur Lamaj di 41.
CELLINO SAN MARCO – Due fratelli di Cellino San Marco rappresentano in queste ore la pista su cui stanno lavorando gli investigatori per far luce sull’omicidio di Gianluca Saponaro, 29 anni, avvenuto sabato alle 17,40 alla periferia del paese, sulla strada per San Pietro Vernotico. Porta a loro il fuoristrada nero di fabbricazione coreana, un Ssangyong, sequestrato ieri e sottoposto ad accurati accertamenti di polizia scientifica. Si tratta di una fase molto delicata delle indagini, dirette dal pm Adele Ferraro, ma nessuna fonte definisce i due fratelli come i possibili autori dell’agguato mortale.