BRINDISI - Sembra molto difficile recuperare gli errori compiuti negli ultimi due mesi. I sindaci del Brindisino sono divisi: la maggior parte della popolazione voleva passare alla provincia di Lecce, pertanto i Comuni che hanno ottenuto dal decreto governativo questo accorpamento hanno un'ottima ragione per non tornare indietro. Il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, lunedì proverà a convincere tutti a fare fronte unico per ottenere una revisione del decreto e convincere il governo a creare un'unica provincia da quelle di Lecce, Brindisi e Taranto, ma è già arrivato un no all'incontro dal sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, che accusa Pd, Udc, Noi Centro, Consales e Massimo Ferrarese di aver portato il Brindisino alla lacerazione insistendo sull'asse con Taranto e sulla teoria dei due capoluoghi per una sola provincia.
ROMA - Il Consiglio dei Ministri ha approvato oggi il decreto legge di riforma delle Province. Saranno in totale 51 (sulle attuali 86) a partire dall’1 gennaio 2014 comprese le città metropolitane. Ad annunciarlo il ministro della Funzione Pubblica, Filippo Patroni Griffi illustrando il decreto sulle Province. Brindisi è stata, da questa prima approvazione del Governo, accorpata alla Provincia di Taranto ma si aspetta la decisione, ultima, del Parlamento.
LATIANO - Anche il Comune di Latiano preferisce essere accorpato alla Provincia di Lecce, smentendo le ultime voci sulla scelta di andare invece con quella di Taranto. Lo ha deciso questa mattina, in una seduta monotematica e straordinaria il consiglio comunale, con 14 voti favorevoli e 3 astenuti (Lista De Giorgi). Quindi, ad oggi, sono solo due i comuni che chiedono l'adesione ad un'altra provincia che non sia Lecce, ovvero Oria (che dice Taranto) e Fasano (Bari).
BRINDISI - Qualche giorno di vacatio, in attesa della designazione del commissario governativo che reggerà la Provincia fino all’imminente riordino. Da stamani, quando è stato informato il prefetto di Brindisi dello scioglimento del consiglio provinciale, divenute effettive le dimissioni del presidente Massimo Ferrarese, a occuparsi dell’ordinaria amministrazione è il segretario generale dell’Ente, Giovanni Porcelli, che non rivestirà più la carica di direttore generale la cui nomina è politica.
BARI - Non c'è alcuna unanimità tra i presidenti delle Province pugliesi sui nuovi assetti da dare alle future entità amministrative, dopo lo scioglimento di quelle che non rientrano nei parametri fissati dalla spending review del governo Monti. E allora meglio, a questo punto, che siano i Comuni a manifestare le loro preferenze per i nuovi assetti da dare allo Stato nei vari territori. Lo ha detto stamani l'assessore regionale al Federalismo, Marida Dentamaro, dopo aver incontrato, su richiesta del presidente Upi- Puglia, Schittulli, i presidenti delle Province pugliesi che hanno preferito rappresentare le loro posizioni nell’incontro odierno piuttosto che affidarle alla Cabina di Regia, prevista dalla legge regionale 36/2008.