Inchiesta Omega bis, torna in carcere Cosimo Mazzotta
Il provvedimento scaturito a seguito dell’accoglimento dell’appello del avverso l’ordinanza del gup di Lecce
Il provvedimento scaturito a seguito dell’accoglimento dell’appello del avverso l’ordinanza del gup di Lecce
Annullata l’affiliazione solo per Pierpaolo Fai arrestato il 2 novembre assieme al fratello Dario e agli altri tuturanesi Vito e Vincenzo Bleve
Il gip ordina la scarcerazione. Era stato arrestato lo scorso 2 dicembre
Ramificazioni a Cellino e San Donaci: le motivazioni alla base della condanna di 53 brindisini nel processo in abbreviato a conclusione dell’inchiesta Omega bis
Il 40enne, alias Cacanachi, di San Donaci, già condannato in primo grado per traffico di droga
In uno dei verbali, Sandro Campana svela i nomi: “Il rito si svolgeva nei passeggi in carcere”. Il testo riportato nell'ordinanza di arresto a carico di Vincenzo Bleve
Arrestati i presunti autori di una cruenta rapina perpetrata lo scorso 1 ottobre nel Leccese. Tre di loro sono accusati anche di aver tentato di estorcere denaro a un imprenditore, presentandosi come esponenti della Scu
In udienza sentito un testimone oculare: la sera del 5 settembre 2012 era nella sala giochi davanti alla quale avvenne il fatto di sangue. Unico imputato, Carlo Solazzo. Disposto l’ascolto di Gianfranco Presta, padre della vittima, già collaboratore di giustizia
Imputate anche tre donne. Pena più alta invocata per Luca Ciampi: 10 anni, perché ritenuto a capo del presunto gruppo riconducibile a Tobia Parisi. Già definitive tre assoluzioni
Sandro Campana: “Carlo Solazzo in contrasto con il fratello per la gestione della droga”. Sentiti anche Gravina e Passaseo e due testi oculari
La Dda ottiene il sequestro di 18mila euro nell’inchiesta Oltre le mura: somma trovata nel negozio. Il Riesame annulla la misura: “Nessuna sproporzione rispetto al reddito dichiarato"
Accusati anche di estorsioni. In primo grado dieci anni per Luca Ciampi, di Brindisi, ritenuto il capo della frangia riconducibile a Tobia Parisi. Per la compagna di quest’ultimo, Veronica Girardo cinque anni, assoluzione per il padre e per altri tre. Parti civili i comuni di Brindisi, Mesagne e Torre
Nella relazione del ministro Salvini sull’attività della Dia il rischio di criticità a Brindisi e provincia: “Resistono i gruppi Brandi e Morleo in città, così come da un lato gli storici Rogoli, Campana, Vitale, Pasimeni e Vicientino e dall’altro i tuturanesi Buccarella
Non hanno commesso il fatto Giuseppe e Vitantonio D’Errico accusati del delitto del giovedì santo avvenuto 14 anni fa. Assolti anche Pasquale D’Errico, Cosimo Di Tommaso e il pentito Damiano Danilo Chirico dall’accusa di associazione mafiosa
Citato come teste dal pm nel processo in cui sono imputati sette brindisini: Parisi ritenuto il presunto capo. Brindisi, Mesagne e Torre parti civili
Riconosciuti estranei ai fatti Gianluca Candita e Giovanni Tramacere, dopo la condanna in primo grado. Per entrambi resta l’accusa di traffico di droga. Mentre cade l’imputazione per Patrik Colavitto, condannato per spaccio
Trovati in un appartamento di Riccò del Golfo, assieme a una donna di Brindisi: il primo ha tentato la fuga sui tetti, la polizia ha sparato a scopo intimidatorio. Secondo gli investigatori stavano progettando rapine
Il primo aveva ottenuto un permesso premio di cinque giorni, dopo la condanna per rapina: fine pena nel 2010. L’altro invece era all’ergastolo
Venticinque anni di reclusione a Carlo Solazzo, ritenuto a capo del sodalizio mafioso: è accusato in altro processo dell’omicidio Presta
Autorizzato il trasferimento delle ossa scoperte in Montenegro: accertamento genetico chiesto dal pg, in accoglimento delle istanze dei difensori. Imputati liberi per decorrenza termini
Sequestrati nuovi pizzini scritti in carcere da Raffaele Martena e destinati al cugino: “Sono uomo d’onore, diabolico e malavitoso”
Parti civili il padre della vittima, Gianfranco, ex collaboratore di giustizia, e il Comune di San Donaci. Chiesto l’ascolto di 29 testi
Secondo la Squadra Mobile Antonio Campana progettava ritorsioni nei confronti di un pm dell’Antimafia di Lecce, di un avvocato penalista e di un ex familiare del fratello Sandro, pentito della Scu. In caso di fallimento dell’evasione, pensava a un permesso premio
Il fratello del presunto boss della Scu Francesco e del pentito Sandro progettava di evadere dal penitenziario di Terni: il materiale ordinato su internet dallo zio Igino e sequestrato dalla Mobile nella sua abitazione
Il Riesame nega anche gli arresti domiciliari ad Andrea Martena, cugino di Raffaele, ritenuto a capo del gruppo di stampo mafioso assieme all’ergastolano Antonio Campana