BRINDISI – Si terrà il prossimo 23 novembre l'udienza relativa al ricorso al Consiglio di Stato presentato dalla Lng dopo che il Tar aveva accolto il ricorso della Provincia per l'annullamento della conferenza dei servizi del 20 giugno 2005. Si tratta di un passaggio fondamentale, perchè qualora anche il Consiglio di Stato dovesse dar torto alla società britannica, verrebbe di fatto bocciato il progetto della colmata, e la realizzazione dell'impianto (l'area di Capo Bianco, va ricordato, è tuttora sotto sequestro) rischierebbe di allontanarsi.
BRINDISI – L’attesa, paradossalmente, è maggiormente avvertita tra i movimenti ambientalisti brindisini che tra la stessa gente del Partito Democratico. Infatti il tema della convention di lunedì alle 16, nella sala conferenze del Museo provinciale, farà emergere definitivamente il pensiero e la posizione dello stesso partito su questioni cruciali come quella del progetto British Gas del rigassificatore di Capo Bianco, ma anche su quella della riduzione dell’impiego di carbone nelle centrali termoelettriche, e – non meno importante – sul problema del governo dei nuovi insediamenti di fonti alternative (il territorio brindisino è infatti al centro di un enorme pressing sia per l’eolico che per il fotovoltaico, che più recentemente per le minicentrali a biomasse).
BRINDISI - Poco meno di 90mila euro. A tanto ammontava il capitolo “pranzi e cene” fra le voci passive nel bilancio della Bg Italia, tavole imbandite a bella posta per gli amministratori brindisini, Giovanni Antonino in testa, in qualità di ospite d’onore. “Ma non era il solo”, tanto almeno secondo il luogotenente della guardia di finanza Enrico Mancarella, che ieri ha reso la seconda parte di una lunga testimonianza di fronte al collegio presieduto dal giudice Gabriele Perna, ancora una volta sull’affaire rigassificatore. Affermazioni esposte al fuoco di fila delle eccezioni da parte del collegio difensivo, che ha aspramente contestato la mancanza di prove delle affermazioni rese, come ha fatto il legale dell’allora primo cittadino, Massimo Manfreda.
BRINDISI – Anche la Provincia di Brindisi ha avviato l'iter per la presentazione del ricorso al Tar contro il Decreto ministeriale sul parere della Commissione Via sul rigassificatore. Una delibera della giunta provinciale è stata recentemente approvata per affidare l'intera questione sotto il profilo legale agli avvocati Franco Gianpietro del Foro di Roma e Lorenzo Durano del Foro di Brindisi.
BRINDISI – Al capo dei Padani non ci erano mai arrivati, gli ambientalisti brindisini. Ma era una carta ancora da giocare – senza furbizie – nella lunghissima impresa contro il progetto del rigassificatore British Gas a Capo Bianco. Ed eccola, finalmente, la lettera a Umberto Bossi, ministro per il Federalismo. Caro ministro, se quella dell’autonomia federalista non è un progetto fatto su misura solo per il Nord, allora guardi che accade a Brindisi, dove basta il parere di una Commissione ministeriale Via per tentare di ridurre a carta straccia quelli del Comune, della Provincia e della Regione. Malgrado esposti, processi, sequestri di cantiere, concentrazioni di impianti a rischio, manifestazioni popolari e chi più ne ha più ne metta.
BRINDISI - Dopo la deposizione in aula al processo British Gas dell'ex presidente dell'Enel, Franco Tatò, e di altri dirigenti della società elettrica, le associazioni ambientaliste brindisine hanno scritto al premier Silvio Berlusconi e al ministro dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, chiedendo la rimozione in autotutela dell'autorizzazione del 2003 al progetto inglese per un rigassificatore nel porto di Brindisi. Proponiamo il testo della lettera.
BRINDISI – Il primo ministro inglese Blair voleva che si facesse il rigassificatore a Brindisi e il presidente del consiglio Berlusconi si era impegnato personalmente a che la richiesta del collega inglese andasse a buon fine. L’ha detto nella tarda mattinata odierna Francesco Tatò, amministratore delegato dell’Enel (voluto da Romano Prodi) dal 1996 al 2002, deponendo in qualità di testimone nel processo per le mazzette pagate dalla British Gas per realizzare in fretta e furia, senza la Valutazione di impatto ambientale, il rigassificatore a Capo Bianco, nel porto esterno di Brindisi.
BRINDISI - La decisione era stata presa già un paio di mesi fa, durante un Consiglio comunale. Adesso, è già partito l'iter burocratico con la nomina degli avvocati: il Comune di Brindisi ha già avviato le pratiche per la presentazione del ricorso al Tar contro il decreto sul parere della Commissione Via sul rigassificatore, firmato dai ministri dell'Ambiente e dei Beni Culturali. E con una delibera della giunta sono stati anche individuati i due avvocati che seguiranno la vicenda dal punto di vista legale, e si tratta dell'avvocato Mario Sanino del Foro di Roma e dell'avvocato Lorenzo Durano del Foro di Brindisi.
