Pennetta: “La mozione? Un atto di forza, fondato su accuse pretestuose e falsità”
BRINDISI - “Giustificazioni pretestuose, motivazioni tecnicamente prive di sostanza e accuse false: ecco su cosa regge la mozione, frutto di un atto di forza. Invece di discutere e confrontarsi sulle criticità si è preferito affossare il dibattito democratico in seno al partito”. Giampiero Pennetta, presidente quanto mai pro tempore del Consiglio comunale di Brindisi, non ci sta. Sa di aver perso il duello con il sindaco, Domenico Mennitti. Sa che dovrà lasciare libero lo scranno più alto dell’assemblea consiliare, per sfiducia ricevuta. E così, all’ombra delle firme già depositate in cassaforte, risponde senza filtri, replicando a muso duro alle osservazioni poste alla base della mozione di sfiducia: “La verità è che non ci sono valutazioni tecnicamente o moralmente plausibili. Ma ancora più gravi risultano le falsità alle quali si è fatto ricorso, pur di dare senso e peso alla mozione di sfiducia”.