Oria, un calcetto all'archeologia
ORIA – Il sindaco di Oria, Cosimo Pomarico, sbaglia secchio e invece dell’acqua getta benzina sul fuoco delle polemiche che da tempo infuriano attorno alla necropoli messapica distrutta nel 2002 nel cortile del monastero di S. Vincenzo per far posto ad un campo di calcetto gestito dai religiosi, a tre euro e 50 l’ora per giocatore. Il sito de La Stampa di Torino riporta oggi un servizio a firma di Valentina Roberto, in cui sostanzialmente Pomarico difende la scelta di far fuori la necropoli a favore dell’impianto sportivo, dicendo che tanto ad Oria di siti archeologici ce ne sono tanti, e campi di gioco per i giovani invece quasi nessuno. Perciò lui vota per la scelta del campo di calcio.