BRINDISI - Si ricostituisce il fronte istituzionale contro il progetto British Gas di un rigassificatore da 8 miliardi di metri cubi annui a Capo Bianco, nell'avamporto di Brindisi. Questa mattina il consiglio provinciale ha votato per il "no" all'operazione, riconfermando la linea adottata dall'ente sin dal 2004. La maggioranza al governo, costituita dalle forze di centrosinistra, dalla Lista Ferrarese e dall'Udc, con 22 voti ha approvato la mozione del presidente Massimo Ferrarese, con cui si affida alla giunta il compito di adottare ogni misura sul piano legale e politico per contrastare le autorizzazioni alla società Brindisi Lng, controllata di Bg Italia.
BRINDISI - L'Udc voterà con la maggioranza alla Provincia sulla questione del rigassificatore. "Ma nel contempo intende aprirsi ad una riflessione complessiva priva di anacronistici o interessati pregiudizi". Sulla seduta del 30 agosto dedicata al parere del consiglio provinciale sul progetto British Gas, torna a parlare il coordinatore dell'Unione di Centro, Euprepio Curto, il quale ieri aveva detto, chiedendo la fine del braccio di ferro, che si "continua a discutere di rigassificatore su una fotografia attuale che non è più quella di qualche anno fa, essendosi venute a modificare le situazioni autorizzative facenti capo alla Lng, e non essendosi ancora realmente concretizzato quel nuovo modello di sviluppo a cui tanto credito, politico e sociale, era stato fino ad ora concesso". In tal modo sollevando dubbi fondati sulla posizione stessa dell'Udc.
BRINDISI – L’Udc di Brindisi naviga molto probabilmente verso un sì al progetto del rigassificatore a Capo Bianco targato British Gas. Lo lascia intendere una nota del commissario provinciale del partito, Euprepio Curto, in cui c’è un appello a cessare le contrapposizioni sul tema, ma anche la constatazione che “si continua a discutere di rigassificatore su una fotografia attuale che non è più quella di qualche anno fa, essendosi venute a modificare le situazioni autorizzative facenti capo alla Lng, e non essendosi ancora realmente concretizzato quel nuovo modello di sviluppo a cui tanto credito, politico e sociale, era stato fino ad ora concesso “.
BRINDISI – Per quasi tutta l’estate, soprattutto dopo il forfait del presidente della Provincia Massimo Ferrarese dalla manifestazione dello scorso 19 giugno, avevano temuto cambi di rotta da parte dell’Ente sulla questione-rigassificatore. Ma dopo le recenti dichiarazioni del presidente, che ha affermato - sgombrando il campo da qualsiasi dubbio – di voler votare in favore del ricorso da presentare al Tar contro il decreto sul parere della Commissione, anche gli ambientalisti tirano un sospiro di sollievo, in vista del Consiglio provinciale monotematico del prossimo 30 agosto.
BRINDISI – Confermato che è stato il black out a mandare in panne la motonave Veronica, ora la capitaneria di porto sta cercando di stabilirne le cause. “La nave per il momento è ancorata alla banchina del porto interno – spiega il capitano di vascello Claudio Ciliberti, comandante della Capitaneria di Brindisi – e stiamo cercando di verificare per quale motivo si è prodotto questo black out. Inoltre i nostri tecnici stanno verificando i danni subiti dalla prora. Noi speriamo di poter completare al più presto l’iter anche perché la banchina dov’è attraccata va al più presto liberata per le eventuali emergenze”.
BRINDISI – “Ci auguriamo che a nessuno venga in mente di mettere in giro voci su fantomatiche azioni risarcitorie da parte della Lng nei confronti delle Amministrazioni o di singoli consiglieri". Le associazioni ambientaliste commentano così la decisione di non dare alcun corso al cosiddetto forum sul rigassificatore.
BRINDISI – La notizia non è ancora ufficiale, ma potrebbe essere confermata nella giornata di domani. Il forum richiesto dai consiglieri provinciali per saperne di più sul rigassificatore – era prevista anche la presenza della stessa Lng – potrebbe non tenersi più, e al posto dell’incontro dovrebbero essere fissate una serie di audizioni, finalizzate comunque ad una conoscenza approfondita sulla tematica.
BRINDISI – La procura di Brindisi, con una acquisizione di fascicoli già avvenuta presso il ministero dell’Ambiente, intende vederci chiaro anche nel secondo iter autorizzativo del progetto del rigassificatore di Brindisi, quello sfociato nelle scorse settimane nel decreto firmato dai ministri Stefania Prestigiacomo e Sandro Bondi, che formalizza il parere favorevole della Commissione per la Valutazione di impatto ambientale.
