La Corte d'Assise d'Appello di Lecce ha confermato la sentenza di primo grado della Corte d'Assise di Brindisi, che aveva condannato all'ergastolo e all'isolamento diurno per 18 mesi Giovanni Vantaggiato, reo confesso dell'attentato di Brindisi del 19 maggio 2012. La Corte ha ritenuto sussistente anche l'aggravante della finalità terroristica
Praticamente non ha perso un'udienza da quando è cominciata, in primo grado, la vicenda processuale dell'attentato del 12 maggio 2012 alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Anche stamani, udienza - epilogo del processo di Appello per la strage, nell'aula bunker di Bordo San Nicola a Lecce, c'è Selena Greco
BRINDISI - E’ ancora una volta imputato lo stragista di Copertino, Giovanni Vantaggiato, stavolta insieme alla moglie, Giuseppina Marchello: il pm della procura di Brindisi Milto Stefano De Nozza ha chiesto il rinvio a giudizio di entrambi i coniugi per aver calunniato il maresciallo dei carabinieri Sebastiano Fiorita.
BRINDISI - Non ce l’aveva con Cosimo Parato, il suo ex socio in affari, non con il maresciallo Sebastiano Fiorita. Ma con il “sistema”, con i pubblici poteri. E se anche non ha cagionato grave danno al Paese, era sua intenzione farlo.
BRINDISI - Vantaggiato avrebbe potuto compiere altri attentati, per la sua sete di vendetta contro la giustizia e i pubblici poteri. Lo dicono i giudici della Corte d'Assise di Brindisi nelle 103 pagine di motivazioni della sentenza di ergastolo per la strage della scuola Morvillo Falcone.