Cavo Telecom invade la carreggiata, vigilanza evita il peggio
La pattuglia ha informato gli agenti della Polizia locale di San Pietro Vernotico competenti per territorio che si è recata sul posto
La pattuglia ha informato gli agenti della Polizia locale di San Pietro Vernotico competenti per territorio che si è recata sul posto
Arrivano i vigili del fuoco, allertati per una sospetta fuga di gas, e invece interrompono un furto di costosi materiali elettronici dalla centrale Telecom del quartiere Paradiso, a Brindisi, episodio su cui ora sta indagando la polizia
Mentre in tv passa lo spot Telecom con Pif che lancia il messaggio sull'arrivo della fibra ottica, a quelli di Novimpianti Srl di Francavilla Fontana gli girano forte: sì, perchè da queste parti può anche capitare di restare senza linea telefonica a lungo, causa guasto
I ladri di rame continuano ad imperversare, molto spesso i servizi di guardiania si rivelano inefficaci. Ultimi bersagli in ordine di tempo, un impianto fotovoltaico a Tuturano, frazione di Brindisi, e una linea telefonica Telecom sulla costa di Torchiarolo, a Lendinuso. Su entrambe le vicende, avvenute l’8 gennaio, stanno indagando i carabinieri.
VILLA CASTELLI – Che piaccia o no, il Comune di Villa Castelli, in questo caso, non ha responsabilità oggettive su quanto riguarda l’arrivo della frequenza di Radio Padania Libera in territorio pugliese. La colpa dovrebbe essere attribuita al decreto legge creato dal governo Berlusconi, che lascia piena libertà alle radio comunitarie di attivare il segnale su tutto il territorio nazionale semplicemente inviando una comunicazione scritta al Comune dove insistono e al Ministero dello Sviluppo Economico. Radio Padania Libera, ha infatti inviato la comunicazione al Comune di Villa Castelli nel maggio scorso presso l’ufficio tecnico.
OSTUNI - Un guasto ad un router della Telecom, e una delle più importanti aziende del Brindisino, la Telcom di Ostuni, stabilimento nella zona industriale della Città Bianca, resta isolata da quasi una settimana.
BRINDISI – Il fornitore di un servizio telefonico, in questo caso la Telecom, deve essere sempre in grado di dimostrare la fondatezza delle proprie pretese sia attraverso la registrazione telefonica del colloquio intervenuto con l’utente, sia attraverso il modulo di conferma delle condizioni di contratto debitamente sottoscritto. Altrimenti non può pretendere alcunché. Lo ha stabilito il giudice di pace di Brindisi, dottoressa Vilei, accogliendo il ricorso di un abbonato al quale la Telecom in due riprese aveva chiesto il pagamento di 1320 euro per un abbonamento ad Alice Adsl errato.