BRINDISI - L'Udc brindisina aprirà una consultazione con il partito a livello nazionale e regionale, per assumere una posizione "fuori da ipocrisie e ambiguità", gli ambientalisti ritornano alla carica, definiscono la ormai famosa lettera dei 18 (ma erano 15, e poi 14) consiglieri provinciali funzionale ad un gioco orchestrato da qualcuno che vuole ulteriormente spianare la strada al progetto del rigassificatore. E avvertono: se alla Provincia si sovvertiranno gli accordi provinciali, dovrà essere crisi.
BRINDISI - Diventa sempre più serrato, e denso di colpi di scena, il confronto sul progetto del rigassificatore di Capo Bianco. Stamani è intervenuto per ribadire il proprio no all'operazione il senatore Giuseppe Caforio di Italia dei Valori, che punta l'indice contro l'incalzare dello lobby pro-Brindisi Lng e sfida il presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, a dire quale sia la sua opinione personale senza trincerarsi dietro la volontà che dovrà esprimere il consiglio provinciale. Ma Caforio, che è anche componente del Copasir (l'organismo parlamentare di controllo dei servizi segreti), parla della presenza nei pressi di Capo Bianco di un pericoloso desposito di gas fosgene.
BARI - Questa mattina l’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, ha avviato l’iter per impugnare dinanzi al Tar, il decreto con il quale il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, ha espresso giudizio positivo sulla domanda di pronuncia di compatibilità ambientale presentata dalla Società Brindisi LNG S.p.A. per l’impianto di rigassificazione di Capo Bianco.
BRINDISI – Il documento è firmato da 15 consiglieri provinciali, non 18 come comunicato nella nota dell’Amministrazione, ed effettivamente tutti i partiti sono rappresentati nella richiesta formalizzata dal presidente della Provincia Massimo Ferrarese (e che è stata girata al presidente del Consiglio provinciale Nicola Massari) per chiedere un incontro che coinvolga amministratori del territorio, partiti politici, associazioni di categoria, personale esperto del settore, e la Lng per parlare di rigassificatore, poco prima che si passi alla votazione in Consiglio provinciale.
BRINDISI – Svelato un retroscena importante sulla richiesta dei 18 consiglieri provinciali di organizzare un incontro con la Lng per capirne di più sul rigassificatore prima che l'argomento venga votato in Consiglio provinciale.
BRINDISI – C’è una novità importante sul rigassificatore, una di quelle che rischiano di scuotere la politica e che fanno mettere in guardia le associazioni ambientaliste. Quando, secondo quello che era il programma della coalizione di centrosinistra, candidata alle ultime Provinciali, sembrava netto e chiaro il “no” alla realizzazione dell’impianto, ecco a sorpresa un elemento nuovo: la richiesta di un incontro da parte dei consiglieri provinciali con amministratori del territorio, partiti politici, associazioni di categoria, personaggi di spicco esperti del settore, e la stessa Brindisi Lng, ufficialmente per “saperne di più” sull’impianto: rischi, benefici e caratteristiche varie di uno dei più progetti più discussi della storia brindisina.
BRINDISI - Torna a spostarsi sul fronte legale e giudiziario l'iniziativa di opposizione al progetto del rigassificatore Brindisi Lng di Capo Bianco. Oggi le associazioni ambientaliste hanno annunciato di avere inoltrato alla procura della Repubblica una nota integrativa all'esposto di alcuni mesi fa.
BRINDISI – Un fronte unito, determinato e ben coordinato dei governi locali per affrontare la battaglia finale sul progetto del rigassificatore di Brindisi, a partire dalla conferenza dei servizi prima della decisione sul decreto del Ministero dello Sviluppo, che dovrà riattivare o meno la vecchia autorizzazione del gennaio 2003 (sospesa da Bersani su pressione della Commissione Ue), e proseguendo sino ad eventuali nuovi ricorsi amministrativi o nuovamente alla giustizia europea. Lo propone il segretario provinciale del Pd brindisino, Corrado Tarantino, con una lettera al governatore della Puglia, Nichi Vendola, al presidente della Provincia, Massimo Ferrarese, e ovviamente al sindaco di Brindisi, Domenico Mennitti.
«Da mesi l’Università del Salento è protagonista di una vera e propria mobilitazione generale in difesa del suo ruolo di volano dello sviluppo del territorio salentino. Lo stimolo è venuto dal nostro Ateneo, visto che abbiamo illustrato pubblicamente le difficoltà dovute ai tagli ai finanziamenti da parte del Ministero; l’appoggio dei cittadini è stato straordinario: lo dimostrano le migliaia di adesioni all’appello per destinare il cinque per mille al nostro Ateneo.